Shullet, il mitico taglio di Capelli rock anni ’80 torna di Moda. 5 dettagli e idee da copiare!

Chiara Pinzuti
  • Laureata in Scienze della Comunicazione
  • Esperta di beauty e benessere
12/07/2023

Un mix tra mullet e shag, lo shullet, rivisitazione dei classici tagli anni 80, è un taglio in versione media, corta o lunga che già da qualche tempo è in voga tra giovani e giovanissime. Vediamo dettagli e stili sulle diverse lunghezze, tutti da provare!

Shullet, il mitico taglio di Capelli rock anni ’80 torna di Moda. 5 dettagli e idee da copiare!

Molto rock e english, lo shullet sta bene soprattutto ha chi ha una chioma voluminosa, mossa o riccia, mettendo ben in evidenza il viso con scalature iper evidenti. A seconda della forma del volto, può essere portato lungo (a metà collo) se il viso è rotondo, verticalizzando le linee anche con una frangia lunga (ideale per nascondere una fronte larga). Se il viso è ovale, la frangia va bene più leggera e sfilata, mentre un viso allungato può essere riequilibrato con una lunghezza del taglio al mento e una frangia pari, che compensa la linea verticale. Viso a cuore e zigomi alti? Lasciamo i ciuffi scalati ai lati del viso per armonizzare i lineamenti. Vediamo le differenze con i tagli da cui prende spunto e 5 idee da copiare in diversi tagli e colori!

Shullet o wolf cut, energico, retro e super rock: a chi sta bene e perché

Chiamato anche wolf cut, non solo perché portato spettinato ma anche per il look selvaggio e glam rock che rappresenta, è un taglio perfetto per chi ha una personalità eccentrica e audace, da vera rocker, come Billie Ellish. Unisex, corto, medio o lungo, è stato rilanciato da hairstylist internazionali come Wella, Compagnia della Bellezza, Toni&Guy, che lo ripropongono in varianti extra cool. Le scalature sono le vere protagoniste. Resta più voluminoso sulla testa e più leggero sulle lunghezze, più svuotate avanti, a contornare il volto e, volendo, scendere fino alle spalle. Il classico ha la frangia altrettanto scalata e lunga, o direttamente con ciuffi laterali, che si legano alle scalature fino al mento a contorno del viso, e alla base del collo. Schiariture, biondo con ciuffi colorati, più scuro con effetti color block o semplicemente monocromatico: il dinamismo è la parola d’ordine!

Shullet: la differenza con shag e mullet, i tagli da cui deriva

Come detto, lo shullet è un mix tra il mullet e lo shag, inserendo alcune variazioni per l’uno e per l’altro. Il mullet resta più corposo sopra ed è sfilato ai lati con lunghezze variabili, svuotato sulla nuca, con una frangia corta e pari e con stacchi netti e geometrici tra i ciuffi anteriori e le punte posteriori, mentre lo shullet resta più pieno sulle lunghezze, anche se sempre sfilato, e più morbido negli stacchi tra le varie lunghezze. Lo shag è un taglio iper scalato con molti livelli, e di solito parte da una base più lunga (anche se nella versione bob shag risulta ovviamente più corto come un bob iperscalato). Lo shullet risulta sfilato sulle punte, come lo shag, evidenziando le scalature (quindi a metà tra il primo e il secondo taglio) ed è spesso associato a una frangia lunga o extra long. Lo styling è spettinato e mosso, mentre lo shag dona più ai capelli lisci.

Il Mullet:

Lo Shag:

 

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Shullet corto, audace e con frangia

Il taglio shullet corto può essere costruito in diversi modi, ma sempre con un tocco di audacia. Più mosso per aumentare il look selvaggio, portato più liscio sulle lunghezze avanti e leggermente mosso sul retro, sta benissimo anche con uno styling effetto bagnato. La frangia può essere lunga o con baby bangs corta, che però è da scegliere solo se il viso è minuto e la fronte bassa. Gli effetti colore vanno dal platino a giochi cromatici a contrasto forte, o anche leggere sfumature e colpi di luce. Punk, rock o semplicemente british, è un’alternativa interessante e di carattere per un taglio short e movimentato allo stesso tempo.

 

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Shullet su lunghezza media, movimento e sfilature per capelli spessi e voluminosi

La lunghezza media è quella che più si adatta a portare questo taglio, consentendo la giusta dimensione ai giochi di scalature e sfilature, più o meno nette ed evidenti oppure morbide. In foto, una variante molto delicata ed elegante, dove le scalature scendono fino alle spalle senza stacchi troppo netti e con ciuffi laterali morbidi al posto della frangia. Lisci e più disciplinati, su base scura e pochi punti luce a dare leggerezza sulle punte. Questa versione si presta bene per monocromatico o schiariture naturali, senza perdere di carattere.

Tuttavia, ne esistono varianti molto più eccentriche e eighties, lanciate da Toni&Guy con colori eccentrici e fluo, come in questo post:

 

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Shullet lungo, versatile e voluminoso quanto basta

Sui capelli lunghi lo shullet lascia spazio a versioni stravaganti o più delicate.Super voluminosa sulla testa, con lunghezze al petto ricche di scalature, con frangia a tendina o ciuffo laterale, è un taglio adatto a chi ha chiome piene da sfoltire, lasciandole sopra più voluminose, in versione messy che mette maggiormente in risalto le punte scalate e irregolari. Se hai un piccolo difetto, come un naso grande o una fronte alta, richiamare l’attenzione verso il basso è un ottimo modo per dissimulare e alleggerire i lineamenti. Per una variante più netta e rock, lo shullet si avvicina di più al rockissimo mullet:

mentre se si sceglie un look meno eccentrico, ecco che lo shullet somiglierà di più allo shag lungo, meno scalato e vaporoso:

 

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Shullet, come si mantiene

Lo shullet è un taglio facile da gestire anche quando si allunga. Lo styling disordinato e messy è semplice da realizzare, solamente la frangia deve necessariamente essere ritoccata quando si allunga, e nello styling può essere più curata e lavorata con spazzola e phon (o lasciata spettinata, specialmente se la base è riccia). Per quanto riguarda le lunghezze, dato che il capello si allunga in media di un cm al mese, un ritocco ogni tre-quattro settimane è più che sufficiente.

 

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