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Un borgo fantasma in provincia di Sondrio dove regna la pace assoluta

Un borgo fantasma in provincia di Sondrio dove regna la pace assoluta
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Questo borgo fantasma, situato nel cuore della Lombardia, è la meta ideale per staccare la spina e ricaricare le pile! Scopriamolo insieme…


A circa 932 metri di altezza, in provincia di Sondrio, si nasconde un piccolo borgo fantasma dal fascino indiscusso, una vera e propria oasi di pace dove regna il silenzio più assoluto. Nessun inquinamento acustico né smog nell’aria, solo i suoni della natura che scandiscono le ore della giornata. A fare eccezione, un solo abitante che veglia tra le case abbandonate, in estate affiancato dai vecchi residenti che durante l’anno vivono a valle. In questo borgo fantasma il tempo scorre lento, la natura circostante riempie gli occhi di bellezza e l’aria è pulita, invitando così a fare lunghi e rigeneranti respiri profondi. Insomma, questa gemma della Lombardia è il luogo perfetto per staccare completamente la spina!

Questo borgo fantasma in provincia di Sondrio è un’oasi di pace

Di quale borgo stiamo parlando? Di Savogno, un piccolo paesino montano annoverato tra i comuni fantasma. Definitivamente abbandonato nel 1968, Savogno è diventato una vera e propria meta turistica, un angolo di paradiso terrestre circondato da bellezze naturali e immerso in un’atmosfera di pace e relax. Ma scendiamo più nei dettagli…

Alla scoperta di Savogno, meta ideale per staccare la spina

Dopo aver raggiunto Savogno, andate alla scoperta di ogni suo angolo nascosto, dalle mura in pietra agli stretti loggiati in legno di origine medievale, passando per vicoli caratteristici e stradine di ciottoli. Questo borgo ha origini medievali e conserva ancora oggi le interessanti caratteristiche di un’architettura rurale spontanea. Passeggiando per le stradine che lo attraversano, è possibile ammirare l’antica chiesa parrocchiale dedicata ai santi Bernardino da Siena e Antonio Abate. Consacrata nel 1465, vanta bellissimi affreschi del periodo ed è impreziosita da un campanile dalle forme rinascimentali, uno dei pochi della Val Bregaglia che conserva immutati i suoi tratti architettonici caratteristici. Nella parte alta del paese si trova una fontana del Seicento, costruita ai tempi delle prime pratiche igieniche introdotte per contrastare la peste descritta da Manzoni.

Questa è la destinazione ideale anche per gli amanti della natura

Come già anticipato, Savogno è circondato da paesaggi naturali mozzafiato, che consentono agli amanti delle attività outdoor di organizzare escursioni indimenticabile nel bel mezzo della natura. Non a caso, in estate questo borgo è meta di visitatori ed escursionisti, che possono rifocillarsi al rifugio Savogno di recente costruzione. Ma veniamo a noi: quali sono i maggiori punti di interesse da non perdere? Tra le tappe più suggestive, spiccano sicuramente le Cascate dell’Acquafraggia, che offrono percorsi trekking unici in Valtellina. Situate a pochi chilometri da Piuro, rappresentano uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza poiché l’acqua, proveniente dai ghiacciai circostanti, precipita lungo ripide pareti rocciose in una serie di cascate, dando vita ad uno scenario da cartolina. I sentieri che conducono alle cascate permettono di esplorare boschi verdeggianti e punti panoramici mozzafiato, da cui è possibile ammirare il corso del torrente. Il loro spettacolo impressionò anche Leonardo da Vinci, che scrisse di loro nel “Codice Atlantico”!

Da non perdere poi il Parco delle Marmitte dei Giganti, che comprendono un’area situata a nord dell’abitato di Chiavenna, caratterizzata da manifestazioni geomorfologiche di origine glaciale. Le “marmitte”, profonde cavità cilindriche scavate nella roccia da vortici d’acqua durante l’era glaciale, sono l’attrazione più importante di questo parco. L’area è attraversata da sentieri che conducono a punti panoramici come il Sasso Dragone, offrendo viste spettacolari sulla Valchiavenna. Oltre alle formazioni naturali, il parco custodisce testimonianze storiche, tra cui incisioni rupestri e antiche cave di pietra.

Come raggiungere questo suggestivo borgo fantasma

Sono due i modi per raggiungere Savogno: percorrere l’unica strada che lo tocca, ovvero la Bregalone-Savogno, ma a transito limitato e accessibile solo attraverso un pass rilasciato dal comune di Piuro, o altrimenti percorrere a piedi una salita di quasi tremila gradini, immersa nel terrazzo naturale delle cascate dell’Acquafraggia. Quest’ultima opzione è sicuramente la migliore nonché la più suggestiva poiché consente di trascorrere un po’ di tempo a stretto contatto con la natura. Infatti, arrivati a 590 metri, in località “Stalle dei ronchi”, vi imbatterete in una caratteristica fontana costituita da tre vasche in pietra, risalente al 1869. Qui potrete effettuare una breve deviazione per raggiungere un edificio interamente in pietra dove si trova un gigantesco torchio da vino del 1706. Seguendo il sentiero principale, si arriva a un altro luogo di grande interesse: una cappella collocata in una posizione panoramica, da cui è possibile ammirare dall’alto l’area che un tempo ospitava l’antico borgo di Piuro, definitivamente distrutto dalla frana del 4 settembre 1618.