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Da Pontremoli a Malgrate: 5 borghi della Lunigiana che vi riempiranno gli occhi

Da Pontremoli a Malgrate: 5 borghi della Lunigiana che vi riempiranno gli occhi
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In Lunigiana, là dove la Toscana incontra la Liguria e l’Emilia, possiamo esplorare i tantissimi borghi medievali, circondati dallo splendido paesaggio delle Alpi Apuane e dagli Appennini settentrionali. Ne abbiamo scelti 5 da quelli più famosi a quelli meno noti, in grado di farvi sognare tra storia, arte e memoria


La Lunigiana, nella toscana settentrionale, è un’area ricchissima di storia, con testimonianze preistoriche come le misteriose statue stele, punteggiata dal medioevo da castelli difensivi che hanno visto passare cavalieri, poeti e artisti, tra cui lo stesso Dante Alighieri, in un luogo naturale affascinante, dove la natura selvaggia e la storia plurimillenaria si incontrano. Con le Alpi Apuane sullo sfondo, la Lunigiana è un territorio collinare e montuoso, caratterizzato da panorami affascinanti su valli verdi, fiumi e torrenti.

Borghi della Lunigiana: un tuffo tra passato e presente

La sua posizione strategica tra la Toscana, la Liguria e l’Emilia-Romagna ha reso la Lunigiana, da sempre, un crocevia di culture e tradizioni. I suoi tanti castelli medievali, come il Castello del Piagnaro a Pontremoli, il Castello Malaspina a Fosdinovo, il Castello di Malgrate e tanti altri, le stradine acciottolate e gli stessi agglomerati urbani mantengono vive le tracce del passato, come se non fossero passati secoli o millenni di storia ma i cavalieri avessero da poco lasciato queste vie e i signori i loro feudi. Vediamo i 5 borghi che non potete perdervi se vi trovate a visitare questa bellissima zona!

Pontremoli, la porta d’accesso alla Lunigiana

Lungo la Via Francigena, antica strada che collegava l’Inghilterra (Canterbury) a Roma, si trova la piccola Pontremoli. Siamo a cavallo tra l’Appennino Ligure e l’Appennino Tosco-Emiliano, in una zona poco battuta dal turismo di massa, ma sicuramente in grado di dare enormi soddisfazioni a chi decide di trascorrerci qualche giorno. Pontremoli, per motivi di dimensioni e infrastrutture, è una delle principali porte d’ingresso al territorio della Lunigiana, coincidente con il bacino del fiume Magra, che scorre tra le province di Massa-Carrara e La Spezia. Pontremoli è una splendida cittadina dalla storia antica, che nel Seicento visse un momento di altissimo splendore. Ecco quindi che qui si fondono architetture barocche con costruzioni medievali pregresse. Uno dei simboli di Pontremoli è il Castello del Piagnaro, una imponente fortezza che domina il borgo dall’alto di una collina. Le origini di questo castello risalgono all’XI secolo e offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sul paesaggio circostante. Al suo interno ospita il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, che conserva il più importante nucleo esistente di statue stele ritrovate nella Lunigiana, soprattutto risalenti all’età del bronzo (2800-2300 a.C.). Il duomo di Pontremoli, ufficialmente concattedrale di Santa Maria Assunta, fu costruito nel 1600 in stile barocco.

La maestosa villa Dosi Delfini è un vero e proprio vanto di Pontremoli. Residenza privata, tuttora abitata dalla famiglia Dosi Delfini, è visitabile con visite guidate prenotabili direttamente dal sito web della villa, oltre ad essere prenotabile per eventi privati come meeting, eventi e matrimoni. La villa è nota per essere uno dei capolavori del barocco pontremolese, con interni sontuosamente arredati, ed è corredata anche da un grande giardino fatto di alberi secolari, notevoli sculture e terrazzamenti.

