Nel cuore della Val d’Orcia, nel bel mezzo della campagna toscana, si nasconde un piccolo borgo di sole 2500 persone, circondato da bellezze naturali e caratterizzato da un centro storico ricco di attrazioni. Questo borgo situato in provincia di Siena, è un gioiellino della Toscana ogni anno visitato da moltissimi visitatori provenienti da ogni parte del mondo, attratti sicuramente dagli scorci mozzafiato che lo dominano, con cieli azzurri, strade sinuose e casette in pietra.
Questo borgo nella Val d’Orcia è una chicca tutta da scoprire
Stiamo parlando del bellissimo borgo di San Quirico, che incanta per la sua atmosfera autentica e raccolta. Passeggiare tra le sue strade strette è come fare un tuffo nel passato, scandito dai ritmi lenti della vita di un tempo. Qui il tempo sembra scorrere lentamente, le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione e la cultura gastronomica ha un peso importante. Insomma, San Quirico è una chicca da visitare almeno una volta nella vita. Ma scendiamo nei dettagli…
Le attrazioni nel centro storico da non perdere
San Quirico è una chicca dal fascino senza tempo, ricca di attrazioni meravigliose che portano i visitatori a fare un vero tuffo nel passato. Il suo centro storico è piccolo e pedonale, ma nonostante ciò racchiude tutto il fascino dei classici paesini toscani, complici le case in pietra, le stradine lastricate e le finestre fiorite. Per andare alla scoperta degli angoli più nascosti del borgo, prendetevi del tempo per fare una lunga passeggiata tra le sue viette, su cui si affacciano case antiche che raccontano anni di storia. Le arterie principali di San Quirico sono Via Dante Alighieri e Via Poliziano, ricche di ristoranti, negozi e strutture ricettive. Sempre nel centro storico, troverete gli Horti Leonini, un giardino all’italiana del XVI secolo, patrimonio della comunità di San Quirico, aperto tutti i giorni e visitabile gratuitamente.
Questo splendido angolo di paradiso terrestre è diviso in due zone: una inferiore, chiusa da mura e organizzata secondo un disegno geometrico con aiuole triangolari, e una superiore molto più libera, da cui si può godere di una vista mozzafiato. Il periodo migliore per visitare gli Horti è d’estate, poiché il parco ospita installazioni d’arte contemporanea, dalla bellezza indiscussa. Un’altra attrazione da non perdere all’interno del borgo è la Pieve dei Santi Quirico e Giulitta, conosciuta anche come collegiata di San Quirico. Questa chiesa, nel corso del tempo modificata e arricchita, è un vero capolavoro, complice la facciata in pietra chiara e i tre portali, ognuno con un’eleganza diversa. Molto bello anche l’interno, con una navata unica a croce latina, decorata con dipinti e opere d’arte. L’ultima cosa da vedere a San Quirico è la Cappella della Madonna di Vitaleta, poco fuori il borgo ma davvero speciale: raggiungibile a piedi attraverso un breve tratto sterrato, questa chiesetta è un gioiello rinascimentale immerso nel verde, incastonato in un paesaggio decisamente suggestivo.
I Cipressi di San Quirico, una bellezza dal fascino mozzafiato
San Quirico non è solo edifici antichi e chiese suggestive ma anche natura incontaminata. Simbolo del borgo, i Cipressi che si ergono su una collinetta nella località I Triboli, delle bellissime opere naturali che lasciano senza fiato tutti i visitatori. Sebbene all’apparenza possano sembra solo alberi, la loro posizione molto armoniosa li rende ancora più speciali, considerato da molti un vero museo a cielo aperto. Non a caso, i Cipressi è uno dei luoghi più fotografati della Val d’Orcia, presente su souvenir e cartoline. Ritagliatevi qualche minuto del vostro tempo a disposizione per ammirare questo scorcio suggestivo, un quadro dipinto da madre natura.
I piatti tipici tradizionali da provare assolutamente
Situata nel cuore della Toscana, questo incantevole borgo è celebre anche per la sua tradizione enogastronomica, fatta di sapori autentici che deliziano il palato. Tra i piatti più gustosi da non perdere, spiccano sicuramente i Pici all’aglione, una pasta fresca fatta a mano, preparata con farina e acqua e condita con l’aglione, un sugo a base di aglio, pomodoro e olio extravergine d’oliva. Molto buona anche la Zuppa di pane, una pietanza povera ma saporita, a base di pane raffermo, verdure di stagione, fagioli e olio d’oliva. Da provare poi il Cinghiale in umido e la ribollita, una zuppa di pane, cavolo nero, fagioli e verdure che viene “ribollita” il giorno dopo per diventare ancora più gustosa. E per concludere, i crostini toscani (fette di pane tostato condite con fegatini di pollo, acciughe, capperi e vino) e gli iconici cantucci imbevuti nel Vin Santo, una vera coccola per il palato.