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Sembra Matera ma è nel Lazio: un’oasi di pace a due passi da Roma

Sembra Matera ma è nel Lazio: un’oasi di pace a due passi da Roma
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Vallepietra, un borgo di soli 300 abitanti che si trova soltanto ad un’ora da Roma e che vi farà immergere nella natura regalandovi al tempo stesso un’atmosfera mistica. Una terra di natura e di pace


Nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, il borgo di Vallepietra è circondato da alte montagne ricoperte da fitti boschi. Tutto attorno, una grande presenza di acqua: dall’arco montuoso della valle sorgono 7 torrenti che forniscono acqua a moltissimi comuni, tanto da costituire il bacino di sorgenti più esteso d’Europa. Siamo pressoché al confine tra Lazio e Abruzzo, all’interno del parco dei Monti Simbruini, nei quali scorre il Simbrivio, uno dei fiumi più puliti di tutta l’Italia. È quindi proprio una vallata inserita nella roccia.

Vallepietra, le origini antiche e le mete famose

Le ipotesi sull’origine di questo piccolo centro urbano sono diverse. Alcune riconducono la nascita di Vallepietra ai fuggiaschi della campagna romana, dove nel secolo VI infuriava una lunga e sanguinosa guerra tra Goti e Bizantini. Altre ipotesi attribuiscono l’origine del borgo agli schiavi impegnati nella costruzione della Villa di Nerone a Subiaco. Dal 1061 la storia di Vallepietra è strettamente legata a quella di Anagni e di alcune famiglie nobili locali che dominarono a lungo il paese, come i Caetani, che costruirono nel borgo un castello, di cui oggi rimane solo la torre.

Un borgo nascosto nella “strada dei parchi”

Vallepietra è circondata da una cinta muraria che era stata costruita per scopi difensivi e che oggi regala un’atmosfera suggestiva alla zona. Il borgo è piccolissimo, ma suggestivo, tra strade e edifici scavati nella roccia, perfettamente integrati nelle pareti dei costoni tanto da ricordare da vicino, in piccolo, Matera. Un visitatore che vuole passare delle giornate diverse dal solito, non può quindi perdersi il Santuario o il suo Museo che si trova all’interno del borgo di Vallepietra, che conserva le foto di un tempo dell’Abbazia oltre che alcune reliquie della parrocchia. Vallepietra poi è la città del fagiolo bianco (presidio Slow Food) che viene coltivato dai contadini e bagnato con l’acqua pura del fiume. È quindi obbligatorio assaggiarlo dato che pare sia una primizia.

Il suggestivo Santuario della Santissima Trinità, da cui si esce al contrario

Il monumento più importante a Vallepietra è il Santuario della SS. Trinità, probabile insediamento rupestre neolitico, luogo di antico culto popolare, collegato agli insediamenti benedettini di Subiaco e ancor oggi meta di pellegrinaggi di intere comunità, spesso a piedi. Il Santuario è aperto dal 1° maggio al 31 ottobre ed è una meta di pellegrinaggio molto gettonata. Alcune leggende raccontano che due cristiani perseguitati, incontrarono in questo luogo la Trinità che benedisse la zona rendendola santa. Altre invece parlano di un contadino che vide un aratro con due buoi cadere dalla montagna. La cosa curiosa però è che l’aratro rimase ed è ancora incastrato tra le rocce, mentre i buoi uscirono illesi dall’incidente e vennero trovati inginocchiati davanti ad una immagine della Trinità. Una storia forse più concreta narra invece dei monaci Benedetti di Subiaco che costruirono il Santuario.

La cosa certa è che l’immagine della Trinità esiste davvero e si trova all’interno di una grotta che sta dentro la struttura. È di origine bizantina e rappresenta tre figure, che sono identiche tra loro e che in mano tengono un libro compiendo nel frattempo una benedizione. A decorare la grotta, che probabilmente è di origine neolitica ci sono poi tanti affreschi. Il Santuario è quindi un luogo dove si respira un grande senso di pace al quale molte persone rendono visita ed omaggio. I pellegrini poi per non distogliere il loro sguardo a Dio decidono di uscire dal tempio a ritroso, senza quindi voltarsi verso l’uscita. È un’antica tradizione che però perdura nei secoli.

 Visitare i dintorni, immersi nel verde dei Monti Simbruini

Immersi nella vallata dei Monti Simbruini, è possibile fare diversi itinerari e raggiungere diverse località e siti di interesse. Nel percorso dei fiumi, non mancano cascate e piccole anse in cui rinfrescarsi e godere del verde, o esplorare antiche grotte nascoste.

Incantevole è poi il laghetto di San Benedetto, da cui si gode una vista meravigliosa. Infine è immancabile una visita a Subiaco ed al suo Monastero, il più antico di tutto l’Ordine Benedettino. Imperdibili alcuni luoghi di interesse, oltre che un tour nei dintorni passando da Subiaco a Jenne fino a Camporotondo, nota stazione sciistica, oppure, ovviamente, percorrere i numerosi sentieri trekking all’interno del Parco dei Monti Simbruini.