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Un piccolo Borgo tra Umbria e Toscana che ti lascerà davvero a bocca aperta

Un piccolo Borgo tra Umbria e Toscana che ti lascerà davvero a bocca aperta
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Il suo nome deriva dall’albero del corbezzolo: questo piccolo borgo umbro in provincia di Terni è una cittadella medievale che racchiude tesori e bellezze da scoprire, sia all’interno che fuori le mura


In una zona ricca di boschi al confine tra Lazio e Toscana, sorge su una delle colline di questa specifica area punteggiate dal rosso del corbezzolo (in dialetto umbro lerone), ed è tra i Borghi più belli d’Italia. Nato con molta probabilità come insediamento etrusco, qui resiste parzialmente la cinta muraria medievale.

Un borgo vicino Orvieto in un paesaggio collinare che un tempo era fondale marino

Questo borgo si colloca sul tracciato dell’antica strada Roma-Chiusi (ed è infatti ancora una delle stazioni che si incontrano se, con un’intenzione un po’ vintage, si prende un treno regionale per andare da Roma a Firenze), la via Cassia e poi la Traiana, di cui rimangono tracce di selciato e colonne militari. Del Castello medievale, collocato in un punto strategico e naturalmente protetto, fu costruito dalla famiglia Moneldeschi alla fine del 1200, restano alcuni tratti della cinta muraria e i due simbolici ingressi, la Porta del Sole e la Porta della Luna. Entrati da Porta del Sole, ci troviamo subito vicino uno spazio verde, realizzato a terrazzamenti, un piccolo giardino fiorito pensato e realizzato da un’artista americana, punteggiato di sculture e murales.

Cosa vedere nell’affascinante e silenzioso centro storico

Il percorso nel centro storico di Allerona, nonostante le piccole dimensioni, è ricco di architetture ed edifici interessanti, in particolare le chiese che lo punteggiano. S. Maria Assunta è la chiesa originale del XII secolo, ricostruita successivamente e decorata dai bellissimi affreschi di Arturo Viligiardi alla fine del 1800. Segue San Michele Arcangelo, con il suo Museo d’Arte Sacra, coeva della prima ma soggetta a numerosi interventi nei secoli che ne hanno modificato la struttura, dalla lunga navata ai corpi laterali, e la più suggestiva, la chiesa rurale della Madonna dell’Acqua, che la leggenda vuole sorgere accanto a una fonte miracolosa. È una bella chiesa appena fuori dal borgo, costruita in pietra e cotto, dalla forma ottagonale.

Altri edifici che punteggiano il centro l’Ospedale dei Poveri, che accoglieva viandanti e pellegrini e operò per ben 4 secoli, il Palazzo Visconteo dove si trasferirono i signori del paese all’inizio del rinascimento.

La storia di milioni di anni fa viene alla luce nel sorprendente Museo dei Cicli Geologici: il terreno su cui sorge Allerona è un’antica sabbia, da cui emergono tracce dell’antica fauna marina che proprio qui viveva. Attraverso viuzze e salite, si intravedono i resti delle mura castellane.

Tra le vie di Allerona, ci si imbatte nella fontana che era usata fino a poco tempo fa come lavatoio pubblico. Una serie di vasche che venivano usate per scopi domestici, con le descrizioni di come avvenivano i lavaggi quando ancora non si erano diffusi gli elettrodomestici.

I dintorni tra ville, boschi e passeggiate

Nella zona nota come Selva di Meana si trova Villa Cahen, una bella villa in stile liberty appartenente al finanziere Edouard Cahen che la arricchì di un bellissimo parco composto da quattro giardini: all’italiana, giapponese, all’inglese e esotico.

Nell’area archeologica di Sant’Ansano, che rivela tracce di edifici di età romana, sono visibili i resti di due monumenti funerari in pietra e laterizio del II secolo d.C. Poco a nord di Allerona, ad una altitudine compresa fra i 600 ed i 700 metri, si trova il Parco di Villalba, un’area boschiva attrezzata dove è possibile passare una giornata a contatto con la natura e rilassarsi.

Trovandosi vicino a Orvieto, se volete arricchire la vostra visita la cittadina umbra vi aspetta con le sue innumerevoli bellezze. Vicino ad Allerona si trova la riserva naturale del Monte Rufeno, che consente di percorrere numerosi sentieri ad anello, a piedi o in bici, immersi in un fantastico paesaggio.

Feste e tradizioni: prossima ad arrivare la festa di Sant’Isidoro con i tipici Pugnaloni

Siamo prossimi a una festa di origini antichissime, legate al culto della dea Cerere, dea della fertilità: è la festa di Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori, che si celebra ogni terza domenica di maggio con la sfilata dei Pugnaloni, carri allegorici sormontati da un arbusto di pioppo.