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Patricia Urquiola alla Florence Biennale 2025 con Transitions: il design come viaggio tra materia ed emozione

Patricia Urquiola alla Florence Biennale 2025 con Transitions: il design come viaggio tra materia ed emozione
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Un’installazione immersiva firmata da Patricia Urquiola debutta alla Florence Biennale 2025.


La Florence Biennale 2025, in programma dal 18 al 26 ottobre alla Fortezza da Basso di Firenze, si prepara ad accogliere una delle protagoniste assolute della scena internazionale: Patricia Urquiola. Architetto, designer e art director di Cassina, la creativa spagnola porta in mostra Transitions, un’installazione che incarna l’essenza del suo metodo progettuale, fatto di dialogo tra forma, funzione ed emozione. L’allestimento, concepito come un percorso esperienziale, invita i visitatori a immergersi in uno spazio in cui il design si manifesta non solo come oggetto, ma come riflessione sul rapporto con la materia, la memoria e il futuro.

L’ingresso nello spazio espositivo è già una dichiarazione di intenti. Una parete semitrasparente, realizzata in legno d’abete e policarbonato riciclati, funge da filtro e soglia, spingendo il pubblico a osservare attraverso prospettive mutevoli. Non si tratta di un confine, ma di un invito a superare la superficie per scoprire connessioni che emergono solo muovendosi all’interno. La progettualità di Urquiola prende forma attraverso una serie di pezzi che raccontano una ricerca costante, nutrita da sperimentazione, collaborazione con le aziende e intreccio tra innovazione industriale e saperi artigianali.

Il cuore della mostra è proprio questo dialogo tra mondi diversi: materiali di nuova generazione e riferimenti alla tradizione, processi tecnologici e memoria collettiva. Ogni creazione diventa tappa di un percorso che non si esaurisce nell’oggetto finito, ma si apre a infinite possibilità di trasformazione. Il pubblico non osserva semplicemente, ma attraversa un universo che stimola immaginazione e sensibilità.

Mon-Cloud e le altre “opere”: tutto il design di Patricia Urquiola in Mostra

Patricia Urquiola alla Florence Biennale 2025 con Transitions: il design come viaggio tra materia ed emozione
Divano Mon-Cloud per Cassina. Art Direction: Alla Carta Studio. Set Design: Alessandro Mensi Photo: Alecio Ferrari

Tra le opere protagoniste di Transitions spicca Mon-Cloud per Cassina, un progetto che sintetizza al meglio la visione di Patricia Urquiola. Non una semplice poltrona, ma un’interpretazione innovativa del concetto di accoglienza. La struttura in metallo è avvolta da un’imbottitura in fibra di poliestere riciclato e da morbidi cuscini, anch’essi realizzati in materiale riciclato, in un abbraccio che fonde comfort e responsabilità ambientale. Il tema della circolarità emerge come principio cardine: l’uso del poliuretano è ridotto al minimo, con inserti in CIRCULARREFOAM® prodotti da polioli riciclati, mentre l’intero sistema è disassemblabile al 99,85%. Un risultato che apre la strada a nuove logiche di produzione sostenibile nel settore dell’arredo.

Accanto a Mon-Cloud, la designer propone Gruuvelot per Moroso, un sistema modulare che richiama un organismo in metamorfosi. I volumi organici, liberi di adattarsi e mutare, traducono l’idea di un arredo vivo e sensoriale. Anche in questo caso la ricerca sui materiali è fondamentale: la tecnica di stampa a base d’acqua impiegata per i rivestimenti riduce drasticamente l’impatto ambientale, con un abbattimento del 90% nel consumo idrico e dell’80% nelle emissioni di gas serra rispetto ai metodi tradizionali. Il design diventa così un processo che evolve insieme alle persone e al contesto.

