Per tutti è la “Piccola Bologna”, un Borgo incantevole tra i più belli d’Italia!
Un piccolo borgo che può essere considerato il fratello minore di Bologna. Se non ne avevate mai sentito parlare ecco come e dove trovarlo...
Una riduzione in scala di Bologna è quello che state cercando per programmare il vostro prossimo viaggio. Allora oggi abbiamo una vera e propria chicca tutta per voi. Uno dei più incantevoli borghi d’Italia, infatti, che è proprio famoso per essere “la piccola Bologna”. Ne avete mai sentito parlare? La rossa, quindi, ha davvero un borgo fratello minore? E come mai gli somiglia così tanto? Ecco tutti i segreti per scoprirlo…
Pieve di Cento, un gioiello della pianura emiliana
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Pieve di Cento è un affascinante borgo situato nella pianura emiliana. Il borgo, con i suoi poco più di settemila abitanti, ha mantenuto un perfetto equilibrio tra il suo patrimonio storico-artistico e la vivacità di una comunità attiva e dinamica. I portici sono uno degli elementi più caratteristici del paese, lunghi quasi due chilometri, e rappresentano uno degli esempi meglio conservati di questa tipica struttura emiliana. La caratteristica struttura dei portici è quella che determina anche la vicinanza, a livello stretto di somiglianza, con la sorella maggiore, Bologna. Ma ovviamente Pieve di Cento non è solo la somiglianza con Bologna, è anche un delizioso borgo, tra i più belli d’Italia, famoso per le sue ricchezze e bellezze…
Cosa fare e vedere a Pieve di Cento
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La Piazza Andrea Costa, il cuore del borgo, è il punto di partenza ideale per esplorare Pieve di Cento. Qui si affacciano alcuni degli edifici più significativi, come la Collegiata di Santa Maria Maggiore, una chiesa imponente e ricca di opere d’arte, tra cui dipinti del Guercino, pittore di fama internazionale nato nella vicina Cento. La chiesa è un esempio perfetto dell’arte sacra locale e testimonia il profondo legame della comunità con la religione. Poco distante si trova il Teatro Alice Zeppilli, che rappresenta uno degli esempi più raffinati di teatro all’italiana, intimo e accogliente, ancora oggi utilizzato per spettacoli e concerti. Se siete appassionati di arte, poi, non potete perdervi il Museo delle Storie di Pieve, ospitato all’interno dell’antica Rocca. Questo museo racconta la storia del borgo attraverso documenti, fotografie e oggetti che testimoniano la vita quotidiana dei suoi abitanti nel corso dei secoli, con un’attenzione particolare al periodo medievale e al Rinascimento. Pieve di Cento è famosa anche per la sua tradizione musicale, legata in particolare alla Banda musicale, una delle più antiche d’Italia, che ha giocato un ruolo fondamentale nella vita culturale e sociale del borgo. Anche la Scuola di Liuteria è un altro vanto locale, poiché qui vengono formati giovani liutai che imparano l’arte della costruzione di strumenti ad arco, un’attività che ha radici profonde nella tradizione emiliana. Questo legame con la musica si respira in ogni angolo del borgo, che ospita regolarmente eventi e concerti di grande qualità.
Perché la chiamano la Piccola Bologna?
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Pieve di Cento viene chiamata “la piccola Bologna” principalmente, come abbiamo detto, per la presenza dei suoi caratteristici portici, che richiamano quelli del capoluogo emiliano, uno degli elementi più distintivi dell’architettura bolognese. I portici di Pieve di Cento, che si estendono per quasi due chilometri lungo le strade del centro storico, offrono lo stesso senso di accoglienza e protezione che si ritrova passeggiando per Bologna. Come nel capoluogo, i portici di Pieve hanno una duplice funzione pratica e sociale: da un lato riparano i pedoni dal sole, dalla pioggia o dalla neve, dall’altro sono luoghi di incontro, di scambio e di vita quotidiana. Questo dettaglio urbanistico rende Pieve di Cento un piccolo riflesso di Bologna, creando un legame immediato e riconoscibile tra i due luoghi. Oltre ai portici, Pieve di Cento condivide con Bologna una vivace tradizione culturale e artistica. Nonostante le dimensioni ridotte, il borgo ha una storia altrettanto ricca di produzioni artistiche, musicali e teatrali proprio come la grande città universitaria. Ovviamente a fare “la voce grossa” in termini di somiglianza tra Bologna e Pieve di Cento, c’è di sicuro l’atmosfera conviviale e calorosa che si respira tra le strade del borgo e che ricorda quella tipica di Bologna. Questo senso di comunità, così radicato e vissuto negli spazi pubblici, è un altro aspetto che lega i due luoghi. Per concludere, non ultima in ordine di importanza, la cultura culinaria, che con le trattorie tipiche del borgo ricalca la storia e le tradizioni di Bologna in modo assolutamente preciso, regalando un’esperienza enogastronomica super appagante!