La Toscana è una regione ricca di città famose in tutto il mondo per le bellezze storico-culturali, come Firenze e Pisa, ma anche di piccoli borghi super caratteristici dove staccare la spina e godersi qualche giorno lontano dal caos delle grandi metropoli. È proprio questo il caso di San Miniato, un incantevole borgo medievale situato tra Firenze e Pisa, sulle vette di tre splendidi colli verdi e rigogliosi.
- Questo Borgo è un sogno ad occhi aperti: ecco tutte le attrazioni più belle da non perdere…
- Duomo di San Miniato, simbolo del borgo
- Chiesa del Santissimo Crocifisso, caratterizzata da incantevoli affreschi
- Palazzo Vescovile, un’attrazione da non perdere assolutamente
- Monastero di Santa Chiara, oggi sede del conservatorio
- Rocca di Federico II, con vista mozzafiato sulla città
- Seminario vescovile di San Miniato, tappa fissa se si visita questo borgo
- Le prelibatezze culinarie da non perdere assolutamente
Questo Borgo è un sogno ad occhi aperti: ecco tutte le attrazioni più belle da non perdere…
Situato nella Bassa Valdelsa fiorentina ma appartenente alla provincia di Pisa, San Miniato è una delle destinazioni più affascinanti della Toscana, non solo per il centro storico pieno di antichi edifici ma anche per il suo rinomato tartufo bianco che fa gola agli amanti della buona cucina. A rendere il tutto ancora più speciale, la sua posizione immersa nel verde, un elemento che rende questo borgo, un sogno ad occhi aperti! Ma quali sono le attrazioni principali da non perdere? Scopriamole insieme…
Duomo di San Miniato, simbolo del borgo
Partiamo subito dal bellissimo Duomo di San Miniato, ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, uno dei simboli più importanti del borgo! Situato in piazza Prato del Duomo, questo imponente edificio vanta una facciata a salienti in mattoncini rossi ed è arricchito da ben tre portali realizzati nel Cinquecento, delle vere e proprie opere d’arte dal fascino senza tempo. Ma a parte la bellissima facciata, il Duomo vanta anche una parte interna particolarmente suggestiva, grazie alle sue decorazioni barocche e alle numerose sculture e opere d’arte. Alle spalle della Cattedrale, si trova il campanile a pianta rettangolare, conosciuto anche come torre di Matilde. Tra i quadri più interessanti, spiccano l’Adorazione dei pastori di Aurelio Lomi e la Resurrezione di Lazzaro, realizzato da Cosimo Gamberucci. Durante la vostra visita in questo incantevole edificio, troverete anche una lapide commemorativa per le 55 persone che, durante la Seconda Guerra Mondiale, furono uccise da un proiettile d’artiglieria USA che colpì la chiesa.
Chiesa del Santissimo Crocifisso, caratterizzata da incantevoli affreschi
A San Miniato si trova anche una bellissima chiesa in stile barocco, la più importante del borgo. Stiamo parlando della chiesa del Santissimo Crocifisso, costruita in soli 15 anni con l’intento di conservare al suo interno un importante crocifisso considerato miracoloso (ecco svelato il perché del nome dell’edificio religioso). Ciò che colpirà la vostra attenzione è sicuramente la parte interna, arricchita da numerosi affreschi che ricoprono quasi tutte le pareti, alternati poi a sculture e stucchi suggestivi. Alle spalle dell’altare maggiore invece, avrete la possibilità di ammirare il Cristo risorto, un dipinto su tavola che comprende il tabernacolo.
Palazzo Vescovile, un’attrazione da non perdere assolutamente
Un altro importante monumento di San Miniato da non perdere è il Palazzo Vescovile, dove vive il vescovo della piccola cittadina. Si tratta di un edificio molto elegante arricchito da due torri (torre Palleoni e torre dei Capitani del Popolo), abbattute poi nel 1746 quando fu realizzato il portale di pietra e le rampe d’accesso. Situato sulla piazza del prato del Duomo, il palazzo Vescovile presenta all’interno la splendida cappella dell’Assunta e di San Giovanni Battista, dove troverete i meravigliosi affreschi realizzati da Anton Domenico Bamberini.
Monastero di Santa Chiara, oggi sede del conservatorio
Continuate la visita del borgo andando all’esplorazione dell’ex Monastero di Santa Chiara, oggi sede del conservatorio. Una volta arrivati sul luogo, potrete visitare la chiesa antistante l’ex monastero, caratterizzata da un soffitto a capriate e arricchita da tre altari in pietra serena. Prendetevi del tempo per osservare la bellezza della tavola di Jacopo da Empoli, situata sull’altare maggiore, e l’interno della sagrestia, ricca di bellissime opere. Prima di lasciarvi questo luogo alle spalle, fate una visita anche alla collezione di arredi tessili ricamati, parte del patrimonio dell’ex convento.
Rocca di Federico II, con vista mozzafiato sulla città
Andando avanti, troviamo la Rocca di Federico II, un altro simbolo importante del borgo. Conosciuta anche come Torre Federiciana, questa torre, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita nel 1958, si trova sulla vetta del colle più alto di San Miniato ed offre un meraviglioso panorama sul borgo ma anche sui paesaggi naturali circostanti, come il Valdarno, le colline volterrane e gli Appennini. Una visita qui è obbligatoria!
Seminario vescovile di San Miniato, tappa fissa se si visita questo borgo
E per concludere, il seminario vescovile, nato quando San Miniato fu nominata sede vescovile. A rubare il vostro cuore non sarà tanto la sua facciata adornata da motti religiosi in latino o la forma concava dell’edificio, quanto la sua posizione. Questa struttura infatti si trova sulla piazza del Seminario che, quando il seminario fu costruito, ospitava vecchie botteghe di artigiani con sporti ancora oggi presenti. Andare all’esplorazione di questo luogo sarà per voi un fantastico viaggio nel passato!
Le prelibatezze culinarie da non perdere assolutamente
San Miniato non è famoso solo per le sue bellissime attrazioni storiche ma anche per l’ottimo tartufo bianco, una vera esplosione per il palato! In queste terre infatti, si trova il Tuber Magnatum Pico, noto come tartufo bianco di San Miniato, un tipo molto pregiato e proprio per questo super famoso. Essendo questa prelibatezza tipica del borgo, vengono spesso organizzati eventi per celebrarlo, come la Mostra mercato nazionale, ospitata in piazza del Duomo e generalmente organizzata negli ultimi tre weekend di novembre, le feste di Corazzano e Balconevisi in ottobre e quella di Cigoli in primavera.