Patricia Urquiola alla Florence Biennale 2025 con Transitions: il design come viaggio tra materia ed emozione
Moroso Showroom – Milan Design Week 2025 © Lorenzo Bacci

La sperimentazione si ritrova anche in Vieques per Agape, vasca da bagno nata da un progetto architettonico nelle isole caraibiche e divenuta prodotto iconico. Con la struttura in metallo smaltato e le doghe in legno di iroko, richiama le antiche tinozze reinterpretandole in chiave contemporanea. In questo caso, la designer lavora sulla memoria degli archetipi, trasformando un’immagine familiare in un oggetto senza tempo, che unisce funzionalità e poesia.

Patricia Urquiola alla Florence Biennale 2025 con Transitions: il design come viaggio tra materia ed emozione
Agape Vieques outdoor © Andrea Ferrari

Il percorso si arricchisce con Mater di Mutina, superfici ceramiche in rilievo smaltate che portano con sé leggere irregolarità, tracce lasciate dal processo manuale. Ogni piastrella è unica, un frammento che racconta la vitalità della materia e celebra l’imperfezione come valore estetico. L’installazione conferma come il tema della trasformazione non si limiti al progetto d’arredo, ma investa anche il mondo delle superfici, trasformandole in paesaggi tattili e visivi.

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Mater di Mutina © Piergiorgio Sorgetti

Un altro protagonista di Transitions è il tavolo Babar per Glas Italia, frutto di un lavoro radicale sul materiale. Il vetro 100% riciclato viene riassemblato in un nuovo composto organico, ottenuto da graniglia di vetro e resine vegetali. Il risultato è un oggetto che vive di contrasti: naturale e artificiale, casuale e progettato. Le superfici irregolari e le cromie mutevoli generano scenari diversi a seconda della luce, trasformando ogni pezzo in un paesaggio unico e irripetibile.

Patricia Urquiola alla Florence Biennale 2025 con Transitions: il design come viaggio tra materia ed emozione
 tavolo Babar © Glas Italia

Completano il percorso altri progetti firmati da Urquiola per marchi come Andreu World, B&B Italia, Bitossi, Budri, CC-Tapis, EDIT Napoli, Flos, Kartell e Kettal, testimoni di una collaborazione costante con le realtà più prestigiose del design internazionale.

Patricia Urquiola, una carriera celebrata con il Premio Leonardo da Vinci

Il 23 ottobre, nell’ambito della Florence Biennale, Patricia Urquiola riceverà il Premio Internazionale “Leonardo da Vinci” alla Carriera (Design), un riconoscimento che celebra il suo straordinario contributo alla cultura del progetto contemporaneo. La cerimonia si terrà nell’area teatro del Padiglione Spadolini alla presenza della designer, in un evento che sottolinea ancora una volta il legame tra Firenze e il mondo del design.

La sua biografia racconta una carriera costellata di successi e premi. Laureata al Politecnico di Milano sotto la guida di Achille Castiglioni, Urquiola si distingue fin da subito per una visione eclettica e per la capacità di muoversi con naturalezza tra product design, architettura, allestimenti e interni. Dal 2015 è Art Director di Cassina, ruolo attraverso il quale ha contribuito a ridefinire il linguaggio del brand, portando avanti un dialogo costante tra tradizione e innovazione.

Il suo lavoro spazia da collaborazioni con marchi iconici come Flos, Moroso, Glas Italia, Kartell, Kettal e Kvadrat fino a progetti per realtà globali come BMW, Louis Vuitton, Mandarin Oriental Hotels, Four Seasons, Starbucks e Swarovski. Nel corso della carriera ha ricevuto onorificenze prestigiose, tra cui la Medaglia d’Oro delle Belle Arti in Spagna, la Croce di Isabella la Cattolica, il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana e il Premio Nazionale di Design 2025 del Ministero spagnolo della Scienza e Innovazione.

Non stupisce, dunque, che le sue opere siano oggi parte delle collezioni permanenti dei principali musei del mondo, dal MoMA di New York al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, dalla Triennale di Milano al Victoria & Albert Museum di Londra, fino al Vitra Design Museum di Basilea. Una conferma di come il pensiero di Patricia Urquiola abbia saputo lasciare un segno indelebile nel panorama internazionale, trasformando il design in un linguaggio universale capace di connettere materia, cultura e società.