Home » Viaggi » I vigneti urbani più belli d’Italia da visitare assolutamente questo Autunno

I vigneti urbani più belli d’Italia da visitare assolutamente questo Autunno

I vigneti urbani più belli d’Italia da visitare assolutamente questo Autunno
Lettura: 5 minuti

Questi 5 vigneti urbani italiani sono tappa fissa per un Autunno suggestivo ed indimenticabile. Scopriamoli insieme…


Una delle esperienze più indicate per immergersi ufficialmente nel mood autunnale? Andare alla scoperta di un vigneto urbano, passeggiare tra i suoi filari dorati, sorseggiare un buon calice di vino e lasciarsi avvolgere dai profumi inconfondibili della vendemmia. Nascosti tra palazzi storici, piazzette caratteristiche e vicoletti su cui si affacciano edifici antichi, si trovano diversi vigneti a due passi dalle città più famose d’Italia, dei luoghi molto suggestivi che trasportano i visitatori in un’altra dimensione, all’insegna della natura e della terra.

I vigneti urbani più belli d’Italia da visitare questo Autunno

Questi vigneti urbani non solo consentono di scoprire un altro aspetto della città– uno scenario particolarmente diverso rispetto ai classici monumenti a cui siamo abituati- ma rappresentano un’occasione unica per ammirare il fascino della vendemmia e per entrare a contatto con la natura. Tra degustazioni, passeggiate e scorci pittoreschi, questi luoghi rappresentano dei veri e propri rifugi autunnali, dove è possibile allontanarsi dal ritmo frenetico della città e immergersi in un’esperienza super rigenerante, sia per la mente che per l’anima. Scopriamo insieme a questo punto, quali sono i vigneti urbani più belli d’Italia da visitare questo Autunno…

Vigneto Pusterla, il più grande vigneto urbano produttivo d’Europa

Partiamo subito dal nord Italia, in particolare dal Vigneto Pusterla, situato ai piedi del Castello di Brescia. Celebre per essere il più grande vigneto urbano produttivo d’Europa, questo luogo- dalla superficie di quasi quattro ettari- affonda le radici in anni di storia poiché risale al 1037. Oltre ad essere un bellissimo esempio di agricoltura urbana produttiva, famoso per la coltivazione di Invernenga ( un’uva a bacca bianca autoctona), dal 2007 è stato riconosciuto come “Patrimonio Storico della Cultura Agroalimentare Ambientale” dall’associazione Slow Food. Il modo migliore per esplorare il Vigneto Pusterla? Andare prima alla scoperta del Castello di Brescia, da dove si ha vista panoramica sulla città, e poi proseguire lungo il sentiero che scende dal castello e che porta al vigneto, dove è possibile ammirare le pergole di Invernenga o anche partecipare a visite guidate. 

Vigna della Regina, a due passi da Torino

Molto suggestiva è Vigna della Regina a Torino, situata su una collina da cui si gode di un panorama strepitoso sulla campagna e sulla città. Perché visitarlo? Bellezza a parte, questo è l’unico vigneto urbano in Italia a produrre un vino cru certificato DOC. Visitare questo luogo in autunno vuol dire perdersi tra i filari ricchi di grappoli pronti per la vendemmia, immergersi in un mood super autunnale ed infine avere la possibilità di ascoltare i racconti dei viticoltori. A rendere Vigna della Regina ancora più bella, ci pensa Villa della Regina, Patrimonio dell’Umanità UNESCO e Residenza Reale Sabauda.

Vigna Michelangelo, immersa tra le colline toscane

Un angolo di paradiso a due passi da Firenze? Vigna Michelangelo, un progetto singolare nato dalla volontà dell’azienda Donne Fittipaldi di creare un Vitarium, un giardino-vigneto urbano che celebra la biodiversità e la sostenibilità. Composto da ben 700 piante allevate secondo il metodo tradizionale ad alberello, questo vigneto ospita antiche varietà autoctone come il Sangiovese, il Foglia Tonda, il Pugnitello, il Colorino del Val d’Arno e il Canaiolo. Non mancano all’appello ulivi, cipressi e altre essenze mediterranee, che contribuiscono a creare un rifugio per gli animali, tra cui insetti impollinatori e uccelli migratori.

Vigneto Italia, situato all’interno dell’Orto Botanico di Roma

Passiamo ora a Vigneto Italia, situato all’interno dell’Orto Botanico di Roma. Si tratta di un vero e proprio museo naturale, con oltre 150 varietà di vite rappresentative delle venti Regioni Italiane. Nel corso degli anni, sono stati selezionati e impiantati 155 vitigni autoctoni italiani (79 le uve bianche, 76 le rosse) in numero di 2 piante per ciascuna varietà. Il totale? 310 piante, che in Autunno lasciano a bocca aperta tutti i visitatori. Ma oltre ai vitigni autoctoni italiani, è possibile trovare anche 5 vitigni stranieri fra i più importanti e diffusi nel mondo. Dopo aver esplorato il vigneto, ritagliatevi del tempo per fare una passeggiata tra i sentieri dell’Orto Botanico di Roma, dove piante e fiori provenienti da tutto il mondo vi regaleranno viste mozzafiato.

Vigna del Gallo, patrimonio della viticoltura siciliana

E per concludere, Vigna del Gallo, nel cuore dell’Orto Botanico di Palermo. Chiara testimonianza della notevole biodiversità dell’isola, questo luogo vanta uno spazio di circa 200 metri quadri ed ospita vitigni autoctoni (tra questi Grillo, Nero d’Avola, Frappato, Perricone, Catarratto, Inzolia) e vitigni reliquia (Prunella, Muscaredda, Corinto bianco, Cutrera, Zuccaratu, Visparola). Questo progetto è stato avviato nell’ottobre del 2018 dal Sistema museale dell’Università di Palermo e dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, con la collaborazione del Dipartimento di Agraria dell’Università di Palermo. Da visitare!