Nel cuore della Provenza, nel Parco Naturale Regionale delle Alpilles, si nasconde un piccolo villaggio di rara bellezza, una vera perla della Francia da visitare almeno una volta nella vita. Ufficialmente inserito nella lista dei Borghi più Belli di Francia e arroccato su uno sperone roccioso, questo villaggio è dominato da una storica fortezza oggigiorno in rovina, simbolo locale nonché chiara testimonianza del passato importante di questo meraviglioso luogo. Come si arriva in questo splendido borgo? Partendo da Saint-Remy e percorrendo una stradina tortuosa in mezzo alla macchia mediterranea… dopo qualche chilometro, vi apparirà davanti in tutto il suo fascino.
- Questo villaggio nel cuore della Provenza è un sogno ad occhi aperti: ecco le attrazioni da non perdere…
- Castello di Les Baux-de-Provence, simbolo del villaggio
- Carrières de Lumières, dalle cave dal fascino senza tempo
- Chiesa di Saint Vincent, in stile romanico
- Museum of Santon, per scoprire il lavoro meticoloso degli artigiani
- Yves Brayer Museum, un omaggio ad una personalità illustre
- Cappella dei Penitenti Bianchi, tappa fissa per i turisti
- Fondation Louis Jou, dedicata ad un artista di fama internazionale
- Pavilion Queen Jeanne, di rara bellezza
Questo villaggio nel cuore della Provenza è un sogno ad occhi aperti: ecco le attrazioni da non perdere…
Il villaggio di cui stiamo parlando è Les Baux-de-Provence, dal patrimonio architettonico molto ricco con ben 22 monumenti storici. Il tempo qui sembra essersi fermato: la vita scorre lenta, ogni pietra racconta di vicende passate e gli scorci mozzafiato trasmettono un incredibile senso di pace. Insomma, passeggiare per le sue strette vie è come fare un tuffo nel passato, un viaggio memorabile alla scoperta della vera essenza della Provenza. Ma scendiamo più nei dettagli e scopriamo insieme quali sono le attrazioni più importanti da non perdere a Les Baux-de-Provence…
Castello di Les Baux-de-Provence, simbolo del villaggio
Partiamo subito da una delle attrazioni più importanti, nonché simbolo indiscusso del villaggio: il Castello, o forse sarebbe meglio dire le sue rovine. Optando per un’audioguida e pannelli esplicativi, è possibile andare alla scoperta dei resti della fortezza in totale autonomia, osservando il mastio ancora oggi ben protetto, le case troglodite, la colombaia, la cappella del castello, il mulino a vento e persino la torre saracena. Prendetevi del tempo anche per ammirare il panorama circostante sulle Alpilles e sui paesaggi della Provenza fino al mare, decisamente mozzafiato.
Carrières de Lumières, dalle cave dal fascino senza tempo
Imperdibile poi i Carrières de Lumières, delle cave di calcare dal fascino seducente situate leggermente fuori il borgo, dove all’interno potrete assistere a mostre entusiasmanti e sempre diverse. Utilizzate inizialmente per la costruzione della città di Les Baux e del suo castello, queste cave nel 1935 chiusero per mancanza di redditività, fino a quando negli anni ’60, hanno ritrovato una nuova funzione grazie al visionario Jean Cocteau, che ha deciso di utilizzarle come ambientazione nel suo film Le Testament d’Orphée. A partire dal 1977 ebbero inizio i primi spettacoli audiovisivi, utilizzando le pareti alte 14 metri e un’area di 7000 metri quadrati, all’interno della quale vennero installati 100 videoproiettori e oltre 27 altoparlanti. Tra le rappresentazioni più importanti, ricordiamo i grandi capolavori della storia dell’arte e di artisti di fama mondiale come Monet, Leonardo da Vinci, Klimt, Chagall, Van Gogh, Picasso o Dalì.
Chiesa di Saint Vincent, in stile romanico
Andate poi alla scoperta della Chiesa di Saint Vincent, costruita tra il XII e il XVI secolo, la chiesa parrocchiale del villaggio di Les Baux-de-Provence. Celebre per il suo stile romanico, è molto suggestiva poiché scavata nella roccia! Esplorando il suo interno, rimarrete totalmente affascinate dalle moderne vetrate di Max Ingrand, donate dal principe Ranieri III di Monaco alla città.
Museum of Santon, per scoprire il lavoro meticoloso degli artigiani
Molto suggestivo anche il Museum of Santon, che riunisce collezioni di santon (piccole statuine simbolo della Provenza) dal XVII secolo ai giorni nostri. Si tratta di un incantevole universo in miniatura, popolato da circa 400 santons che compongono i presepi locali. Questa è l’occasione perfetta per scoprire il lavoro meticoloso degli artigiani, che hanno riprodotto scene decisamente realistiche.
Yves Brayer Museum, un omaggio ad una personalità illustre
Un’altra attrazione da non perdere è l’Yves Brayer Museum, risalente al XVI secolo, un palazzo che un tempo apparteneva ad una delle famiglie nobili più prestigiose della Provenza. Al giorno d’oggi, qui si trova un museo dedicato a Yves Brayer, pittore, illustratore e scenografo francese che ha decorato in particolare la cappella dei Penitenti Bianchi. Questo museo ospita centinaia di dipinti e disegni dell’artista, realizzati tra il 1991 e il 1997. Da non perdere le opere al piano terra, tra cui affreschi del XVII secolo e le sue bifore.
Cappella dei Penitenti Bianchi, tappa fissa per i turisti
Se siete in visita a Les Baux-de-Provence, dovete assolutamente visitare la Cappella dei Penitenti Bianchi, situata sul ciglio della rupe che domina il Vallon de la Fontaine. Costruito nel XVII secolo dalla Confraternita dei Penitenti Bianchi, questo edificio religioso è stato rilevato dalle Confraternite della Linguadoca. A colpire l’attenzione è il suo interno, dove si trova un sublime affresco di Yves Brayer del 1974.
Fondation Louis Jou, dedicata ad un artista di fama internazionale
Uno degli artisti più famosi della città? Louis Jou, maestro tipografo, incisore, stampatore e talentuoso editore. A lui si può attribuire l’hotel rinascimentale Jean de Brion, meravigliosamente restaurato da questo artista di talento. Questa fondazione culturale conserva e valorizza l’opera di Louis Jou, in particolare i suoi lavori di tipografia artistica, incisione e editoria artigianale. Inoltre, ospita antiche presse da stampa, caratteri mobili, e opere editoriali d’arte realizzate da Jou secondo le tecniche tradizionali e organizza mostre temporanee, eventi culturali e attività didattiche. Una visita qui è d’obbligo!
Pavilion Queen Jeanne, di rara bellezza
L’ultima attrazione da non perdere è Pavilion Queen Jeanne, un elegante padiglione angolare in stile rinascimentale situato nel Vallon de la Fontaine, vicino all’antico lavatoio. Costruito da Jeanne de Quiqueran, moglie di Honoré des Martins, barone des Baux dal 1568 al 1581, questo edificio un tempo ornava un giardino appartenente alla famiglia Baux.