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Esperienze immersive nei borghi del Casentino: scopri gli appuntamenti dell’Estate 2025

Esperienze immersive nei borghi del Casentino: scopri gli appuntamenti dell’Estate 2025
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Arte, musica e teatro negli scenari naturali più belli del Casentino: esperienze culturali immersive, da Raggiolo a Chiusi della Verna, per vivere appieno arte e natura nell’estate toscana 2025


L’estate 2025 regalerà a chi vive o visita il Casentino, una delle valli in provincia di Arezzo ricca di boschi e foreste racchiusi in un Parco Naturale, esperienze culturali immersive in due dei borghi storici più suggestivi di quest’area. Trascorrere qui l’estate è già di per sé un’esperienza unica, a contatto con la natura, in bici o via trekking, oltre 600 km di percorsi nel Parco delle foreste casentinesi, a contatto con il ritmo slow e meditativo della natura, sostando poi nei suoi tanti borghi arroccati alle pendici dell’Appennino, fino al Monte Falterona e Campigna. Quest’anno in due borghi casentinesi, Raggiolo e Chiusi della Verna, la natura diventa palcoscenico e i centri abitati si trasformano in luoghi esperienziali.

Raggiolo e Chiusi della Verna vi aspettano con interessantissime offerte artistiche a contatto con la natura

A Raggiolo, uno dei borghi più belli d’Italia, prende vita un nuovo percorso musicale “I suoni della natura”, che accompagna i visitatori in un’esperienza sensoriale che unisce suoni, paesaggi e atmosfere suggestive. A Chiusi della Verna, nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro Naturalis, arte e ambiente si intrecciano in un programma di paesaggi culturali che raccontano storie sotto il cielo stellato. Due progetti diversi ma uniti dallo stesso spirito: regalare momenti di bellezza, risvegliare la curiosità e far riscoprire il piacere di un’estate vissuta lentamente. Realizzate con il contributo del PNRR – Next Generation EU, queste iniziative non solo valorizzano il patrimonio dei borghi storici, ma offrono un’occasione unica per vivere la stagione estiva in modo diverso: più in sintonia con l’ambiente, più autentica nei rapporti umani. Tra musica, teatro, passeggiate e scoperte, il Casentino si conferma una terra capace di accogliere, invitando tutti a lasciarsi guidare dal ritmo dolce delle sue giornate, a respirare la quiete dei suoi paesaggi e a ritrovare il piacere di esperienze condivise.

Raggiolo: cosa vedere in uno dei borghi più belli d’Italia

Raggiolo, tra i borghi posti sulle pendici casentinesi del Pratomagno, è certamente quello dalle origini più antiche e dalla storia più intrigata. Lo si raggiunge facilmente da Bibbiena in circa quindici minuti d’auto. Le origini del luogo risalgono al VII secolo quando i Longobardi qui fondarono un loro insediamento. Nel XIII secolo il suo castello, ben fortificato e armato, di proprietà dei Conti Guidi, fu scenario delle guerre tra Guelfi e Ghibellini, finché non ricadde sotto la Repubblica Fiorentina, pur continuando a lottare per la sua autonomia.

Nel 1440, un capitano di ventura al servizio di Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, distrusse completamente e incendiò il castello, uccidendo la maggior parte degli abitanti, che non fu più ricostruito. Il paese rinacque lentamente nel corso del XVI e XVII secolo. Le abitazioni sono spesso prive di fondamenta perché poggiano direttamente sulla roccia. Da diversi punti del paese si presenta un bel panorama sul fondovalle casentinese incorniciato dai due monti che formano la valle del torrente Teggina, all’orizzonte di questo panorama sta l’inconfondibile Monte della Verna. La Chiesa di Raggiolo, dedicata a San Michele Arcangelo, testimonia nella sua facciata il passato medievale del luogo, l’interno mostra un’interessante architettura a tre navate, vi sono conservate pregevoli opere d’arte.

“I suoni della natura”: il Percorso Musicale nel Parco Fluviale del Barbozzaia e l’Estate Raggiolana

L’area verde lungo il torrente Barbozzaia a Raggiolo è stata arricchita con quattro postazioni sonore ed esperienziali, un vero e proprio percorso musicale nel Parco Fluviale della Mercatella. Le quattro postazioni, armoniosamente integrate nel contesto paesaggistico circostante, permettono di riprodurre e amplificare i rumori tipici della natura di questo splendido luogo: “La macchina del tuono”, “La macchina della pioggia”, “Lo xilofono del vento” e “La voce dell’uomo”. Tutte strumentazioni, installate nel parco, che permetteranno di vivere esperienze sensoriali, andando a coinvolgere visitatori di tutte le età in un dialogo continuo tra sonorità, ambiente e percezione.