Fosdinovo, dominato dall’imponente Castello malaspina

Tra i principali e più celebri borghi della Val di Magra, Fosdinovo, con il suo impianto medievale perfettamente riconoscibile, è un luogo ricco di suggestioni. Fu capitale di un marchesato costituito nel 1355 ed estintosi nel 1797, sempre governato dai Malaspina che risiedevano nello scenografico Castello Malaspina, sicuramente il gioiello più splendente di Fosdinovo, struttura maestosa che domina il paesaggio circostante, visitabile. Fosdinovo I più antichi signori di Fosdinovo non dovevano possedere che case-forti per ciascuna famiglia con una torre di difesa comune situata forse nel luogo medesimo dove poi sorse il castello. La costruzione nella sua forma attuale viene attribuita a Spinetta Malaspina il Grande e a suo nipote Galeotto. Maestoso e complesso, il castello ha una base all’incirca quadrangolare con cortile centrale e oggi è un museo, un centro culturale e un b&b. Agli angoli si elevano quattro torri unite fra loro, nella parte piu antica, da camminamenti di ronda e merlature. Il materiale di costruzione è laterizio frammisto a pezzi di macigno e pietre molto dure dette “sassi rospari”. Sicuramente era dotato anticamente anche di un ponte levatoio prima dell’odierna porta d’ingresso, a lato della quale si può vedere la feritoia del posto di guardia. Sopra la porta vi è un bassorilievo di marmo che rappresenta un cane seduto sulle zampe posteriori e che tiene lo Spino Fiorito in bocca: gli emblemi di Spinetta Malaspina e di Cangrande della Scala, uniti da parentela e amicizia.

Da vedere poi la chiesa di San Remigio e l’Oratorio dei Bianchi, che si distingue per la sua straordinaria facciata rinascimentale interamente realizzata in marmo. La storia di Fosdinovo si fa strada attraverso i secoli, anche se è il periodo medievale che conferisce al borgo il suo carattere distintivo. Le case in pietra dai colori caldi, gli archi pittoreschi e le piazzette tranquille rappresentano un viaggio visivo nel passato.

Bagnone, un borgo abitato ininterrottamente dal X secolo

Le persone abitano nel territorio di Bagnone sin dall’età della pietra: il ritrovamento di una Statua Stele a Treschietto ne è la prova. Bagnone è una perla medievale che incanta i visitatori con il suo fascino senza tempo. Sorge su un monte vicino al torrente Bagnone, e si divide in due parti: Gutula, la parte più alta, abbarbicata attorno al castello, caratterizzata da stradine ripide e vicoli tortuosi, e Borgo, la parte bassa che si sviluppa lungo le sponde del torrente. Il territorio fu abitato fin dall’età della pietra, ma è soprattutto l’epoca medievale che l’ha modellato, con case in pietra e archi suggestivi, fino al maestoso castello. Il Borgo è caratterizzato dalle cascatelle che scorrono sulla parte destra del paese, formatesi nella roccia dallo scorrere del Torrente Bagnone che dà il nome al borgo. La torre circolare posta in questa zona del borgo serviva per il controllare la viabilità della vallata ed era in collegamento con le altre torri simili: Malgrate, Groppoli e Mulazzo.

Filetto, il più “medievale” dei borghi medievali!

Filetto è forse il borgo della Lunigiana che meglio ha mantenuto il suo aspetto medievale, tanto che qui spesso si svolgono rievocazioni storiche. Poco distante da Villafranca, nasce come villaggio fortificato in difesa dagli attacchi dei longobardi, all’incirca tra il VI e il VII secolo. Il nome infatti, come quello della vicina Filattiera, deriva dal greco filaktérion, ovvero “luogo fortificato”. Le due porte monumentali attraverso le quali si accede a Filetto sono in grado di catapultare il viaggiatore in un’atmosfera unica: si visitano la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, il Palazzo dei Marchesi Ariberti, il Convento dei Frati Ospitalieri e, poco fuori dal borgo, la Selva di Filetto, magico e misterioso luogo degli antichi rituali dei Liguri Apuani, la popolazione che abitò queste terre prima che venissero focalizzate dai romani. La Selva, luogo di ritrovamento di numerose statue stele che attestano la sua importanza culturale per gli antichi lunigianesi, è oggi un parco ben tenuto dove potrete godere di un clima di relax unico.

Malgrate e il castello con la sua torre di oltre 25 metri

Il castello di Malgrate, con la sua alta e slanciata torre circolare, è uno dei più belli e riconoscibili della Lunigiana. Il borgo si trova ai piedi del castello. Malgrate venne fondata nel Trecento dai Malaspina, e già nel 1351 veniva costituito il feudo di Malgrate, dal quale dipendeva anche Filetto. Le strade tortuose e le case colorate di Malgrate, borgo caratterizzato da due nuclei principali (uno medievale e uno secentesco), assieme al suo castello contribuiscono a creare un’atmosfera unica. Qui come in altri borghi si incontrano tempi e stili diversi, come barocco e medievale. Parte del Comune di Villafranca, il paese venne fondato dal marchese Nicolò Malaspina durante i primi decenni del XIV secolo, quando venne costruito il suo antico castello. Quest’ultimo ha come caratteristica principale una torre cilindrica alta quasi 25 metri che serviva come torre di controllo della vallata ed era in collegamento con quella del Castello di Bagnone.