Nel cuore della bellissima regione del Piemonte, e più precisamente nella zona delle Langhe, esistono delle località magari poco conosciute ma che vale la pena di scoprire, fermandosi durante un tour della regione ed entrando a pieno in questi luoghi unici e bellissime del Piemonte. Come accade visitando un borgo antico delle Langhe, una vera scoperta da vivere durante queste ultime settimane autunnali e che vi farà scoprire meglio questa bellissima zona e la regione in cui è sita.
Un borgo delle Langhe da scoprire il prima possibile
Una località piemontese dall’aspetto medievale e che si trova in una piccola conca nata creata dal fiume Tanaro e dal torrente Cevetta. Un borgo delle Langhe dalla lunga storia, che vanta origini antiche che risalgono ai romani. Tanto da comparire nelle carte di Plinio, quando questo luogo era poco più di un pungo di case.
Un borgo che però anche grazie alla sua ubicazione, nel corso del tempo crebbe di importanza, e che venne incluso nella marca di Arduino, passando poi sotto il marchesato di Savona, i visconti di Milano e infine, sotto il dominio di Carlo Emanuele II di Savoia. Come dire, un borgo che non si è fatto mancare davvero nulla e che oggi è pronto ad accogliere chiunque vorrà visitarlo raccontandogli la sua storia e mostrandosi in tutta la sua bellezza.
Parliamo del borgo delle Langhe di Ceva, una piccola bellezza nel cuore del Piemonte e che è nota per essere “la capitale del fungo”. Il motivo? Ogni settembre proprio a Ceva vengono organizzate esposizioni sotto i portici del centro storico di questo borgo delle Langhe, in cui i protagonisti sono proprio i funghi e il loro profumo inconfondibile. Centinaia di specie diverse che ogni anno attirano tantissimi estimatori e che si portano dietro tutta una serie di eventi gastronomici dedicati.
Cosa vedere a Ceva, una bellezza piemontese
Ma Ceva è anche una meta in cui ammirare le bellissime architetture che raccontano la sua storia e il suo passato. Per esempio partendo proprio dal centro storico del borgo, dalle sue viuzze, i suoi porticati e i suoi palazzi. Un borgo da scoprire passeggiando, percorrendo le sue vie e arrivando a piazza Vittorio Emanuele II, il fulcro di Ceva e fino anche alla chiesa dell’Assunta, a cui si accede da una gradinata.
Ma questo borgo delle Langhe è anche un luogo dominato dalla sua rocca, un’architettura che un tempo venne utilizzata come prigione di stato quando il borgo era sotto il dominio dei Savoia.
Il teatro storico
Altra bellezza da vedere visitando il borgo delle Langhe di Ceva, poi, è il Teatro Marenco, che prende il nome dal celebre drammaturgo cebano “Carlo Marenco”, e che è stato costruito nel 1858. Un luogo che ancora oggi è in attività grazie all’impegno costante dell’omonima Filodrammatica, che mantiene vivo questo polo colturale appassionando i suoi spettatori con opere uniche.
Un luogo che ha una particolarità, ovvero il luogo in cui è stato costruito, che ha preso al posto della vecchia prigione di Ceva, come testimonia ancora oggi la scritta in francese posta sulla facciata “Sureté publique – Obediance aux lois “. Una scritta che indicava l’utilizzo dell’edificio riservato alle forze dell’ordine.
Un’esperienza unica ad “alta quota”
Infine, se volete vivere un’esperienza davvero unica, ecco che a pochi chilometri da Ceva è sito il Santuario di Vicoforte, un monumento a stampo barocco che una rilevanza mondiale, poiché la sua cupola ellittica è la più grande del mondo e anche l’affresco a tema unico che la decora vanta lo stesso titolo.
Un luogo che è possibile visitare grazie al progetto “Magnificat” che vi permette di esplorare questo luogo adeguatamente imbrigliati e salendo tra i cunicoli dell’antico cantiere di un tempo, arrivando fino al cupolino sommitale, a 75 metri d’altezza. Insomma, un’esperienza unica che vale la pena aggiungere al vostro viaggio verso questo borgo delle Langhe davvero ricco di bellezze.

