5 città della Lombardia da visitare assolutamente. Ecco le più belle!

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
20/10/2022

Milano oltre il quadrilatero della moda e Como oltre i Promessi Sposi... siete pronti a scoprire queste ed altre meravigliose città della Lombardia di cui, forse, non sapevate ancora abbastanza? Ecco le 5 più belle città della Lombardia e le tappe imperdibili!

5 città della Lombardia da visitare assolutamente. Ecco le più belle!

La Lombardia è una Regione ricca di storia, paesaggi inconfondibili e di molte bellissime città. Oggi vedremo insieme le più importanti, e le più belle, a cominciare dalla capitale della moda, Milano; per finire con Pavia, sede della secolare università che ospita il Museo per la storia dell’Università. Forse la Lombardia è una regione fin troppo sottovalutata pensata sempre troppo legata a industria e cultura del lavoro, ma questa regione è anche uno scrigno che custodisce alcune tra le città più belle d’Italia con dei monumenti famosi e prestigiosi tanto quanto quelli che si trovano nelle città d’arte del centro del nostro paese.

Milano: L’Europa (alla moda) in Italia

milano galleria

Cosa potrei dirvi di più su Milano di quanto già non sapete grazie ai libri di storia ed alla tv? Come sapete è la capitale della moda ed è una delle città più europee dell’intero Stivale. Ma Milano è anche tanta arte, vita notturna e ottima qualità della vita. Il Castello Sforzesco, il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele e ancora Il Cenacolo Vinciano e la Basilica di Sant’Ambrogio. Questi sono solo alcuni dei punti di maggiore attrazione ed interesse nel centro città, ma non dimentichiamo che a Milano dal 2009 c’è anche il Museo del Novecento: Boccioni, Marinetti, Balla ed altri esponenti del Futurismo trovano qui il loro spazio espositivo. Anche artisti internazionali come Picasso, Klee, Kandinskij e ancora De Chirico, Modigliani, Fontana. C’è posto anche per Giuseppe Pellizza da Volpedo, autore del celebre “Quarto Stato” il quadro che permise alle masse contadine e operaie di entrare di diritto nell’arte! Ma Milano è anche il famoso quadrilatero della moda (Via Montenapoleone, Via della Spiga, Via Manzoni, Via Sant’Andrea) ed i Navigli. Se nella prima tappa potrete vedere i negozi di alta moda più importanti del mondo, nella seconda, sui Navigli, troverete la parte di Milano più caratteristica, raccolta e dedicata a locali e musica dal vivo; un vero punto di ritrovo per giovani, studenti ed artisti!

Como: Quel Ramo sul Lago…

como

Como e il Lago, e Manzoni e i Promessi Sposi. Coppie indivisibili e simboli della città di Como, a pochi passi da Milano, che hanno reso la Lombardia famosa nel mondo a partire da una delle storie d’amore più amate e conosciute della storia della letteratura: I Promessi Sposi. Il Percorso Manzoniano che vi porta sulle tracce di Renzo, Lucia, Don Rodrigo e Fra Cristoforo è più spostato verso Lecco. A Como, che come sappiamo tutti, non è solo Lago, potete scoprire tantissime altre bellezze. Appena giunti qui, da qualunque parte si arrivi, si viene rapiti dalla vista della Cattedrale Santa Maria Assunta, da visitare assolutamente. Per gli appassionati di storia politica, a Como è possibile visitare le case del fascio, sedi del Partito Nazionale Fascista. Da non perdere visitando Como è la visita alla Basilica di Sant’Abbondio, testimonianza vivida dello stile romanico del XI secolo. Dicevamo che Como non è solo Promessi Sposi, infatti tra i suoi cittadini più illustri c’è stato lo scienziato Alessandro Volta a cui è dedicato il Tempio Voltiano di Como, un tempio in stile neoclassico ispirato al Pantheon di Roma in cui sono conservati modelli originali, le ricostruzioni delle opere scientifiche e altri cimeli dello scienziato comasco. Per la parte dedicata alla contemplazione delle bellezze naturale non potete perdere, invece, la visita a Villa Olmo.

