5 Dischetti Struccanti lavabili o biodegradabili che rispettano il Pianeta

Bello truccarsi e fondamentale struccarsi ma… l’ambiente? Ecco le alternative più sostenibili per rimuovere il trucco con efficacia e ridurre l’impatto sull’ecosistema!

Una routine serale inizia inevitabilmente con la rimozione del trucco. Struccarsi è un passaggio fondamentale per rimuovere non solo il make up più resistente (e che certamente è una delle caratteristiche più apprezzate nelle nostre vite sempre in movimento), ma anche le tracce di sporco e l’eccesso di sebo che si accumulano sulla pelle durante la giornata, assorbendo gli agenti inquinanti dall’aria e respirando a fatica man mano che passano le ore. Una delle abitudini peggiori che dobbiamo eliminare è quella di togliere il trucco solo con un detergente viso e lasciare così che le tracce di make up e sporco restino in superficie, ostruendo i pori, causando irritazioni, secchezza e rendendo difficile l’assorbimento di quelle speciali creme e sieri che pure abbiamo acquistato per restituire luminosità e nutrimento alla pelle. Su questo, nessun dubbio. Ma come fare? Di solito usiamo i classici dischetti di cotone o salviette imbevute di struccante o acqua micellare, che però non sono biodegradabili e riempiono le pattumiere di tutto il mondo! Ecco quindi che, seguendo appieno il filone green, anche le aziende che si occupano di benessere e detersione hanno trovato varie soluzioni alternative per limitare il numero di materiale non riciclabile o scegliere nella catena di produzione vie più sostenibili. Vediamo come struccarsi… rispettando l’ambiente!

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Le 5 alternative più ecologiche per struccarsi la sera

Se calcoliamo che ognuno di noi può usare tre o quattro dischetti al giorno, si fa presto ad arrivare a numeri esponenziali di quanti ne vengono gettati via in un mese o in un anno, in ogni parte del mondo. Non spaventiamoci! La soluzione non è certo quella di smettere di truccarsi o peggio di struccarsi! Le alternative ecologiche ai dischetti struccanti esistono! Dai lavabili, in cotone organico o bambu (o molto spesso in mix tra questi due prodotti), ai panni in microfibra, alle salviette biodegradabili, o ai nuovissimi dischetti in cotone non sbiancato di cui è costituita tutta la linea Demak’up Expert, vediamo tutte le possibilità di ottenere ottimi risultati e andare in direzione zero waste ed eco friendly. Riducono l’inquinamento, fanno risparmiare, sono pratici, comodi e molto più morbidi e delicati, quindi adatti anche alle pelli più sensibili. I lavabili si usano come i normali dischetti (con l’unica accortezza di doverli prima inumidire) e si sciacquano a mano o in lavatrice, durando in media fino a 300 utilizzi. Anche le confezioni dei classici dischetti usa e getta che, appunto, utilizziamo in quantità, possono fare la differenza quando sono prodotti con materiali riciclabili. Scopriamo insieme 5 alternative ecologiche ai classici dischetti bianchi!

I dischetti struccanti di bamboo, lavabili, riutilizzabili e super green!

La fibra di bamboo non è solo ecologica e naturale, ma lavora anche per il benessere della pelle: ha infatti proprietà antibatteriche, quindi è perfetto per chi ha la pelle impura o tendente ad arrossarsi, perché purificanti e lenitivi. Serve anche molto meno detergente, quindi si risparmia anche sul consumo degli altri prodotti. È ipoallergenico e sostenibile, perché la sua produzione richiede molta meno acqua rispetto al cotone e la pianta ricresce molto velocemente. I 12 Dischetti Struccanti Riutilizzabili Bambaw (80% bambù, 20% cotone) sono soffici e ideali per la rimozione del trucco anche sulle aree sensibili come gli occhi. Possono essere utilizzati anche per rimuovere lo smalto dalle unghie. La confezione include anche 4 dischetti in spugna (cotone, bambu e poliestere) per esfoliare delicatamente la pelle. Si possono lavare a 40°- 60° C in lavatrice e riutilizzarli più volte.

