Nel bellissimo panorama delle colline piemontesi, tra le Langhe e il Roero, Cuneo è una bella città adatta a weekend rilassante all’insegna della cultura e del gusto. Fondata nel 1198, è una città salotto, caratterizzata da un clima di accoglienza e ospitalità. Sulle strade principali della città, portici, chiese antiche e vie signorili ci accompagnano in un’atmosfera sofisticata e d’altri tempi.
Cosa vedere a Cuneo e dintorni
Suggestiva Piazza Galimberti, che per le sue dimensioni colpisce chi la vede per la prima volta, che sovrasta per dimensioni un centro storico relativamente piccolo, corrispondente alla città fortificata del XII secolo. Intitolata all’eroe della Resistenza Duccio Galimberti, questa piazza è il salotto pubblico di Cuneo, sia per la posizione centrale, che per le sue dimensioni, 24.000 metri quadrati, che ne fa una delle più grandi d’Italia. Gli edifici che la circondano sono prevalentemente in stile neoclassico, con terrazzi e decori di stile greco-romano.
La Cattedrale di Santa Maria del Bosco, edificata nel XIX secolo su i resti di una chiesa presistente del 1400, di cui resta una bella fonte battesimale, ha uno stile barocco con varianti neoclassiche. Maestosa la cupola, ristrutturata nel 1835 e affrescata dal Toselli, e la pala d’altare raffigurante Maria Vergine in trono con bambino tra santi del 1600.
Il Palazzo della Torre è uno dei monumenti più interessanti di Cuneo, risalente ai primi anni del 1200. Sormontato dalla bellissima Torre Civica, si trova in pieno centro storico e pare venne costruita dopo il trattato di pace stipulato tra Cuneo e Mondovì, il 15 giugno 1317. Alta 52 metri, dalla cima della cella campanaria si gode di un bellissimo panorama sulla città e l’area circostante.
Il Complesso Monumentale di San Francesco è un Monumento nazionale che comprende un ex convento e una chiesa, risale al XIII secolo. All’interno della chiesa e del convento sono visibili, protetti da apposite vetrate, resti più antichi frutto di scavi archeologici operati negli ultimi anni. In una sezione dell’edificio ha sede il Museo Civico, con testimonianze che raccontano la storia del territorio dalla preistoria all’età moderna.
Il Castello medievale, nato per scopi difensivi e militari nel 1100 d.C., venne trasformato in residenza signorile intorno al 1400. Dopo decenni di abbandono, grazie al FAI sono stati avviati i lavori di recupero e restauro che hanno riportato il complesso alla sua condizione originaria. Bellissimi i cicli pittorici presenti nelle varie sale ad opera di artisti del quattrocento e del cinquecento.
Nei dintorni: il borgo di Mondovì
Borgo medievale a pochi chilometri di distanza da Cuneo, meta di gite fuori porta dei cuneesi e degli amanti del turismo enogastronomico, Mondovì fu fondato a fine 1100. Si sviluppa sopra un colle di facile accesso grazie alla funicolare e le vie strette portano tutte al fulcro della città: Piazza Maggiore. La piazza è circondata da portici, su cui si affacciano il Palazzo dei Bressani del XIII secolo, i palazzi del Governatore, della Sottoprefettura, del Comune e la chiesa barocca dei Gesuiti.Sempre in Piazza Maggiore si trova il Museo della Ceramica Vecchia, ospitato nelle sale del Palazzo Fauzone di Germagnano.
Il Castello reale di Racconigi
A metà strada tra Cuneo e Torino, il Palazzo risale al XI secolo ed è stato residenza privata di nobili famiglie locali fino al XIV secolo, quando divenne proprietà dei Savoia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu al centro di varie contese, chiusure e confische fino al 1980, quando venne totalmente acquistato dallo stato italiano. Nel 1994 venne aperto al pubblico come sede di un importante polo museale e rappresenta una delle residenze sabaude meglio conservate e ricche di arredi.
II Tesori Nascosti di Cuneo: sapori e tradizioni
Cuneo, adagiata come una gemma tra le imponenti Alpi Marittime e la fertile pianura piemontese, non è solamente un crocevia di storia e cultura. È un luogo unico anche per i sapori e le tradizioni enogastronomiche, un vero scrigno di biodiversità con prodotti agroalimentari a marchio DOP e IGP. Dal Castelmagno DOP, un erborinato dal gusto potente e aristocratico, al Raschera DOP, un formaggio a pasta semicotta, il cui nome deriva dall’alpeggio omonimo. La Toma Piemontese DOP, invece, è versatile e adatta a tantissime preparazioni, mentre il Bra DOP, disponibile sia in versione tenera che dura, si distingue per la sua delicatezza. Scopri di più sul Consorzio di Tutela del Bra e del Raschera DOP.