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Montagna in Calabria: i borghi della Sila dove trovare aria fresca e paesaggi montani

Montagna in Calabria: i borghi della Sila dove trovare aria fresca e paesaggi montani
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In tanti scelgono la Calabria per le sue meravigliose coste, dal Tirreno allo Ionio, da nord a sud, ricche di bellezze naturali, cale e grotte, spiagge lunghissime e acqua trasparente. Ma la regione ha anche un entroterra affascinante e due catene montuose importanti, la Sila e l’Aspromonte. Tra queste, la Sila in particolare è un’area…


In tanti scelgono la Calabria per le sue meravigliose coste, dal Tirreno allo Ionio, da nord a sud, ricche di bellezze naturali, cale e grotte, spiagge lunghissime e acqua trasparente. Ma la regione ha anche un entroterra affascinante e due catene montuose importanti, la Sila e l’Aspromonte. Tra queste, la Sila in particolare è un’area tutta da scoprire, con boschi fitti e foreste, altopiani e laghi di origine glaciale, e cime da cui si gode una vista incantevole, che spazia dai monti al Mare, attraversando la piana di Sibari e Gioia Tauro e nelle giornate più limpide anche la Sicilia, l’Etna e le isole Eolie. Chi ama gli sport outdoor, o semplicemente passeggiate e trekking nella natura incontaminata, tra i profumi della vegetazione e piccoli e suggestivi borghi, ricchi di storia e tradizioni, può benissimo programmare – anche se si trova in qualche località della costa – qualche giorno alla scoperta di questi borghi di montagna, alla scoperta della loro storia, del loro artigianato ma anche delle loro specialità gastronomiche.

In giro tra i borghi più belli della Sila

Immersi nel cuore dell’Appennino calabro, i borghi della Sila offrono un’esperienza unica che unisce natura incontaminata, tradizioni autentiche e un’accoglienza calorosa. Camminare tra gli alberi secolari e respirare l’aria fresca di questi luoghi rigenera il corpo e lo spirito, trasportandoci in un mondo che sembra uscito da una favola. I borghi silani sono gioielli nascosti tra i boschi che raccontano storie antiche, da ascoltare mentre si assaggiano piatti tipici come salumi e formaggi che solo da queste parti si trovano. Da ogni borgo si può partire per escursioni tra sentieri panoramici e foreste, e se amate andare in bici non perdetevi la pista ciclabile della Sila, parte della Ciclovia dei Parchi della Calabria, un percorso che unisce sport, natura e scoperta del territorio in modo autentico e indimenticabile. E ovviamente sui monti si respira meglio: qui troviamo quella temperatura più fresca che dona refrigerio rispetto alla calura delle coste.

Spezzano della Sila, un borgo ricco di specialità gastronomiche

Spezzano della Sila è un affascinante borgo montano situato a 800 metri sul livello del mare, alle porte della Sila Grande, immerso in boschi di castagni, conifere e faggi. Le sue origini risalgono al IX secolo, quando fu fondato da profughi cosentini in fuga dalle incursioni saracene. Il borgo è noto per il clima montano, i prodotti tipici come la Patata della Sila DOP e il Caciocavallo Silano DOP, e le sue chiese storiche, tra cui spiccano il Santuario di San Francesco da Paola e la Chiesa di San Biagio. Ricca anche la gastronomia locale, legata alla tradizione contadina: caciocavallo, carni di maiale, agnello, capretto e cinghiale, funghi, di cui la zona è particolarmente ricca, renderanno felici tutti i buongustai.

San Giovanni in Fiore con l’antica abbazia

San Giovanni in Fiore è il centro montano più grande della Calabria, anche questo borgo noto per la produzione di patate, caciocavallo e pecorino crotonese, tutti prodotti DOP. Una storia che risale al XII secolo, quando Gioacchino da Fiore fondò l’omonima abbazia. Tra le sue vie, seguendo un impianto urbanistico antico, troverete chiese, palazzi nobiliari e il monumento simbolo della città: l’arco Normanno. Vicino a San Giovanni troverete due grandi laghi, Arvo e Ampollino, mentre d’inverno da queste parti sono battutissimi gli impianti sciistici di Carlo Magno e Lorica. L’Abbazia Florense, con la collegata Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo è uno dei più grandi edifici religiosi della Calabria. Nel comune è presente anche il sito archeologico di Iure Vetere, luogo dove venne edificata la prima fondazione florense dall’abate Gioacchino da Fiore.

Rose, il punto di partenza ideale per visitare il parco nazionale

Rose è una suggestiva cittadina calabrese affacciata sulla valle del Crati, con un territorio che si estende fino a 1300 metri di altitudine. Nelle aree montane dominano le pinete, ideali per la raccolta di funghi pregiati, mentre nelle zone più basse si coltivano fichi, ulivi e viti, oltre alla raccolta di castagne. Il borgo è noto per la lavorazione artigiana del legno, che caratterizza chiese e abitazioni. Tra le sue vie troverete affissi versi poetici, una particolarità artistica di questo interessante borgo silano, da cui potrete partire per esplorare il parco nazionale della Sila, con la Riserva dei Giganti, e il Monte Curcio.

Longobucco,

Posto in una vallata della Sila Greca, attraversata dal fiume Trionto, deve il suo nome al latino longa bucca, ossia “lunga concavità”.
Tra i borghi nel Parco della Sila, quello di Longobucco è sicuramente uno dei più interessanti dal punto di vista del turismo naturalistico, grazie ai fitti boschi e alle sue montagne incontaminate che ospitano una biodiversità incredibile e offrono la possibilità di fare lunghissime e interessanti passeggiate. Tra le attrazioni da non perdere nel borgo troviamo il Santuario di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Domenico e quella di Santa Maria Maddalena. Merita una visita anche il Museo dell’artigianato silano e della difesa del suolo, ospitato nell’ex convento dei Frati Francescani minori e custode della storia del territorio della Sila e della sua popolazione: un modo unico per conoscere da vicino la lunga tradizione artigiana, dai tessuti al legno, degli abitanti della Sila. Qua vicino smerita una visita il lago Cecita, sull’altopiano più alto della Sila. Questa zona è nota anche per una particolarità: nella vicina Cava di Melis si trova il Vigneto più alto d’Europa, dove si coltivano uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Pinot bianco e Chardonnay. Si tratta di un vero e proprio esempio di “Viticoltura Eroica” dove i vitigni resistono ai lunghi inverni della montagna silana con temperature che a volte arrivano anche a – 20 °C.