Il Parco Fluviale, sviluppato su oltre seimila metri quadrati, è stato realizzato recuperando e riqualificando quest’area immersa nel verde che, nei secoli scorsi, ha ospitato il mercato del borgo. Questa zona è stata oggi trasformata con un progetto all’insegna della sostenibilità e della fruibilità, rendendola un luogo vivo e accogliente che ospita angoli per il relax e la meditazione a contatto con la natura, un’area attrezzata per i pic-nic, uno spazio allestito per la messa in scena di spettacoli e, per ultimo, anche il percorso “I suoni della natura”.

La stagione estiva diventerà ora il momento privilegiato per vivere questo spazio tra passeggiate e iniziative inserite all’interno della rassegna RaggioloEstate2025 a cura della Brigata di Raggiolo, un fitto calendario di eventi: si inizia il 26 luglio con il debutto del Raggiolo Festival, una serie di spettacoli teatrali all’aperto che si svolgeranno fino a fine agosto. Ben trenta le iniziative che, da sabato 26 luglio a sabato 27 settembre, animeranno uno dei borghi più belli d’Italia con proposte per tutte le età tra teatro, arte, cultura e musica.

Chiusi della Verna e il santuario francescano tra i boschi del Casentino

Chiusi della Verna si trova tra le affascinanti valli dell’Arno e del Tevere, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Il luogo è noto soprattutto perché sulla parte meridionale del Monte Penna, ben visibile da lontano, sorge il Santuario di San Francesco alla Verna. Uno dei luoghi religiosi più suggestivi d’Italia. Già nel Medioevo era un punto di passaggio importante per i pellegrini del Nord Europa, dalla Germania all’Inghilterra, che percorrevano la Via Romea, più a est rispetto alla via Francigena. Su questo monte, San Francesco ricevette le stimmate (1224), come cita anche Dante Alighieri nell’XI Canto del Paradiso: “nel crudo sasso intra Tevero e Arno da Cristo prese l’ultimo sigillo, che le sue membra due anni portarno”. Il fascino del luogo con le rocce calcaree e le piante secolari, è reso ancora più intenso dalla storia di San Francesco.  Nel centro di Chiusi, sotto al santuario, si trovano invece il Castello dei Cattani, la chiesa di San Michele Arcangelo e la Podesteria. Il paese infatti passò, nel 1385, alla Repubblica di Firenze, divenendo capoluogo di una giurisdizione civile in cui risiedeva un podestà.

l’Anfiteatro Naturalis e il calendario estivo di Chiusi della Verna

Spettacoli e paesaggi si uniscono nella prima rassegna teatrale “Anfiteatro Naturalis” di Chiusi della Verna, il suggestivo scenario del nuovo anfiteatro naturale in parco Martiri della Libertà in cui sarà possibile vivere originali esperienze per tutta l’estate. Grazie a questa nuova area, il borgo casentinese di Chiusi della Verna avrà un’ulteriore sede per ospitare eventi ed iniziative di carattere culturale. Il cartellone estivo dell’Anfiteatro Naturalis si svolgerà fino a domenica 28 settembre e proporrà un ciclo di iniziative per tutte le età, con originali e coinvolgenti azioni culturali che saranno messe in scena da alcune delle migliori compagnie italiane. La rassegna, promossa dall’associazione culturale Noidellescarpediverse in collaborazione con rumorBianc(o), intreccerà diverse arti performative tra spettacoli itineranti, incontri con gli attori, laboratori e residenze d’artista.

Da domenica 14 a giovedì 18 settembre, gli Omini di Pistoia resteranno a Chiusi della Verna  per una residenza d’artista in cui condurranno un’indagine teatrale a stretto contatto con gli abitanti del posto per raccogliere memorie e storie che permetteranno di realizzare uno spettacolo che verrà messo in scena domenica 28 settembre. Un ulteriore momento sarà sabato 27 settembre con l’Apeteatrale itinerante a cura degli attori dell’associazione versiliese If Prana.