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Questo borgo a due passi da Roma è una gemma di rara bellezza

Questo borgo a due passi da Roma è una gemma di rara bellezza
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Questo bellissimo borgo in provincia di Viterbo è una chicca tutta da scoprire. Ecco perché…


A due passi da Roma, nella periferia laziale, si nasconde un bellissimo borgo dal fascino indiscusso, una vera perla turistica del centro Italia nonché concreta testimonianza della civiltà etrusca. Situato nella provincia di Viterbo e celebre per il suo straordinario patrimonio etrusco, questo bellissimo borgo- anticamente chiamato Tarchna- fu una delle più potenti città della dodecapoli etrusca e un importante centro culturale e commerciale. Nonostante il passare degli anni, questo piccolo comune continua a riscuotere un successo straordinario, complice la sua vicinanza alla Necropoli dei Monterozzi, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Questo Borgo laziale è un sogno ad occhi aperti: tutte le attrazioni da non perdere…

Di quale borgo stiamo parlando? Di Tarquinia, un luogo dove storia e natura si incontrano, dando vita ad un dialogo unico e inimitabile. A rendere questo piccolo comune tanto speciale infatti, è la sua posizione strategica a due passi dal mare, il che la rende una meta molto comune in Estate, grazie alle sue lunghe spiagge e al mare che le bagna. Non manca all’appello una forte tradizione agricola e gastronomica, con prodotti tipici come l’olio extravergine e il vino. Insomma, Tarquinia è il perfetto mix di cultura, arte e paesaggio, rappresentando così la meta ideale per staccare la spina e godersi qualche giorno di puro relax. Scopriamo insieme tutte le attrazioni da non perdere…

La necropoli etrusca dei Monterozzi, bellissima testimonianza del passato

Partiamo subito dall’attrazione più importante di Tarquinia: la Necropoli etrusca di Monterozzi, situata a circa 1 km fuori dal borgo. Celebre per le sue 6000 tombe, anche se solo 22 sono visitabili, è un luogo ricco di fascino e storia, che lascia tutti i visitatori a bocca aperta. Da dove deriva il nome di Monterozzi? Dalle caratteristiche collinette al di sotto delle quali sono scavate le tombe etrusche, Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2004. Quasi tutte le tombe visitabili sono decorate con affreschi vivaci e ben conservati, con scene di carattere magico e religioso, dai colori particolarmente intensi. Tra le tombe da non perdere, spiccano quelle della Caccia e della Pesca, delle Leonesse e dei Leopardi.

Il Museo Archeologico Nazionale Etrusco, per conoscere la Tarquinia etrusca e romana

Andando avanti, troviamo il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, ospitato nel Palazzo Vitelleschi del 1400. Passeggiare tra i corridoi di questo museo vuol dire fare un tuffo nel passato e approfondire la conoscenza della Tarquinia etrusca e romana. Qui si trova una vasta collezione di reperti archeologici provenienti principalmente dalla Necropoli di Monterozzi, tra cui sarcofagi in pietra, ceramiche dipinte, gioielli preziosi, manufatti in bronzo e alcune tombe dalla Necropoli di Monterozzi. Al pianterreno invece, è possibile ammirare il sarcofago del Sacerdote, con le spoglie di Laris, il capostipite della famiglia dei Partunu. Una delle attrazioni principali? La scultura dei Cavalli Alati, che un tempo decorava il Tempio dell’Ara della Regina.

Piazza Matteotti, al centro del borgo

Molto suggestiva Piazza Matteotti, situata al centro del borgo e dominata dal Palazzo Comunale, un edificio romanico risalente al XIII secolo, con una facciata rimaneggiata in epoca barocca. Al centro della piazza invece, si trova la fontana monumentale costruita tra il 1723 e il 1725 per celebrare l’arrivo dell’acqua portata dal nuovo acquedotto. Questa meravigliosa fontana, opera di Barigioni, è composta da una vasca circolare in marmo con quattro alzate decorate da mascheroni barbuti, dai quali sgorgano getti d’acqua. 

Le chiese di San Pancrazio e San Martino, due bellissimi edifici religiosi

Se siete in visita a Tarquinia, non potete assolutamente perdervi le chiese di San Pancrazio e San Martino. La prima, probabilmente costruita nel 1200, oggi è un auditorium sede di eventi culturali come mostre, conferenze, concerti; la seconda invece, è la chiesa più antica di Tarquinia, con l’interno suddiviso in tre navate da coppie di pilastri e arricchita da un affresco del secolo XV raffigurante S. Anna e la Vergine col Bambino.

La Chiesa e il Convento di San Francesco, tappa fissa

Non può mancare all’appello una visita alla Chiesa e al Convento di San Francesco. Secondo la leggenda, la chiesa fu edificata tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, nello stesso luogo dove San Francesco face un miracolo salvando alcuni bambini di un antico oratorio dedicato alla Trinità. La chiesa è il mix perfetto tra stile romanico e gotico, con all’interno 5 cappelle realizzate tra il XV e XVI secolo. Il convento invece, ospita i frati dell’Immacolata.

La Chiesa di Santa Maria di Castello, un viaggio nel passato

E infine, l’ultimo edificio religioso da non perdere: la Chiesa di Santa Maria di Castello, sulla valle del fiume Marta. Considerato uno degli esempi più belli dell’architettura romanica nel Lazio, sorge in una posizione rialzata, ovvero in un borgo fortificato a cui si accede da una porta difesa da una torre. L’interno invece è semplice e austero con colonne e archi tipici dello stile romanico, oltre a un prezioso ciclo di affreschi medievali. A colpire l’attenzione, il pavimento con mosaici geometrici e la fonte battesimale di forma ottagonale. Lateralmente la chiesa, si trova la torre di Santa Maria in Castello, la più alta di tutta la città.