Adagiata alle pendici del Monte Tino a 860 metri d’altitudine, è una delle principali cittadine della Marsica (Abruzzo) e presenta un borgo centrale storico davvero accogliente e ben tenuto. La città domina dall’alto la piana del Fucino e il suo territorio è in parte incluso nel Parco regionale naturale del Sirente-Velino.
La cittadina ha origini davvero antiche e nel corso dei secoli ha subito diverse dominazioni ed è appartenuta a famiglie come i Piccolomini e gli Sforza. Tuttavia questa località è particolarmente famosa per essere il luogo di nascita di Tommaso da Celano, uno dei primi discepoli di San Francesco d’Assisi, e perché Leonardo da Vinci, in seguito ad un viaggio in Abruzzo, avrebbe scelto di impiegare la carta prodotta con la celebre gualchiera di Celano per realizzare alcuni suoi disegni. Circondata dal gruppo montuoso del Sirente-Velino, Celano regala paesaggi mozzafiato e offre numerosi percorsi naturalistici per gli amanti delle escursioni e del trekking. Per quanto riguarda il centro della città, invece, nella parte più alta si trova il Castello di Celano che domina dall’alto l’interno borgo.
Cosa vedere nella cittadina abruzzese a partire dal suo borgo storico
Celano è una città che è riuscita a conservare l’impianto urbanistico tipico del medioevo. La città è caratterizzata da suggestivi vicoli che si snodano tra case antiche, chiese e palazzi signorili e conducono sino a Colle San Flaviano dove si trova Castello di Piccolomini. Camminando tra le strade del borgo si possono trovare diversi edifici che raccontano la storia di questo antico e suggestivo centro abruzzese, mentre fuori dal centro cittadino si sviluppano numerosi sentieri che portano alla scoperta del patrimonio naturalistico.
Castello Piccolomini
Il maestoso Castello Piccolomini sorge sul Colle di San Flaviano nella parte più alta della cittadina di Celano. Edificato nel 1392 dal Conte Pietro Berardi molto probabilmente sui resti di una preesistente fortificazione di legno voluta da Federico II di Svevia, il Castello di Celano ora si presenta come un connubio di elementi architettonici medioevali e rinascimentali. Costruito inizialmente a scopo difensivo, la fortezza fu poi trasformata in una residenza nobiliare. Attualmente possiamo ammirare mura di cinta con 11 torri “a scudo” e 5 torrette semi-cilindriche. All’interno un ponte levatoio permette di superare un fossato e di accedere al Castello, un edificio a pianta rettangolare con quattro torri quadrate agli angoli. L’edificio si sviluppa su tre livelli e affaccia su un cortile dove si trova un pozzo adibito alla raccolta delle acque piovane. Nel 1915, purtroppo, il maniero è stato seriamente danneggiato dal terremoto della Marsica e solo nel 1938 il castello è passato sotto la proprietà dello Stato Italiano che ne ha curato i lavori di ristrutturazione. All’interno del casello ora si trova anche la sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica e la Collezione Torlonia di Antichità del Fucino.
Chiesa di San Giovanni Battista
La Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è stata interamente ricostruita nel XIII secolo in seguito alle distruzione del paese operata da Federico II di Svevia nel 1223. La facciata esterna è molto semplice e fatta di pietra locale tagliata in conci squadrati. Il portale è decorato con una lunetta in cui sono presenti la Madonna con il Bambino tra San Giovanni Evangelista e papa Bonifacio IV, che era originario della Marsica. L’interno presenta una pianta a tre navate ed è decorato da numerosi stemmi di famiglie nobili di Celano e, nella navata laterale destra, da pregiati affreschi risalenti al Quattrocento. Di grande pregio anche il coro ligneo del XVIII secolo e il fonte battesimale in legno dorato risalente al Cinquecento, mentre sotto l’altare maggiore sono conservate le urne dei Santi Martiri di Celano, Simplicio, Costanzo e Vittoriano.
Santa Maria in Valleverde e Madonna delle Grazie, altre due chiese che meritano una visita
La Chiesa di Santa Maria in Valleverde risale al 1508 e presenta al suo interno un’unica navata e importanti opere, come il coro ligneo del Cinquecento. Sul lato destro sono presenti due grandi pale d’altare mentre su quello sinistro tre cappelle ornate di pregevoli affreschi della Vergine realizzati da Paolo Zoppo nel 1558. All’altezza del presbiterio una scala porta nella sottostante “cripta del Paradiso” che ha la forma poligonale ed è decorata da splendidi affreschi del XVI secolo. Adiacente alla chiesa si trova il convento francescano con un chiostro risalente al XV secolo e un loggiato ad archi e pareti decorate da pitture a lunetta. All’interno del convento è possibile visitare la ricca Biblioteca di Santa Maria e un museo di opere sacre.
La Chiesa Madonna delle Grazie, nota in passato come Chiesa di San Giovanni Capodacqua, risale all’XI secolo, ed è stato l’unico edificio religioso ad essere risparmiato durante la devastazione della città ad opera dall’imperatore Federico II. Sottoposta a diversi lavori di rifacimento la chiesa è caratterizzata all’interno da tre navate divise da possenti colonne e presenta un altare ligneo del Cinquecento, mentre la facciata è a capanna con un elegante decorazione scultorea sull’architrave del portale principale. Sotto il pavimento della chiesa sono stati rinvenuti i resti di un’area cimiteriale utilizzata fino al 1932.
Le Foci e le Gole di Celano, uno dei canyon più belli d’Italia
Note più semplicemente come “gole di Celano”, si trovano tra i Comuni di Celano, Aielli ed Ovindoli all’interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. Scavate per più di quattro chilometri dal torrente Rio La Foce, le gole hanno pareti rocciose che possono presentare anche strettoie di circa 3 metri e nei punti più alti raggiungono quasi i 200 metri di altezza. All’interno delle gole sono presenti due tipi di percorsi. La parte bassa è adatta a tutti coloro che amano le escursioni, mentre la parte più alta è sicuramente riservata agli esperti di canyoning. Oltre agli splendidi paesaggi naturali presso le gole di Celano è possibile incrociare anche diverse specie animali, come il grifone reale, il gufo reale, il falco pellegrino e anche qualche cinghiale.
L’itinerario trekking nelle Gole, un percorso che vi lascerà a bocca aperta
Uno dei sentieri più spettacolari ed emozionanti da percorrere in Abruzzo, le Gole di Celano, considerate fra i luoghi naturali più interessanti non solo del nostro paese ma anche d’Europa. Un luogo ideale per un trekking affascinante, immersi in un ambiente insolito e impressionante, risalendo un profondo canyon con alte pareti a strapiombo, che nella sua parte più caratteristica, raggiungono quasi 200 m di altezza per soli 3 m di larghezza.
Dopo aver attraversato le gole, arriverete alla “Fonte degli Innamorati”, dove potrete ammirare l’acqua che scende giù seguendo il profilo della roccia. Qui vi fermerete per una pausa prima di proseguire verso i ruderi del monastero celestiniano di San Marco alle Foci, uno dei più antichi d’Abruzzo. Al ritorno seguirete lo stesso sentiero dell’andata rivivendo la meraviglia delle gole anche in discesa.