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Un borgo in provincia di Parma dove trascorrere un weekend memorabile

Un borgo in provincia di Parma dove trascorrere un weekend memorabile
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Questo borgo a due passi da Parma è una chicca tutta da scoprire! Ecco perché…


In provincia di Parma, poco lontano da questa meravigliosa città universitaria, si trova un incantevole borgo celebre per le sue bellezze, un gioiellino d’Italia pronto a conquistare il cuore dei visitatori con i suoi tesori nascosti. Contrassegnata dalla Bandiera Arancione del Touring Club e aderente al circuito delle Città Slow italiane, questa meravigliosa località è talmente piccola che si può visitare in un solo weekend, il tempo necessario per scoprire ogni sua singola attrazione.

Questo borgo in provincia di Parma è una chicca tutta da scoprire

Il borgo di cui stiamo parlando è Fontanellato, un decisamente suggestivo noto principalmente per la sua Rocca, il monumento più importante. Nonostante ciò, non mancano all’appello bellezze storiche ed artistiche affascinanti in ogni periodo dell’anno, a partire dalla Primavera fino ad arrivare all’Inverno, senza dimenticare ovviamente l’Autunno e l’Estate- tutte stagioni perfette per andare alla scoperta della vera essenza del borgo.

Una passeggiata nel centro storico e dintorni, tra chiese e bellezze naturali

Il modo migliore per andare alla scoperta di Fontanellato è fare una passeggiata nel centro storico, ammirare la bellezza dei palazzi colorati, perdersi la tre viuzze e osservare da vicino i portici, simbolo del borgo. Tra le attrazioni principali che incontrerete lungo il cammino, spiccano due edifici religiosi: l’Oratorio dell’Assunta, celebre per la sua sagrestia lignea del 1720 realizzata da Giulio Seletti, un vero e proprio capolavoro del Barocchetto parmense, e la Chiesa tardo-gotica di Santa Croce, al cui interno potrete ammirare dei dipinti del ‘700. Molto suggestivo anche il Teatro Comunale, progettato nel 1681 da Alessandro Sanvitale ma demolito completamente nel 1832 e le ex scuderie Sanvitale, alle quali è collegato lo splendido parco botanico che ospita alberi secolari di oltre seicento anni. All’interno di questo parco, i Conti Sanvitale avevano creato serre fredde, esedre, cineserie e scorci mozzafiato, ancora oggi di una bellezza senza tempo.

A due passi dal centro storico di Fontanellato, troverete anche il più grande labirinto al mondo composto interamente da piante di bambù, conosciuto come il Labirinto della Masone. Questo bellissimo parco culturale è composto da una pianta a stella e copre ben 7 ettari di terreno, dove ci sono circa 300 mila piante di bambù, alte tra i 3 e i 15 metri e appartenenti a venti specie diverse. Nel Labirinto delle Masone è possibile visitare anche un favoloso museo con centinaia di opere d’arte che vanno dal Rinascimento al Novecento, delle creazioni dal fascino senza tempo. A colpire ulteriormente la vostra attenzione, ci penseranno le architetture del Labirinto ispirate alle utopie dei grandi architetti del periodo della Rivoluzione Francese, che si fondono con naturale eleganza nell’ambiente circostante.

Un’altra attrazione da non perdere a due passi dal centro storico è il Santuario della Beata Vergine del Rosario, situato su un preesistente oratorio del 1397. A rendere questo luogo tanto suggestivo è la sua facciata neobarocca, progettata da Lamberto Cusani e realizzata dallo scultore Ettore Ximenes!

La Rocca

Sebbene il centro storico sia una gemma da non perdere, la vera attrazione di Fontanellato è la Rocca Sanvitale, localizzata proprio al centro della piazza centrale. Costruita come fortezza difensiva nel XIV secolo, questa costruzione è stata poi trasformata nella residenza dei nobili Conti Sanvitale, che hanno abitato qui per circa sei secoli. La Rocca Sanvitale è caratterizzata da muri merlati, quattro torri angolari e un fossato ancora oggi pieno d’acqua. Nel 1948 l’ultimo Conte cedette la Rocca al Comune, che nel corso del tempo l’ha trasformata in un museo aperto al pubblico tutto l’anno! Impossibile non visitare il suo interno, ricco di stanze meravigliose decorate da arredi sfarzosi, come l’appartamento nobile dove sono conservati arredi e decorazioni realizzati nel periodo compreso tra il Cinquecento e l’Ottocento. Tuttavia, l’attrazione più importante da non perdere all’interno della Rocca è la “Saletta di Diana e Atteone”, per opera di Francesco Mazzola, noto come Parmigianino. Questa opera, considerata uno dei capolavori giovanili dell’artista, illustra in 14 lunette la leggenda ovidiana di Diana e Atteone, una storia avvincente che lascia tutti senza fiato! 

I piatti tipici locali da non perdere, un’esplosione di gusto e sapore

Prima di lasciare Fontanellato, non vi resta che assaggiare alcuni dei piatti tipici locali, una vera goduria per le papille gustative! In questo borgo potrete gustare i salumi della Bassa Parmense (come fiocco di culatello, spalla cruda di Palasone, spalla cotta, strolghino, mariola, cappello del prete, cicciolata, coppa, crespone e culaccia) oppure una porzione di torta fritta, conosciuta come gnocco fritto. Ad accompagnare il tutto, un calice di vino locale, come il Lambrusco, Malvasia Colli di Parma e Fortana del Taro!