Più che un taglio, è un universo di stile e ribellione: lo shag (o shaggy) è un taglio iconico degli anni 70 che per la sua versatilità resiste ai decenni e si impone anche tra gli hairstyle attuali più ricercati: destrutturato e scalato ad arte, gioca con spettinature e volumi ma può avere mille forme, incrociarsi con pixie cut e bob, ma anche con i butterfly cut, o restare fedele a se stesso. Resta comunque un taglio ideale per valorizzare la texture naturale dei capelli, e mai come in questa stagione è stato tra le acconciature più viste in passerella. Da Dior a Moschino, da Miu Miu a Sportmax, hanno accompagnato le creazioni per la prossima estate con un quid di movimento e nonchalance, incontro tra minimalismo e audacia come nelle creazioni dei brand. Piace perché disordinato ma curato, rock e raffinato, ribelle e femminile insieme.
Un taglio ribelle e sexy in ogni lunghezza e texture
Ma da dove parte lo shag? Nato negli anni ’70, amato da rockstar e modelle, lo Shag è il taglio scalato per eccellenza, caratterizzato da frange morbide, più o meno corte, e movimento naturale. Lo shag può essere corto, medio o lungo, ma di base ha questi tre elementi, in grado di valorizzare la forma e la texture naturale del capello senza ingabbiarlo. Proprio perché versatile e adattabile, si può realizzare su ogni forma di viso e tipo di capello, dai mossi ai ricci fino ai lisci più sottili. Ideale per visi tondi e ovali, riequilibra i tratti e allunga il profilo, regalando armonia alle dimensioni. Lo shag 2025 per lo più si fonda su una versione soft del layering e delle scalature, arrivando a dare il meglio di sé anche in versione liscia. Abbiamo preso ispirazione dalle passerelle e approfondito le diverse versioni dello shag cut più gettonate per questo autunno, che spopola tra saloni, moda e social, dove il messy glam domina reels e TikTok.
Shaggy 2.0: le versioni più richieste nell’autunno 2025
Secondo i professionisti, nei saloni sempre più clienti richiedono tagli scalati ma equilibrati, con frangia aperta e texture naturale, che non siano perfetti ma autentici e in grado di dare identità. Tra le versioni più popolari per il 2025 troviamo lo Shaggy corto con frangia a tendina e punte sfilate, ideale per un look rock ma femminile, la versione più serale e elegante, il Medium Shaggy, leggero intorno al viso, perfetto per chi cerca volume senza eccessive scalature, e il Long Shaggy Soft, pensato per chi ama le lunghezze e desidera un movimento fluido. I colori sfumati come il balayage valorizzano il taglio, creando profondità dalle radici e tridimensionalità e leggerezza alle punte. Il consiglio? Abbinare un colore soft e naturale a riflessi caldi o freddi, adatti al proprio sottotono.
Le scalature: il segreto dello shag
L’anima del taglio shag è nelle sue scalature, che alleggeriscono le lunghezze e donano movimento. Le frange possono essere piene e lunghe o mosse e a cuore, purché riescano sempre a incorniciare lo sguardo e dare personalità. L’effetto finale è sempre disinvolto e ribelle, sia che si scelga in versione più decisa o con una maggiore morbidezza sulle lunghezze.
Long shaggy soft, femminile e messy quanto basta
Leggermente mosso e ribelle, anche Emporio Armani ha scelto uno shag lungo per la sua passerella. Scomposto quanto basta, ricorda i tagli cult degli anni 70 e delle rocker del tempo.
Accompagnato da una frangia pari, il mosso ad arte anche nelle maxi lunghezze regala ariosità e femminilità. Qui la destrutturazione dello shag superiore incontra quella tipica di un Butterfly cut sulle lunghezze.
Qui il volume naturale è volutamente accentuato dalle scalature alle tempie, con un risultato messy chic e una capacità unica di incorniciare e dare profondità allo sguardo.
Shaggy riccio, il più cool
Lo shag va d’accordissimo con le capigliature mosse e ricce, perché sfrutta ed esalta la texture e il volume di partenza, alleggerendolo ad arte mentre si dà corpo e definizione. E questo vale sia per shag corti che lunghi.
Ricorda lo shag e le sue maxi scalature anche il taglio cortissimo visto con Moschino, dove si sacrificano le lunghezze per dare massima ariosità alla parte superiore.
Shag corto e liscio
Lo shag corto quest’anno pare proprio che si presenti in versione maxi frangia, spettinato e sfrangiato ma non troppo. È con Zimmermann che la modella Edie Campbell indossa alla perfezione un’evoluzione corta dello shag dove le schiariture esaltano l’anima frastagliata del taglio.
Ancora più deciso lo shag liscio e ultra biondo di Onitsuka Tiger che concentra tutto sulla lunghezza della frangia, annullando il volume inferiore ma restando nel range di questo stile.
Medium shag, ricci e lisci
Molto più classici e boyish quelli presentato da Anteprima e Miu Miu, con il movimento dei piccoli ciuffi ribelli che arrivano agli zigomi prolungando la capacità di incorniciare il volto e dare armonia ai lineamenti.
Arriviamo così alle lunghezze medie lisce e poco mosse, dove il movimento delle scalature viene esaltato da chiaro-scuri ad hoc.