Se state programmando un viaggio verso una destinazione che vi faccia staccare la spina dalla vita quotidiana e che vi permetta di scoprire tradizioni nuove, architetture antiche, sapori autentici e che vi dona delle giornate indimenticabili, ecco che puntare verso il sud della nostra penisola è la scelta giusta, e farlo verso una cittadina della Basilicata che soddisfi tutti questi desideri lo è ancora di più. Ma esiste un luogo così? Assolutamente si, è si tratta di una località della Lucania anche note per essere la capitale del regno normanno di un tempo.
Una cittadina della Basilicata da scoprire questo autunno
Una cittadina della Basilicata che è una vera bellezza, immersa in un contesto paesaggistico magico e che cattura lo sguardo. Un luogo che in passato, al tempo dell’imperatore Federico II di Svevia, ha rivestito un ruolo importantissimo a livello politico e che oggi rappresenta una meta imperdibile per chiunque voglia fare un tuffo nella storia del nostro Paese e di questa zona della Basilicata in particolare.
Una cittadina della Basilicata che sorge adagiata su un colle e circondata dai colori splendidi della natura autunnale del Vulture. Un luogo ancora oggi custodito dalle sue mura che risalgono al 1456-60, quando Giovanni II Caracciolo decise di rinforzare la cerchia muraria difensiva già presente ed eretta originariamente dai normanni per poi essere restaurata da Federico II.
Una cinta che è già di per sé un’attrazione e in cui potrete vedere l’unica delle quattro porte alla città sopravvissuta al terremoto del 1851 e ancora oggi in funzione, la porta Venosina.
Una cittadina della Basilicata che, nel corso del tempo, è stata soggetta a diversi terremoti, ma che nonostante questo è riuscita a conservare tante delle sue bellezze e testimonianze antiche. Ma di che luogo si tratta? Sicuramente l’avrete capito, stiamo parlando della splendida Melfi, una cittadina della Basilicata che merita di essere scoperta e che è un vero scrigno di bellezze uniche.
Cosa vedere a Melfi
Un luogo che vanta un nucleo antico dai tratti medievali, che riporta indietro nel tempo e che suscita emozioni uniche a ogni passo. Un susseguirsi di vicoletti, stradine, case che vi si affacciano e pietra, opere che regalano un’atmosfera unica al borgo storico di Melfi e che accompagnano alla visita di un’architettura imperdibile di questa cittadina della Basilicata, il maestoso castello normanno di Melfi, una fortezza che Federico II era solito utilizzare come dimora estiva e che utilizzava come base per le sue battute di caccia nelle foreste che circondavano il borgo.
Un luogo che oggi è sede del Museo nazionale archeologico del Melfese Massimo Pallottino.
Altra bellezza da vedere durante la vostra visita a Melfi, poi, è il Palazzo Vescovile sito in piazza Duomo. Ma anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, rimaneggiata a causa dei tanti terremoti ma sempre di grandissimo fascino. Un luogo al cui interno sono conservati importanti documenti storici e artistici, tra cui spicca la bolla papale di Pio XII. E fino alle due chiese rupestri di S. Margherita e S. Lucia, che sono poste poco distanti dal centro abitato di Melfi.
Passeggiando per le vie del centro di questa cittadina della Basilicata, ecco che un’altra opera che merita attenzione è la Fontana del Bagno che è stata realizzata nel 1928 e che, per molto tempo, venne utilizzata per far abbeverare i cavalli.
I sapori tipici di questa cittadina della Basilicata
Come in ogni viaggio che si rispetti, poi, anche questa cittadina della Basilicata non ha solo tante cose da vedere, ne ha altrettante da assaggiare e che fanno parte della tradizione gastronomica locale e regionale.
Prodotti del territorio di altissima qualità, mixati e preparati seguendo le ricette della cucina tradizionale di Melfi, come le tagliatelle con i ceci o con le fave secche, i fusilli con la salciccia e gli strascinati con ricotta. Ricette semplici, legate alla tradizione contadina che prevedono anche dei gustosi dei secondi di carne di pecora con il sale, o l’agnello con i funghi cardoncelli e fino al prodotto tipico per eccellenza a super stagionale, la castagna. Una varietà da consumare fresca e utilizzata per la preparazione di dolci che seguono le ricette della cucina tradizionale del borgo.