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Voglia di rallentare? In questo borgo piemontese è possibile farlo e ne vale davvero la pena

Voglia di rallentare? In questo borgo piemontese è possibile farlo e ne vale davvero la pena
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Viaggio autunnale verso un borgo piemontese che vi farà vivere dei giorni di stacco e di cose nuove da scoprire e da gustare


Viaggiando verso la provincia di Cuneo, nella splendida regione del Piemonte, ecco che si entra in una terra fatta di autenticità, di paesaggi che fanno viaggiare la mente, di località ferme nel tempo e ricche di tradizioni e di luoghi che riportano indietro nel tempo. Una terra che ospita anche un bellissimo borgo piemontese, perfetto se si ha voglia di staccare dalla frenesia della vita quotidiana e se si desidera avere un po’ di tempo per sé, immersi tra panorami mozzafiato e in un luogo che ha tanto da raccontare.

Un borgo piemontese dalla lunga storia

Un borgo piemontese dalla lunga storia, sorto in epoca romana e che, nel corso dei secoli, passò sotto diverse dominazioni, dal marchesato di Ceva a quello di Asti, conteso dai Savoia, dagli Angiò, dai Visconti, dagli Acaja e anche dai Monferrato, e diventando teatro di lotte interne e non proprio per conquistarlo.

Un luogo il cui nome deriva dal latino, panis paratus, che tradotto significa pane condito. In questa zona, infatti, il terreno era molto fertile e produttivo, e questo dava modo agli abitanti del tempo di avere un’importante produzione di prodotti alimentari, in particolare di prodotti da forno. Parliamo della località piemontese di Pamparato, una meta perfetta in cui trascorrere dei momenti di stacco dalla quotidianità e in cui fare un pieno di nuove scoperte. Magari partendo proprio dalla lunga tradizione del posto e dalla degustazione dei tipici Biscotti di Pamparato. Dolci che, secondo la leggenda, erano i preferiti del Conte di Cavour, e che vengono realizzati con pasta di mais, una dolcezza delicata a e che rimanda ai tempi passati.

Cosa vedere a Pamparato

Ma Pamparato non è solo un luogo in cui degustare questi buonissimi biscotti, è anche un luogo in cui ammirare delle splendide architetture, come il Castello di Pamparato, un edificio che risale al XVIII secolo. O come la Parrocchia di San Biagio, un edificio che sorge proprio nei pressi del castello. Ma anche la bellissima cappella di San Bernardo, un edificio che si trova boschi di castagni adiacenti a questo borgo piemontese e che vanta al suo interno dei favolosi affreschi databili al 1482, il santuario dell’Assunta sito in frazione Arotte, l’oratorio di Sant’Antonio realizzato in stile barocco piemontese e fino a un luogo che è davvero un post da visitare, il Ponte Murato in frazione Sella. Anche noto ocme Ponte romano, è un’architettura unica, poiché qui è posto il dipinto che ricorda il transito della Sacra Sindone.

Ma questo borgo piemontese è anche un luogo in cui ammirare la sua urbanistica, fatta di strette viuzze e che si caratterizza per la presenza di 23 fontane distribuite per il paese, tutte chiamate con nomi di donna. E ancora gli splendidi cortili delle case, scorci e angoli nascosti e dalle atmosfere romantiche, panorami che lasciano senza fiato chiunque li osservi e che rendono questo luogo la meta ideale in cui staccare la spina e viversi delle giornate di assoluto relax e di vera quiete.

Le specialità locali

Un borgo ricco di tradizioni e di scoperte, di eventi che ricordano il passato del luogo, e di prodotti da assaggiare per entrare nel vivo della cultura locale. I suoi famosi biscotti già citati, il casutin, ovvero un formaggio al forno condito con pancetta e cipolla, ma anche gli agnolotti tipici della cucina piemontese, i tajarin e i tanti prodotti caseari di Langa e di alpeggio. Insomma, un susseguirsi di sapori che delizierà il palato e che saprà rendere questo vostro viaggio in Piemonte ancora più bello e indimenticabile.