Digital Aging: 4 cose da sapere per proteggere la Pelle dalla luce blu dei device tecnologici

Ludovica Cimino
  • Content Editor
  • Esperta di Moda e Beauty
05/08/2023

Lo sai che la luce blu di computer, tablet e smartphone invecchia? Scopriamo insieme di cosa si tratta e come correre ai ripari...

Digital Aging: 4 cose da sapere per proteggere la Pelle dalla luce blu dei device tecnologici

Le ore passate davanti al computer e allo smatphone, per il lavoro o semplicemente per scorrere i nostri feed di instagram, ci espongono a una nuova forma di inquinamento: la luce blu. I rischi? Soprattutto cutanei, dai quali occorre proteggersi con filtri specifici ad ampio spettro. Si parla, infatti, di digital aging, ossia di invecchiamento digitale, che è provocato proprio da fonti luminose che emettono luce blu e che agiscono sulle cellule e sul derma, portandolo a perdere tono giorno dopo giorno, ora dopo ora di esposizione. Ma, bando alle ciance, vediamo come proteggere al meglio la nostra pelle da questa nuova minaccia!

Cos’è la Luce Blu?

La luce blu, nota anche come HEV (High Energy Visible Light), è una componente dello spettro solare di luce visibile dall’occhio umano. Si tratta, dunque, di una lunghezza d’onda luminosa proveniente dalla luce naturale del sole ma è presente anche nella luce artificiale emessa dai display dei nostri smartphone e di altri dispositivi elettronici. L’esposizione costante e prolungata a fonti di luce blu, specialmente di notte, è stata associata a disturbi del sonno, affaticamento visivo ed effetti negativi sulla salute della pelle. Nel corso del tempo, una sovraesposizione alla luce blu può infatti indebolire la barriera naturale della pelle e causare segni di invecchiamento precoce tra cui rughe e rilassamento della pelle insieme a macchie scure, iperpigmentazione, tono della pelle non uniforme e infiammazione.

Gli effetti del Digital Aging sulla Pelle

Recenti studi dermatologici hanno riscontrato che la luce blu induce nella pelle uno stress ossidativo, dovuto alla capacità di questa luce di raggiungere e colpire il derma, dove si trovano le fibre di collagene ed elastina, responsabili dell’elasticità cutanea. Ecco che cedimenti e rughe da smartphone e pc sono dietro l’angolo! A essere in pericolo però è anche il collo, a causa della posizione costantemente inclinata per scorrere gli schermi, può presentare prematuramente i cosiddetti anelli di venere. Un’altra preoccupazione riguarda l’incidenza della luce blu sull’iperpigmentazione cutanea, al pari (se non più) dei raggi UV, anche se bisogna attendere gli studi a lungo termine per stabilirne l’attendibilità. Per questo motivo, cosmetica e scienza si adoperano a studiare questo fenomeno luminoso, le sue conseguenze sull’organismo umano e a scoprire strategie di difesa e prevenzione. Nei prossimi paragrafi scopriremo le più valide…

Come proteggere la Pelle dalla Luce Blu

clarins digital aging

Il modo più conosciuto e più utilizzato per proteggere la pelle dall’inquinamento di luce blu è senz’altro l’uso di una protezione solare ad hoc. Non parliamo dei filtri solari che si usano normalmente in spiaggia, ma di prodotti formulati appositamente per proteggere la pelle  dall’inondazione di questa luce blu-violetta. Si tratta di prodotti che ovviamente vanno applicati anche al chiuso, come ad esempio in ufficio o se si fa largo uso di schermi digitali e almeno due volte al giorno. Alcune creme da giorno contengono filtri anti-luce blu formati da potenti antiossidanti naturali che creano in superficie una “seconda pelle”, così da evitare che le particelle fini aderiscano all’epidermide. Clarins, ad esempio, suggerisce questa crema viso con fattore di protezione SPF 50 che protegge la pelle dai danni di ogni tipo di raggi, inclusi quelli della tanto temuta luce blu emessa dai dispositivi tecnologici che ormai fanno parte del nostro quotidiano.

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Come curare i danni già fatti

digital aging

Dopo anni passati davanti a pc e smartphone non resta che correre ai ripari e cercare una soluzione per correggere, o quantomeno per contenere, i danni causati da questo tipo di luce. La soluzione, fortunatamente, c’è sempre. Quale? La soluzione ideale sarebbe quella di integrare nella propria skincare routine prodotti a base di retinolo e/o acido ialuronico che, lavorando in sinergia con vitamina C ed E,  sono in grado di ridurre significativamente il danno ossidativo della pelle causato dalle emissioni luminose dei dispositivi digitali. La loro funzione antiossidante combatterebbe, infatti, la formazione di macchie scure e agirebbe sulla perdita di luminosità e tono della pelle. E’ consigliabile fare agire questi prodotti di notte, in modo tale da ripristinare il normale ritmo circadiano che, come sappiamo, viene alterato dal digital aging. Ecco, allora, il prodotto perfetto: mentre leviga le rughe, illumina e rigenera la superficie cutanea, Blue Techni Liss Nuit di Payot contiene attivi che proteggono dall’emissione luminosa proveniente dai monitor. La composizione, a base di acido ialuronico, estratto di mela, oligopeptidi ed estratti di canapa, prevengono dall’invecchiamento precoce e dalla formazione di macchie.

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