C’è qualcosa di autentico e silenzioso nelle panche. Oggetti apparentemente semplici, che non alzano la voce ma abitano lo spazio con naturalezza, instaurando connessioni tra architettura, arredo e vissuto quotidiano. Non cercano il centro della scena, ma coltivano la relazione: tra persone, tra ambienti, tra gesti. Oggi le panche si riscattano, tornano nei nostri interni con una nuova centralità.
Collocate all’ingresso, in camera da letto, sotto una finestra o al centro del living, si trasformano in presenze duttili: supporti funzionali, ma anche paesaggi minimi in cui forma, materia e funzione si intrecciano. Alcune sono ridotte all’essenziale, altre si fanno sculture domestiche, raccontando un’idea di design che va oltre la mera utilità. Legno, metallo, tessuti tecnici o naturali: ogni progetto è una variazione sul tema, un piccolo esercizio di equilibrio tra leggerezza formale e presenza fisica.
In questa selezione, attraversiamo approcci diversi – dalla sottrazione alla sperimentazione – ma uniti da un unico filo conduttore: l’attenzione al dettaglio e alla qualità della relazione che ogni panca è in grado di costruire con lo spazio e con chi lo vive.
Metis di Nicola Pavan per Saba

Disegnata da Nicola Pavan per Saba, Metis è una panca raffinata e trasversale, pensata per completare con coerenza formale la collezione che comprende letto e divano omonimi. Le sue proporzioni misurate L150 x H43 cm o L150 x H47 cm e il disegno essenziale le permettono di adattarsi con disinvoltura a diversi ambienti della casa, dall’ingresso alla zona pranzo. Nella versione più alta può anche sostituire le sedie intorno a un tavolo, introducendo una nota conviviale e meno convenzionale.
Classe 1988, Nicola Pavan arriva al design da un percorso atipico: una laurea in Ingegneria Ambientale e una passione per il legno nata in laboratorio. Incontra Saba nel 2015, dove affina la conoscenza del mobile imbottito e dei valori estetici del brand. Dopo il debutto con la poltroncina Ola, da cui nascerà un’intera famiglia di sedute, firma la bergère Sunset e, oggi, questa panca. Per lui, progettare significa trovare un equilibrio duraturo tra funzione e sostenibilità.
Naga di Atelier oï per Paola Lenti

Disegnata da Atelier Oï per Paola Lenti, Naga è una panca in legno massello di frassino che unisce rigore formale e ricerca tessile. La struttura lineare ospita una seduta imbottita rivestita da una sequenza di anelli in maglia mélange di poliestere: una lavorazione insolita che produce effetti cromatici sempre diversi, come trame in movimento. Disponibile in due varianti dimensionali – 170×61 cm e 170×39,5 cm, altezza 36 cm – trova posto in ambienti residenziali ma anche in spazi più fluidi e aperti.
Fondata nel 1991 a La Neuveville, in Svizzera, Atelier oï è guidata da Aurel Aebi, Armand Louis e Patrick Reymond. Il loro approccio multidisciplinare nasce da un forte legame con i materiali naturali e con l’artigianalità, che reinterpretano con sensibilità contemporanea. Architetti, designer e costruttori di barche, i tre fondatori hanno firmato progetti per realtà come B&B Italia e hanno ricevuto riconoscimenti internazionali tra cui IF Design Award, Red Dot e Product of the Year di Architectural Record.
South di Konstantin Grcic per Magis

La panca South, disegnata da Konstantin Grcic per Magis, si distingue per la sua struttura in tubo di acciaio e filo d’acciaio, trattato catodicamente e verniciato a polvere, con piedi pivotanti. Disponibile anche con un rivestimento in canniccio, questa panca si fa notare per la sua praticità di utilizzo e per l’aspetto contemporaneo.
Konstantin Grcic, nato nel 1965, ha iniziato il suo percorso come ebanista alla John Makepeace School for Craftsmen in Wood e successivamente ha studiato Design al Royal College of Art di Londra. Il suo studio, Konstantin Grcic Design, situato a Berlino, è conosciuto per affrontare progetti che spaziano dal design industriale alla scenografia, collaborando anche con il mondo dell’architettura e della moda. I suoi lavori sono apprezzati da aziende prestigiose come Artek, Flos, Vitra e Magis. Grcic ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui il Compasso d’Oro e il German Design Award.
Canton di Franco Raggi per Poltronova

La panca Canton, progettata da Franco Raggi nel 1988, realizzata in legno massello di frassino ed arricchita da due vani a giorno posti nei lati, è ideali per contenere riviste e libri o per gli elenchi telefonici, che all’epoca erano di uso quotidiano. Il design, come spiega lo stesso Raggi, nasce da un’idea grafica semplice: una linea nera che disegna due quadrati, connessi da una linea orizzontale. «Trascinando questa linea nella terza dimensione, ho visto che poteva dar vita a una seduta non convenzionale, perfetta per usi brevi e dove l’ergonomia è meno rilevante rispetto all’idea di un oggetto dalla forma astratta, quasi neoplastica».
Nel 2023, il progetto è stato riproposto e rielaborato dal Centro Studi Poltronova in collaborazione con l’architetto, che ha realizzato nuove combinazioni cromatiche, rosso e verde, blu e arancio, disponibili nelle versioni positivo e negativo
Franco Raggi si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1969 e inizia subito una collaborazione con lo studio Nizzoli Associati. Dal 1971 al 1975 è redattore della rivista Casabella, per poi diventare caporedattore della rivista Modo dal 1977 al 1981. In quegli anni curerà la prima mostra sul Design Radicale Italiano per l’IDZ di Berlino. Ha progettato spazi commerciali, showroom, ambienti per aziende prestigiose come FontanaArte e ha contribuito con il suo lavoro all’architettura di sedi come quella di Gianfranco Ferré a Milano. Ha insegnato in numerose scuole e università, incluso l’ISIA di Firenze, ed è stato autore di numerosi progetti espositivi e mostre in musei internazionali, tra cui il Centro Pompidou di Parigi e la Triennale di Milano.
Dharma di Studiopepe per Baxter

Con Dharma, Studiopepe firma per Baxter una panca fondendo rigore formale e sensibilità artistica, parte di una collezione più ampia di sedute e complementi. Le forme monolitiche, quasi totemiche, vengono ammorbidite da imbottiture generose e rivestimenti pensati anche per l’outdoor, rendendole sorprendenti non solo per l’impatto visivo ma anche per il comfort.
Le superfici laccate e lucide, dal forte valore tattile, nascondono una struttura realizzata con materiali naturali, generando un interessante cortocircuito tra artificio e autenticità.
Fondato a Milano nel 2006, Studiopepe mantiene negli anni un approccio multidisciplinare che attraversa interior, product design e direzione creativa. Le sue creazioni si riconoscono per l’equilibrio tra precisione progettuale e visione poetica, con riferimenti colti, accostamenti inaspettati e una costante attenzione alla narrazione visiva. Una firma che ha conquistato la scena internazionale, entrando dal 2018 nella selezione AD100 dei designer più influenti dell’anno.