La conoscete la leggenda che si nasconde dietro ai Trulli di Alberobello. Da non credere!
Viaggio in Puglia verso Alberobello, alla scoperta delle leggende che aleggiano intorno ai suoi caratteristici trulli
Viaggiando in lungo e in largo per l’Italia, si incontrano luoghi meravigliosi. Location caratteristiche, che valgono il viaggio, a prescindere dalle ore di tempo che ci si mette per raggiungerli. Luoghi che entrano nell’immaginario collettivo e che sono celebri nel mondo per alcune caratteristiche uniche di cui si vantano. Esattamente come accade per il bellissimo borgo pugliese di Alberobello e le sue particolarissime abitazioni, i famosi trulli di Alberobello.
Delle dimore bianche, candide e dalla particolare forma conica. Case di pietra che si possono ammirare in un’intera area del paese e che dominano parte del borgo in modo talmente identificativo da aver dato ad Alberobello il titolo di “Capitale dei trulli”.
I trulli di Alberobello
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Delle abitazioni dalla lunga storia la cui origine viene fatta risalire al 1500 a.C. quando il nome greco-classico tholos, stava a indicare la cupola posta su una tomba detta Tesoro di Atreo. Ma non solo. Per altri, infatti, l’origine dei trulli deriverebbe dal termine greco-bizantino torullos, una parola utilizzata per indicare la sala a cupola del palazzo imperiale di Costantinopoli. E fino all’origine latina del termine, turris, piccola torre.
Insomma, tutte storie verosimili, che si prestano benissimo a dare un senso al nome di queste particolarissime abitazioni che caratterizzano Alberobello e pochi altri luoghi della Val d’Itria. Ma a rendere ancora più particolari e degni di ammirazione questi edifici unici è la leggenda che spiegherebbe la loro costruzione.
Le leggende
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Si pensa, infatti, che i trulli di Alberobello in antichità venissero utilizzati per evadere al pagamento delle tasse sulle case. Ma come? Secondo una prima ipotesi, i trulli venivano utilizzati per comunicare l’arrivo dei controlli, attraverso dei segnali di fumo. In questi casi i trulli venivano scoperchiati per poi essere ricomposti a pericolo terminato.
Secondo un’altra leggenda, invece, pare che i trulli venissero letteralmente distrutti all’arrivo del padrone per eludere il pagamento del dazio per la residenza nel terreno. Distruzione che avveniva semplicemente togliendo una pietra dal trullo, che cosi crollava su se stesso apparendo come un cumulo di pietre e non come un’abitazione.
Insomma, non solo caratteristiche e maggior attrazione del borgo di Alberobello, ma anche edifici che, almeno da ciò che si narra, hanno avuto una grande importanza per gli abitanti del posto nei tempi passati.
Cosa fare ad Alberobello
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Delle architetture particolarissime e che donano a questa bellissima location pugliese un fascino davvero eccezionale. E una delle più suggestive passeggiate che potreste desiderare di compiere. Qui, infatti, camminando tra le stradine che si incrociano e collegano il paese e che si snodano tra un trullo e l’altro, la meraviglia è una delle emozioni che proverete maggiormente. E che non vi lascerà per tutto il vostro soggiorno ad Alberobello.
Un mix di colori, di tradizioni, di botteghe e di angoli nascosti da scoprire un passo alla volta, camminando lentamente e con gli occhi puntati al magico scenario che solo qui, tra le strade, i vicoli pittoreschi e i trulli di Alberobello, potrete trovare. Una meta obbligatoria per chi sta organizzando un viaggio in Puglia ma anche per chi desideri entrare nel cuore di una regione unica alla scoperta delle sue leggende e delle particolarità che la rendono cosi unica e amata nel mondo, per fare un viaggio nel tempo e nella bellezza autentica del nostro straordinario Paese.