Dischetti struccanti lavabili di cotone Aroma Zone, interamente bio

Questi dischetti quadrati struccanti in cotone organico BIO sono economici e lavabili, perfetti per rimuovere delicatamente il trucco dal viso, detergere efficacemente la pelle e applicare prodotti tonificanti. Double face, sono facili da usare come i dischetti di cotone usa e getta, sono molto delicati e adatti a tutti i tipi di pelle, anche le più delicate. Lavabili e riutilizzabili, fino a 300 volte: un’alternativa sostenibile al cotone usa e getta. Un lato in spugna per liberare i pori e pulire in profondità la pelle e l’altro in pile liscio, morbido e soffice per pulire le zone delicate e lenire la pelle.

Panni struccanti di microfibra Afterspa, ultra morbidi per una coccola in più!

Se siete già “convertite” alla microfibra, sapete già che sono panni più grandi di un dischetto e consentono di struccare anche utilizzando solo acqua. Più grandi dei dischetti di cotone o bamboo lavabili, detergono la pelle mentre eseguono una leggera esfoliazione, con la massima confortevolezza e morbidezza. Questo super soffice panno di AfterSpa ha una texture morbidissima ed è ideale per l’utilizzo con acqua, risparmiando anche sugli struccanti. Per rimuovere il trucco basta inumidirlo con acqua tiepida, e dopo averlo utilizzato si lava comodamente in lavatrice.

Salviette struccanti L’Amande Eco bio, interamente biodegradabili

Quando si parla di salviette struccanti (e le più professionali già sgraneranno gli occhi alla sola parola!) solitamente si tratta di tessuti contenenti agenti chimici (che non fanno benissimo nemmeno alla pelle) e non sono biodegradabili. Fortunatamente, almeno su questo fronte, esistono alternative composte con ingredienti naturali e quindi riciclabili, come le Salviette Struccanti L’Amande Eco Bio. Realizzate in morbido cotone biologico dalla formulazione particolarmente delicata, studiata per tutte le pelli. A pH fisiologico, non contengono alcool. Arricchite con i delicati estratti addolcenti bio di mandorle dolci, achillea e vite rossa, eliminano le impurità rimuovendo ogni traccia di trucco.

Dischetti in cotone non sbiancato, la nuova linea Demak’Up Expert

Il cotone “standard” che viene utilizzato per i dischetti monouso è una delle principali cause di inquinamento ambientale e di sfruttamento dei lavoratori. In generale, è sempre bene acquistare prodotti in cotone anche bianco che però abbiano la certificazione di origine biologica, per escludere l’uso di pesticidi, fertilizzanti e diserbanti e garantire standard regolari per i diritti dei lavoratori. Ma in realtà non tutti sappiamo che il cotone non nasce bianco, anzi per sbiancarlo servono una serie di passaggi chimici che amplificano l’utilizzo di acqua e inquinano ulteriormente già nelle fasi di produzione. Il cotone è in realtà di un bellissimo tono di écru, e Demak’Up di Essity ha eliminato i trattamenti chimici sbiancanti dal processo di produzione dei suoi dischetti struccanti. utte le linee in commercio ora hanno il naturale colore écru, che ne sottolinea naturalità e delicatezza, e presentano piccoli puntini più scuri, visibili sulla superficie, che provengono dal seme di cotone. Questa scelta ridefinisce completamente la catena di valore a favore dell’ecosistema, riducendo le fasi produttive e limitando ulteriormente l’impatto ambientale. Tutti i dischetti Demak’Up di Essity sono composti al 100% da fibre di cotone di origine naturale, compresi quelli della linea Expert. I dischetti in cotone non sbiancato restano in 3D anche da bagnati grazie alla struttura a nido d’ape, e sono caratterizzati da una doppia texture: da un lato il cotone risulta liscio per eliminare delicatamente impurità e preparare la pelle durante la routine di skincare, dall’altro la trama a scacchiera rimuove ogni tipo di trucco assicurando comfort e piacevolezza. I dischetti non sono riutilizzabili, ma Essity, attenta comunque a limitare i rifiuti industriali e preservare le risorse naturali, vanta molte certificazioni di gestione ambientale ed energetica, garantendo il riciclo e il reinserimento all’interno del processo produttivo del 100% degli scarti di produzione. In più, dal 2021, gli imballaggi di tutte le linee Demak’Up sono interamente riciclabili e sono composti per almeno il 60% da materiale riciclato (PCR, riciclaggio post consumo).