Quale stagione migliore per organizzare una gita fuori porta se non la primavera. E quale regione migliore in cui farlo se non la bellissima e sfaccettata Emilia Romagna. Una terra ricchissima di bellezze, di paesaggi diversi, di location che riportano indietro nel tempo ma che fanno anche vivere esperienze piene di adrenalina, e di luoghi che sembrano usciti da una cartolina d’epoca, come un borgo verde dell’Emilia Romagna. Una destinazione verso cui puntare il proprio navigatore di viaggio e verso cui partire il prima possibile.
Una location davvero unica, tra i borghi più belli dell’Appennino e, non a caso, anche tra i borghi più belli d’Italia, forte della sua ubicazione e delle bellezze che custodisce tra le sue strade e le mura delle sue case.
Un borgo verde dell’Emilia Romagna da scoprire in primavera
Un borgo che è davvero immerso nel verde, e che sembra essere custodito dalla natura. Un luogo che ha origini antiche e il cui nome sembra avere due diverse spiegazioni. Secondo la prima, il nome del borgo deriverebbe dalle acque spumeggianti dei due torrenti che lo circondano. La seconda, invece, vuole indicare le montagne vicine. Al di là dell’origine del nome del borgo, che tra poco vi sveleremo, quello che rimane senza ombra di dubbio è la bellezza di questo luogo, un borgo verde dell’Emilia Romagna e una meta che vale il viaggio.
Un luogo in cui si susseguono le vecchie case in pietra del posto, molte delle quali sono state ristrutturate nel tempo, e che si affacciano sulle viuzze in pendenza del borgo, un elemento che riporta indietro nel tempo, al medioevo.
Un borgo verde, circondato dalla natura dei boschi e dalle vicine vette del Monte Cimone e del Frignano e il monte Cimone. Ma di che borgo dell’Emilia Romagna stiamo parlando? Di Fiumalbo, un’autentica bellezza della regione che vale la pena scoprire organizzando un viaggio primaverile verso il centro Italia.
Cosa vedere a Fiumalbo
Un borgo dell’Emilia Romagna dalle origini antiche, come dimostrano i “casoni”, o capanne celtiche, che potrete vedere lungo la strada che da Fiumalbo porta in località Doccia, ai piedi del Cimone. Degli edifici a pianta rettangolare realizzati in muratura di sasso e malta di terra, e con una copertura di paglia di segala. Costruzioni che dovrebbero risalire ai celti, e che sono molto simili ad alcune costruzioni rinvenute in Irlanda e Scozia. Altre testimonianze celtiche, poi, sono anche le “marcolfe”, ovvero delle sculture in pietra di volti (non molto aggraziati a dire il vero) e solitamente femminili, che venivano poste sulla facciata della casa con lo scopo di intimorire gli spiriti maligni.
Ma a Fiumalbo sono tante le cose da vedere. Come la chiesa di San Bartolomeo Apostolo, la chiesa parrocchiale di Fiumalbo o anche la chiesa dell’Immacolata Concezione, o “dei Bianchi”, sede dell’omonima confraternita. Ma anche la chiesa di Santa Caterina, detta “dei Rossi” e consacrata nel 1601 o la chiesa di San Michele Arcangelo, che è stata modificata diverse volte nel corso dei secoli e che vale la pena visitare per le sue particolarità. Infine, fuori dal centro storico, di Fiumalbo, ecco anche la chiesa dei Santi Donnino e Francesco nata nel 1628 insieme al convento dei Frati Minori.
Le tradizioni di questo borgo verde dell’Emilia Romagna
Ma viaggiare verso questo borgo verde dell’Emilia Romagna significa anche fare un tuffo nelle tradizioni locali e nella sua cucina, legata ai prodotti del posto e alla storia regionale. Per esempio provando i tortellini e tortelloni di ricotta, una delle specialità del posto, o la zuppa di cavolo nero, che è il piatto più tradizionaledi Fiumalbo, e fino ai secondi piatti come la tagliata di manzo.
Altra specialità tipica del borgo, poi, sono i borlenghi farciti con lardo e salumi e le buonissime tigelle, dei dischetti di pane che spesso sono decorati con una rosa celtica.
E ancora funghi, cacciagione e polenta, il croccante che sarebbe il dolce tipico del borgo e che è stato proprio inventato a Fiumalbo, realizzato con un mix di ingredienti naturali come miele di castagno, le mandorle bianche e il caramello.
Insomma, tante specialità che rendono questo borgo non solo un luogo da scoprire con gli occhi, ma anche da viversi con gli altri sensi, per godersi un viaggio unico sotto ogni punto di vista in ogni singolo istante.