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Questa borgo nascosto della Sardegna ha una storia antichissima. Da non credere!

Questa borgo nascosto della Sardegna ha una storia antichissima. Da non credere!
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Un borgo in Sardegna che rivela segreti tra paesaggi incantevoli e nuraghe preistorici


Un affascinante borgo sardo, in provincia di Oristano, posto a 500 metri di altezza, che conserva tesori archeologici unici, tracce dell’era medievale e dintorni naturalistici pazzeschi, tra cascate e grotte. La sua storia inizia nel Neolitico: i primi insediamenti risalgono al 6000 avanti Cristo, come testimoniano i ritrovamenti nelle grotte locali. Popoli antichi di cacciatori, che poi si trasformarono in allevatori e coltivatori, e in quel momento crearono insediamenti stabili.

La storia antichissima di migliaia di anni fa che si legge ancora oggi

Fu poi la civiltà nuragica a consolidare l’importanza di Laconi, con i nuraghi e le domus de janas che segnano il paesaggio. Il nome deriva dall’era bizantina: è la località della famiglia Lacon. Nel 1421, Alfonso V d’Aragona nominò Giovanni De Sena signore di Laconi, che divenne in seguito Marchesato dei Castelvì.

Cosa vedere: il centro urbano

Il tessuto urbano di Laconi manifesta in modo inequivocabile la storia di questo paese. Il primo nucleo, arroccato ai piedi del castello, risale al medioevo, mentre la parte più moderna sorge attorno alle architetture neoclassiche del Palazzo Aymerich e della Casa Municipale.

il castello e il fantastico parco Aymerich

Tra piante esotiche e l’incanto della flora locale, il Castello Aymerich a Laconi è immerso nel parco naturalistico che porta lo stesso nome. Il Castello Aymerich sorge su una roccia calcareo ed è immerso nel parco urbano più grande della Sardegna, al confine tra Nuoro e Oristano, con sentieri fantastici, piante rare, e dove tra la natura spuntano ruderi medievali.

Il parco Aymerich è un’oasi naturale fino a pochi decenni fa appartenuta a privati, gli eredi degli antichi feudatari del luogo. L’autore dell’autentica riserva naturale fu don Ignazio Aymerich Ripoll, appassionato di botanica, che importò piante rare a partire da metà XIX secolo, in ogni suo viaggio fuori dall’Isola. Qui si possono fare insolite escursioni, fino a raggiungere il centro del borgo. Il sentiero principale attraversa un bosco in cui spuntano cavità naturali, ruscelli, cascatelle e laghetti.

Il Museo delle statue menhir

All’interno di Palazzo Aymerich si trova il Museo delle statue Menhir. Il percorso museale presenta testimonianze di grande importanza, dove si trovano i particolari menhir, le statue antropomorfe della Sardegna centro-meridionale (areali del Sarcidano, Grighine e Mandrolisai) e reperti provenienti da contesti megalitici funerari sarcidanesi.

Il Nuraghe Genna Corte

È noto come “nuraghe azzurro” o “nuraghe blu”: è il nuraghe Genna Corte (o Genna ‘e Corte), a Laconi, famoso per la colorazione delle sue pietre, “fenomeno” che è possibile ammirare solo qui in modo così intenso. Il monumento è un pentalobato, ma è difficile indovinarne la planimetria in quanto ricoperto di vegetazione. Delle cinque torri di contorno una, quella ad est, era ed è ben conservata e racchiude «una celletta dotata di un nicchione sopraelevato», da cui si diparte un lungo ed alto corridoio.

Corte Noa: uno dei massimi esempi di megalitismo nell’Isola

Nella località di Corte Noa si possono ammirare bellissimi dolmen e menhir all’incirca del III millennio avanti Cristo. Qui troviamo tra le più concentrazioni di menhir dell’Isola, disseminati in aree distanti talvolta svariati chilometri. Una delle aree più prolifiche e significative si estende sul pendio di Conca Zerfaliu, rilievo poco distante dal centro abitato, in località Corte Noa. Qui si dispongono sette monoliti, con altezze che variano da un metro e venti centimetri fino a oltre due metri. Il loro aspetto è ‘protoantropomorfo’, ovvero dalle fattezze umane appena abbozzate. Le figure sono scolpite in bassorilievo nella trachite con la tecnica della ‘martellina’. L’origine di questi monumenti antichissimi è incerta: probabilmente erano raffigurazioni di figure importanti delle comunità prenuragiche, come antenati, capi, guerrieri, eroi, o rappresentavano divinità ed avevano un fine religioso.

Un giro fino ad Oristano

Il centro più importante attorno a Laconi è il capoluogo della provincia, Oristano, dall’affascinante storia che vide soprattutto nel medioevo un grande e florido momento di espansione, come testimoniano i monumenti e i ruderi ancora oggi visibili.

Feste e tradizioni

La festa tradizionale di Sant’Antonio si celebra a Laconi il 17 gennaio, per il quale vengono accesi i fogones, dei falò molto alti. Durante la festa, in paese ci è usanza colorarsi la faccia di nero con il carbone. Tra cibo, vino e un clima di festa, il paese si anima di vita e tradizione.