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Un borgo in provincia di Latina dove sono passati i Templari: ecco Bassiano e la Grotta di Selvascura!

Un borgo in provincia di Latina dove sono passati i Templari: ecco Bassiano e la Grotta di Selvascura!
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Un luogo unico nel Lazio con una storia speciale legata ai misteri dei Templari, impossibile non visitarlo!


Bassiano è un borgo in provincia di Latina, circondato dai boschi verdi e dall’area montuosa dei Lepini. Si trova lungo il percorso della via Francigena del Sud, sulla Direttrice Appia Pedemontana, quindi una tappa da non perdere, per chi approfitta dell’anno del Giubileo per percorrere i cammini di San Francesco, quest’anno particolarmente interessati dai tour dei pellegrini, anche solo, a prescindere dai motivi religiosi, come opportunità per scoprire percorsi trekking interessanti. A Bassiano sventola la Bandiera Arancione dal 2018, marchio di qualità turistico – ambientale assegnato dal Touring Club Italiano.

Il Borgo di Bassiano e i suoi tesori

La struttura del borgo di Bassiano è fatta a spirale, segue la pendenza dell’area ed è delimitata dalle maestose mura fortificate, volute dalla famiglia Caetani alla fine del XIII secolo con nove torri e tre porte, una famiglia nobile che nell’area di Latina e provincia ha contribuito a realizzare strutture di pregio, palazzi e giardini come la splendida Ninfa, vicino l’altrettanto affascinante borgo di Sermoneta. Varcate le mura, affascina il caratteristico tessuto urbano fatto di tortuosi vicoli che si arrampicano a chiocciola, accompagnati da stradine che si intresecano e collegati da da strette gradinate che conducono fino alla cima del borgo. Qui ci aspettano la Chiesa Collegiata di S. Erasmo, un tempio trecentesco che conserva diversi importanti affreschi e un prezioso tabernacolo in marmo del XVI secolo, e la Chiesa di San Nicola del XIII secolo.

Bassiano ha dato i natali anche a Fra’ Vincenzo Pietrosanti, l’artista che cesellò nel 1673 la scultura lignea nel Santuario del Crocifisso, in località Selvascura, a circa 3 chilometri da Bassiano. Si narra che egli si dedicava alla scultura dei crocifissi solo dopo un periodo di digiuno, preghiere e flagellazione così da scolpire opere piene di sentimento e spiritualità. La Grotta di Selvascura è un luogo più unico che raro, dove misticismo e natura si fondono, nota anche come la Grotta dei Templari: scoprite di più scorrendo l’articolo!

Una particolarità gastronomica tipica del borgo è il prelibato Prosciutto di Bassiano, aromatizzato con aglio, pepe e vino bianco. È caratterizzato da una lunga stagionatura e una rifilatura della cotenna fino al gambo. A questo speciale prodotto è dedicata la Sagra del Prosciutto di Bassiano che si tiene l’ultima domenica di luglio.

Il Palazzo Baronale Caetani e il Museo delle Scritture Aldo Manuzio

Andando avanti nel centro storico di Bassiano, si raggiunge il Palazzo Baronale dei Caetani, attualmente sede del Municipio, che ospita nei piani bassi il Museo delle Scritture, dedicato ad Aldo Manuzio il Vecchio (1449-1515). Fu un illustre umanista, inventore dei nuovi caratteri a stampa e dei tascabili, grande tipografo ed editore. Insieme alla prima macchina tipografica italiana, che fu realizzata dai monaci benedettini a Subiaco (provincia di Roma), questo pezzo di storia delle origini della tipografia dimostra che il Lazio è una regione centrale per lo sviluppo della scrittura e dei libri così come li conosciamo oggi: una tradizione e una sana abitudine alla cultura che nel mondo dove tutto è digitalizzato avremmo bisogno di non perdere. La casa-Museo dove è nato Manuzio si trova nella via che porta il suo nome, vicino all’Arco delle Anime Sante. Nel museo si mostra la collezione delle sue opere in un percorso storico e antropologico delle forme di scrittura. Dalle antiche forme di comunicazione scritta alle contemporanee rivoluzioni tecnologiche, nelle tre sale si calca un percorso storico chiamato Fiume delle Scritture. Molto interessante il focus sulle scritture marginali locali (di pastori, grafitismo).

Verso la Grotta, tappa al Santuario del Crocefisso

Dalla piazza centrale di Bassiano parte una piccola strada, è Via della Croce. Conduce in circa 3 km in contrada Selvascura, zona dalla bellezza magnetica. Siamo sotto il Monte Furchiavecchia. Alla fine della strada si trova il Santuario del Crocifisso.

Il suo nome deriva dal celebre Crocifisso ligneo custodito al suo interno e scolpito da Fra’ Vincenzo Maria Pietrosanti nel 1673. Costui era uno scultore che si dedicò alla realizzazione di opere lignee che ora si trovano in varie chiese laziali. Si narra che egli si dedicava alla scultura dei crocifissi solo dopo un periodo di digiuno, preghiere e flagellazione così da scolpire opere piene di sentimento e spiritualità.

Grotta di Selvascura tra templari e stalattiti

A fare di Bassiano e dei suoi dintorni un luogo più unico che raro è la Grotta di Selvascura, nota anche come la Grotta dei Templari: un luogo più unico che raro, dove misticismo e natura si fondono. Un’escursione tra gli angoli nascosti dei monti Lepini vi farà scoprire un paesaggio naturale e suggestivo, custode di luoghi di storia, leggende e antichi saperi.

Verso la fine del XIV secolo arrivarono nella Grotta di Selvascura in tempi diversi due gruppi di religiosi: i Fraticelli spirituali francescani, in fuga per l’ostilità di papa Bonifacio VIII e la scomunica emessa da papa Giovanni XXII, e i Cavalieri Templari.

A poca distanza si trova l’Abbazia di Valvisciolo, uno dei supposti ‘luoghi dei Templari’ più iconici in Italia. È da lì che alcuni membri dell’ordine monastico-cavalleresco si sarebbero spostati verso la più segreta località di Selvascura. I monaci affrescarono completamente la grotta, rendendola un luogo magico. Alla fine degli anni Settanta morì l’ultimo eremita presente in questo Santuario. Da allora venne a cadere la sua funzione primaria di Romitorio, ma è sempre possibile visitarlo per ammirarne le bellezze.