Un weekend enogastronomico tra i Borghi dell’Umbria. Che goduria!

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
19/01/2024

Uno dei motivi per cui non ci dobbiamo mai negare una fuga in Umbria, in ogni stagione, è il gusto. Ecco qualche specialità, legata al "suo" borgo, che non dovete proprio lasciarvi scappare in un weekend enogastronomico...

Un weekend enogastronomico tra i Borghi dell’Umbria. Che goduria!

L’Umbria è una terra splendida, uno dei polmoni verdi d’Italia, che ci regala un numero praticamente infinito di borghi da visitare. Uno dei punti forti di questi luoghi, oltre alla meravigliosa natura in cui sono immersi, è la cucina e soprattutto la qualità dei prodotti tipici che qui si possono mangiare. Avete mai pensato di regalarvi un weekend enogastronomico in cui spostarvi da un borgo all’altro alla ricerca delle golosità più autentiche che potete trovare in questi posti? Se non lo avete ancora mai fatto oggi proveremo a darvi degli spunti per trovare le combinazioni migliori e per non farvi sfuggire proprio nulla tra le tante scelte “goduriose” che questi luoghi vi permettono di assaggiare!

Torta al Testo, “la più buona che ci sia” la trovate sul Lago Trasimeno

 

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Magione, un gioiello nascosto tra le colline dell’Umbria, culla il suo fascino in riva al pittoresco Lago Trasimeno. I ristoranti del borgo offrono prelibatezze locali, tra cui piatti a base di pesce fresco dal Lago Trasimeno e specialità umbre che solleticano il palato con sapori autentici. Oltre a quello che è prevedibile trovare tra le prelibatezze di un borgo che si affaccia sul lago, c’è la torta al testo umbra, che è molto più di un semplice pane; è un simbolo gustoso che racchiude secoli di tradizione e cultura nell’incantevole regione dell’Umbria. Questo pane piatto, dal nome suggestivo, è una delle prelibatezze culinarie che definiscono l’identità gastronomica di questa terra ricca di sapori autentici. La torta al testo, chiamata anche “crescia al testo” o “ciaccia al testo,” è una sorta di focaccia piatta, tradizionalmente preparata con farina, acqua, sale e lievito. La sua magia, tuttavia, non risiede solo negli ingredienti, ma nell’antica tecnica di cottura che le conferisce una consistenza unica. Il “testo” è una lastra di ferro circolare o quadrata, posta su un fuoco a legna o, in tempi moderni, su una piastra. La pasta, stesa sottilmente, viene poi cotta direttamente su questo testo caldo, creando una base croccante all’esterno e soffice all’interno. Questa prelibatezza è una compagna fedele dei pasti umbri, perfetta per accompagnare salumi, formaggi, verdure e altro ancora. Una torta al testo famosissima si trova in località Montebuono di Magione, presso l’hotel trattoria Faliero. Questa torta al testo è conosciuta semplicemente come “la Torta D’La Maria“, che è semplicemente “la più buona che ci sia“, come potrete leggere a caratteri cubitali sulle pareti del locale!

Tartufo Nero, il diamante di Scheggino

 

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A Natale è diventato il borgo di Babbo Natale, a Luglio si è schierato al fianco delle donne. Questo è un borgo camaleontico e super versatile, ma il suo valore aggiunto è dato da quello che viene chiamato “il diamante nero” di Scheggino. Il borgo di Scheggino, incastonato tra le suggestive montagne dell’Umbria, è famoso per la sua produzione di tartufo nero, una prelibatezza che contribuisce a definire l’identità gastronomica di questa affascinante località. La ricerca del tartufo è una tradizione radicata nel territorio, e Scheggino si distingue per la qualità e l’aroma intensamente ricco dei suoi tartufi. Quello che potete mangiare qui è particolarmente pregiato, conosciuto come Tuber melanosporum.  Le condizioni climatiche e il terreno ricco della regione circostante contribuiscono alla crescita dei tartufi neri in queste zone. La presenza di boschi e la topografia montagnosa forniscono l’habitat ideale per questa prelibatezza sotterranea. La presenza di tartufi neri ha influenzato la cucina locale di Scheggino in maniera significativa. I ristoranti del borgo offrono una varietà di piatti che esaltano il sapore intenso di questo amatissimo frutto della terra. Dalle paste ai risotti, dai formaggi alle carni, il tartufo nero di Scheggino diventa protagonista di molte pietanze, aggiungendo una nota pregiata a ogni boccone. La produzione e la valorizzazione del tartufo nero a Scheggino non sono solo una risorsa economica ma anche un veicolo per preservare la cultura e la bellezza naturale del territorio. Nel mese di Aprile tradizionalmente a Scheggino si svolge la fiera del tartufo, che regalo momenti di folklore e coinvolge questo protagonista della cucina umbra in tutte le sue sfaccettature!

