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Marta Ortega reinventa il rientro in ufficio: la collezione più sorprendente di Zara Home

Marta Ortega reinventa il rientro in ufficio: la collezione più sorprendente di Zara Home
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Con settembre appena iniziato, Zara Home lancia la sua collezione più inattesa. Marta Ortega svela un progetto che porta l’ufficio e la cartoleria nel mondo del design.


Il calendario delle stagioni segna sempre nuove direzioni creative e il design d’interni non smette di offrire idee sorprendenti. Questa volta è Marta Ortega, presidente di Inditex, a lasciare il segno con una collezione che va oltre le aspettative: una linea di articoli per l’ufficio e di cancelleria di design firmata Zara Home. Non si tratta di un semplice assortimento di agende e scrivanie, ma di un progetto che unisce il rigore estetico dell’architettura modernista a un concetto di quotidianità elegante e funzionale. L’ispirazione arriva da Parigi, più precisamente dalla Maison-Atelier Ozenfant, il capolavoro purista di Le Corbusier.

Negli ultimi anni, sotto la guida di Ortega, Zara Home ha dimostrato di essere molto più di un marchio satellite del gruppo. È diventata un laboratorio creativo in cui l’arte incontra l’arredamento, le collaborazioni con architetti e designer internazionali dialogano con le esigenze contemporanee e i dettagli raccontano una visione raffinata dello spazio domestico. La nuova collezione si inserisce perfettamente in questa scia: oggetti apparentemente semplici, capaci però di trasformare la scrivania in un luogo di bellezza e concentrazione.

Marta Ortega reinventa il rientro in ufficio: la collezione più sorprendente di Zara Home

L’eco purista di Le Corbusier che plasma la collezione

Il fascino della nuova proposta di Zara Home non risiede soltanto nei prodotti, ma soprattutto nella sua fonte d’ispirazione. Marta Ortega guarda a uno degli episodi fondativi del movimento purista, la Maison-Atelier Ozenfant, progettata a Parigi tra il 1922 e il 1924 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret. Questa casa-atelier, nata per il pittore Amédée Ozenfant, incarna l’essenza di un’architettura che rifugge gli orpelli e privilegia linee geometriche pure, luce e proporzioni armoniche.

Portare nel mondo della cancelleria e dell’arredo da ufficio questo linguaggio significa reinterpretare un’estetica che da un secolo continua a influenzare progettisti e creativi. Le superfici lisce, i volumi essenziali e la funzione che prevale sulla forma diventano i cardini della collezione. La semplicità qui non è sinonimo di minimalismo freddo, ma di un rigore poetico, che si traduce in oggetti pensati per durare e resistere al passare delle mode.

Il collegamento con Le Corbusier non è casuale. La sua ricerca di luce e di spazi fluidi trova oggi un riflesso nell’esigenza di creare ambienti di lavoro che stimolino la concentrazione senza rinunciare all’armonia estetica. Così, tra agende dalla copertina pulita e scrivanie dalle proporzioni calibrate, si percepisce quella stessa tensione verso l’essenzialità che caratterizzava l’opera dell’architetto svizzero.

Marta Ortega reinventa il rientro in ufficio: la collezione più sorprendente di Zara Home
La Maison-Atelier Ozenfant di Le Corbusier è stata l’ambientazione e l’ispirazione per la nuova collezione di articoli di cancelleria di Zara Home.

Prodotti che trasformano la scrivania in un atelier

La collezione presentata da Zara Home è molto più di un semplice assortimento stagionale: è una linea completa che abbraccia sia il mondo della cartoleria sia quello dell’arredamento per l’ufficio. La coerenza estetica è evidente, con un fil rouge fatto di materiali naturali, colori neutri e geometrie rigorose. Ogni pezzo sembra studiato per rendere il quotidiano un esercizio di stile.

Gli accessori di cartoleria si distinguono per la qualità dei dettagli. Le agende e i planner sono proposti con copertine sobrie e raffinate, pensate per accompagnare le giornate con discrezione e praticità. Gli archiviatori e i set da scrivania, che includono tagliacarte, portapenne e calendari da tavolo, interpretano l’ufficio come un luogo ordinato e armonioso, dove ogni elemento contribuisce a costruire un’atmosfera di concentrazione. La ricerca estetica si accompagna alla funzionalità: superfici levigate, materiali solidi e formati che agevolano l’organizzazione.

Marta Ortega reinventa il rientro in ufficio: la collezione più sorprendente di Zara Home

Ma è nella sezione dedicata ai mobili che la collezione trova la sua massima espressione. Le scrivanie si presentano con linee nette, superfici essenziali e un design che richiama la purezza costruttiva del modernismo. Le sedie da ufficio, pensate per coniugare comfort e sobrietà, completano uno scenario dove l’ambiente lavorativo diventa parte integrante dello spazio domestico. Il tutto è concepito per adattarsi tanto a un home office quanto a uno studio professionale, con un linguaggio coerente e senza tempo.

In questa collezione si legge chiaramente la volontà di Marta Ortega di trasformare Zara Home in una piattaforma culturale, dove i prodotti non sono semplici oggetti ma strumenti di vita capaci di riflettere un pensiero estetico e filosofico. La scelta di ispirarsi a Le Corbusier non è soltanto un omaggio al passato, ma un segnale di come l’azienda intenda proiettare la tradizione del design in un contesto attuale, fatto di esigenze nuove e di un ritorno alla casa come centro delle nostre giornate.

Marta Ortega reinventa il rientro in ufficio: la collezione più sorprendente di Zara Home