Mantova: La città dei 3 laghi

città di Mantova

Non tutti sanno che Mantova è una città contornata da 3 laghi alimentati dal fiume Mincio. Per iniziare a godere delle bellezza di Mantova quindi potete portarvi in passeggiata sul ponte San Giorgio e cominciare a vedere come la città si specchia nelle sue acque. Una tappa d’obbligo a Mantova, è sicuramente il Palazzo Ducale, dove la Famiglia dei Gonzaga visse e governò dal 1328 al 1707. Anche il Castello San Giorgio non può essere sacrificato in un itinerario alla scoperta di questa città: è proprio qui che si può vedere la più importante opera d’arte del Mantegna: La Camera degli Sposi. Per la parte religiosa un vero punto di forza di Mantova è quello della Rotonda di San Lorenzo che è stata costruita a immagine e somiglianza della Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ultimo consiglio è quello di fare tappa in Piazza delle Erbe dove troverete realtà di mercanti, artigiani e, in periodi di fiere e sagre, stand enogastronomici da leccarsi i baffi.

Bergamo: La città dei Cento Rintocchi del Campanone

bergamo alta

Per chi è convinto che Milano sia la parte più in e più cara della Lombardia ho una cattiva notizia: vi manca sicuramente aver visitato la parte alta della città di Bergamo. A differenza del capoluogo di Regione lombardo, Bergamo Alta sembra più piccola e più simile ad un paesino, ma le vie dello shopping, della movida e dei ristoranti a 5 stelle, non hanno nulla da invidiare alla Milano da Bere. Anche conosciuta come la Città dei Mille per via del gran numero di uomini che da qui partirono con la spedizione garibaldina, Bergamo si divide in città Alta e città Bassa. Fu, “solo”, “un certo” Le Corbusier a definire Piazza Vecchia, a Bergamo Alta, una delle piazze più belle di tutta Europa, e fu grazie a lui che oggi in questa parte di città non si sentono clacson e non si respira smog ormai dall’inizio dagli anni ’50. Il sindaco di Bergamo infatti allora seguì il consiglio di Le Corbusier vietando accesso e parcheggio alle auto nella parte della piazza prima e, nel corso degli anni, in tutta la restante parte alta della città. Sempre restando in tema di record di bellezza europea, anche un altro punto di interesse della città alta fa segnare un primato di Bergamo in Europa; la Torre Civica, conosciuta come il “Campanone di Piazza Vecchia” è infatti una delle più alte d’Europa con i suoi 53 metri. Alle 22.00 di ogni sera le campane del Campanone suonano 100 volte per avvisare la chiusura delle porte della città alta. Ovviamente al giorno d’oggi le porte della città non si chiudono più, ma se potete, cercate di trovarvi qui alle 22.00 per assistere a questo rito che si ripete da secoli.

Pavia: La città della prima Università lombarda

certosa

Come promesso chiudiamo con Pavia, la città dell’Università. Ma prima di entrare in città di fermiamo poco fuori, nel comune di Certosa di Pavia dove troviamo uno dei monumenti più belli del Rinascimento: La Certosa. Fu costruita su richiesta del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti alla fine del 1400 con lo scopo di diventare un mausoleo post mortem per tutta la famiglia. Qui trovano sede la tomba di Gian Galeazzo Visconti, ovviamente, ma anche quella di Ludovico il Moro con Beatrice D’Este. La curiosità su queste ultime due tombe è che sono praticamente dei monumenti alla memoria perché in realtà non conservano le spoglie né di uno né dell’altra. Punto di interesse spirituale importantissimo a Pavia è la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro dove riposa uno dei Padri assoluti della Chiesa: Sant’Agostino! Come abbiamo detto in principio però Pavia è soprattutto legata a doppio filo alla sua Università, che è prestigiosa ma anche bellissima da vedere e da visitare. Fondata nel 1361 questo fu il primo ateneo lombardo ed in questi corridoi storici passarono nomi che hanno portato l’Italia in alto nel mondo come Foscolo, Goldoni e Volta. La bellezza di questa università sta anche nei suoi spazi esterni come vicoli, cortili, chiostri, giardini e addirittura un giardino botanico con piante officinali. Il museo degli strumenti scientifici medioevali e la biblioteca antica sono visitabili dal lunedì al venerdì; il giardino botanico il sabato e la domenica. Immagino vi sia davvero venuta voglia, a questo punto, di partire alla scoperta di questa parte di Lombardia che non conoscevate ancora.