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Le leggendarie lenticchie di Castelluccio di Norcia

Spesso passeggiando tra i coloratissimi campi di lenticchie, a Castelluccio, potete leggere cartelli che invitano a non calpestare le coltivazioni di lenticchie. Castelluccio di Norcia si trova nelle Montagne Sibilline dell’Umbria, noto non solo per il suo panorama mozzafiato ma anche per, appunto, le sue leggendarie lenticchie. Questo borgo, situato a un’altitudine di circa 1.450 metri, è circondato da un paesaggio montano unico e è famoso per la coltivazione delle “Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP” (Indicazione Geografica Protetta). La particolarità di queste lenticchie risiede nella coltivazione a un’altitudine elevata, caratteristica che contribuisce al loro sapore unico e alla loro consistenza. Il clima di montagna e il terreno ricco di minerali conferiscono alle lenticchie di Castelluccio di Norcia un gusto speciale e una consistenza particolarmente cremosa. La celebrazione delle lenticchie raggiunge il suo apice, qui, durante la “Festa delle Lenticchie,” un evento annuale che attira visitatori da tutto il mondo. La coltivazione sostenibile e la valorizzazione del territorio contribuiscono a preservare questa tradizione unica e a promuovere la conoscenza di un prodotto che incarna l’autenticità delle terre umbre.

Gli Strangozzi speciali nel borgo di Spoleto

 

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Camminare per le strade di Spoleto vuol dire tuffarsi in un racconto millenario, dove ogni angolo cela segreti e testimonianze di epoche passate. Le mura medievali che abbracciano il centro storico di Spoleto raccontano di un tempo in cui la difesa del territorio era una priorità. I monumenti, come la maestosa Rocca Albornoziana, sono testimonianze tangibili di un passato fatto di dominazioni e resistenza.  L’anima di questo luogo, però, si esprime anche attraverso le tradizioni culinarie, e qui si svela uno dei segreti più deliziosi: gli strangozzi. Questa pasta umbra, è un inno alla semplicità e al gusto. Gli strangozzi sono una varietà di pasta fresca molto semplice che permette all’abilità dei cuochi locali di sperimentare proposte sempre più particolare e avvincenti. La tradizione della pasta fatta in casa è profondamente radicata in Umbria, e gli strangozzi sono spesso preparati con farina di grano duro e acqua, seguendo ricette tramandate di generazione in generazione. La magia avviene quando gli strangozzi si sposano con i condimenti tipici umbri, come il tartufo nero, i funghi porcini, l’olio extravergine di oliva e il formaggio pecorino. Questi ingredienti, spesso provenienti dalle colline circostanti, donano agli strangozzi un sapore autentico e irresistibile.

La dolce nota del brustengolo di Todi e Assisi

Todi e Assisi, due dei più bei borghi d’Italia, che si trovano nel centro delle colline dell’Umbria, sono un faro di storia e cultura, un inno alla bellezza che ha plasmato secoli di vita e tradizioni. Todi, con il suo centro storico avvolto dalla magia medievale, seduce i visitatori con il fascino intramontabile delle sue piazze, dei suoi palazzi e delle sue chiese. Ogni passo è un viaggio attraverso le epoche, con il Duomo e la Piazza del Popolo che raccontano di storie di nobili famiglie e di antiche tradizioni. Assisi, abbracciata dalla tranquillità delle colline, è il luogo dove ad ogni angolo si respira l’eredita che ha lasciato nel luogo San Francesco. La Basilica di San Francesco, con i suoi affreschi magnifici, incanta con la spiritualità che permea ogni angolo. Ma queste città umbre non sono solo luoghi di bellezza e storia; sono anche i custodi di tradizioni golose che vengono tramandate fin dalla notte dei tempi a tavola. Un dolce che ha conquistato i cuori degli abitanti e dei visitatori di questi luoghi è il brustengolo. Questo dessert, radicato nelle tradizioni contadine, è una delizia che riflette l’anima autentica dell’Umbria. Il brustengolo è più di una semplice torta, è un inno alle stagioni e alla semplicità degli ingredienti locali. La sua storia è intrecciata con la vita delle famiglie umbre, che lo preparavano con dedizione nelle giornate più fredde per condividere calore e dolcezza. Noci, uva passa, mele e aromi come cannella e scorza di limone sono gli attori principali di questa rappresentazione di autenticità locale.  Il brustengolo ha una consistenza morbida che permette di godere dei singoli sapori ad ogni morso. È un ritorno alle radici, un assaggio di comfort e una celebrazione della generosità della terra. Questo dolce è amato perché incarna la familiarità e la tradizione, perché è il sapore di casa in ogni fettina. Ora, sicura di avervi fatto venire voglia di assaggiare ogni pietanza citata, aspetto di sapere cosa avete amato di più!