Avete mai avuto voglia, leggendo un libro di fiabe quando eravate bambini, di poter entrare davvero nel magico mondo narrato in quelle storie? Beh, se anche voi avete avuto almeno una volta questo desiderio, allora è il momento giusto per organizzare un viaggio verso un borgo laziale che custodisce una location davvero unica, piena di mistero e che vi farà entrare tra le pagine di una delle storie più amate dell’infanzia.
Un borgo laziale e il suo bosco da favola
Un borgo laziale che si trova adagiato su un’altura che sovrasta la zona dell’Alta Tuscia. Un luogo che è un susseguirsi di stradine lastricate, di atmosfere ferme nel tempo, di scorci caratteristici e di paesaggi che lasciano senza fiato. E tra cui spicca il bellissimo e misterioso “bosco del Sasseto”, un insieme perfetto di alberi secolari, di rocce e pietre ricoperte di muschio, di luogo in cui si percepisce qualcosa di magico e di atmosfere uniche, un luogo talmente bello e affascinante da aver ispirato una delle storie più belle che ci hanno raccontato da bambini, tanto da essere soprannominato il “bosco di Biancaneve”. Una località che è davvero una scoperta e che saprà catturare il vostro cuore, regalandovi dei momenti unici e lasciandovi dei bellissimi ricordi.
Ma di che borgo laziale stiamo parlando? Beh, il protagonista di oggi è il borgo di Torre Alfina, un luogo sospeso nel tempo, dominato dal suo maestoso castello e circondato dal fascino assoluto di questo bosco da favola.
Cosa vedere a Torre Alfina
Un borgo laziale davvero affascinante, bellissimo e pieno di scoperte che vi lasceranno immagini uniche nella mente e ricordi indelebili. Un luogo lontano dalle classiche rotte turistiche, e che forse anche per questo, ha saputo mantenere intatte le sue caratteristiche e le sue atmosfere fuori dal tempo.
Un borgo laziale piccolo ma autentico, che custodisce bellezze uniche e che vale davvero la pena di essere scoperto e visitato, organizzando un viaggio autunnale che vi farà godere del fascino del posto e della bellezza del foliage del bosco che lo circonda.
Un luogo in cui sono tante le cose da vedere e ammirare, come la piazza principale di Torre Alfina, una location dedicata a Sant’Angelo, e un punto perfetto in cui godersi le atmosfere locale. Da qui poi, altro luogo da visitare durante la vostra gita in questo borgo laziale, è la Chiesa di San Michele Arcangelo, un’architettura costruita tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, che si caratterizza per la sua sobrietà, per le pareti spoglie e per la sua luce delicata da cui rimanere incantati.
Il bellissimo castello del borgo
E come non parlare anche del Castello di Torre Alfina, una fortezza maestosa, che si erge sopra il borgo e che vanta le sue torri merlate e le sue mura. Un luogo che racconta una lunga storia, che parte Medioevo, quando era utilizzato come punto di difesa e di controllo della zona circostante e della valle tra Lazio, Toscana e Umbria.
E si si parla del castello di questo borgo laziale, non si può non parlare anche delle sue mura medievali, di cui restano solo alcuni tratti e parte delle sue porte di accesso, come Porta Romana e la Porta del Sole. Delle testimonianze uniche di ciò che questo borgo è stato un tempo e che meritano di essere scoperte.
Ed ecco che, oltre a quello che potete vedere fuori, esiste anche un lato nascosto di Torre Alfina, un lato sotterraneo.
Torre Alfina sotterranea
Sotto le abitazioni site nel del centro storico di Torre Alfina, infatti, si trova un piccolo mondo a parte, fato di cantine scavate nel tufo, che vengono utilizzate per conservare vino e olio. Luoghi legati alla tradizione del posto e in cui poter fare un salto indietro, lasciandosi inebriare dal profumo del legno e del mosto.
Insomma, un borgo laziale da scoprire e in cui organizzare un viaggio autunnale che vi faccia sognare a ogni passo.

