Nella costa orientale della penisola salentina, questo borgo di mare è un luogo ricco di storia e fascino. Bellezze naturali e luoghi di interesse vi conquisteranno per una vacanza che anticipa l’estate e che non vi lascerà certo insoddisfatti.
Una perla del Salento: ecco dove siamo e cosa c’è da scoprire tra storia e mare
Castro e Castro Marina, in provincia di Lecce, si distingue per la sua dualità. Un cuore medievale, che si erge su un promontorio a 100 metri sul livello del mare, che incanta già dal suo fascino antico. Ai suoi piedi, il borgo della Marina (Casciu de sutta), un centro anch’esso antico di tradizioni legate al mare, pescatori tra case colorate e sapori salini. Già dall’antica roma, il Castrum Minervae era un punto d’approdo importante e strategico per il Mediterraneo. Qui fu trovata una piccola statua, di Atena Frigia, che è prova dell’esistenza di un tempio, quello della dea Minerva, citato anche nell’Eneide: qui Enea, in fuga da Troia, si fermò al suo approdo sulle coste italiche.
Qui il mare, come e più che in ogni località costiera, è foriero di leggenda, bellezza e soprattutto fonte di vita da millenni a questa parte. Una delle bandiere blu di Puglia, la cittadina di Castro, con il suo castello aragonese, è fulcro di vita e storia che rivive nel presente attraverso le tradizioni.
La storia millenaria tra pirati e antichi romani
Castro vanta una storia che nei secoli si dipana attraverso dominazioni bizantine, barbariche, sveve, fino ai pirati saraceni che ne caratterizzarono il periodo più buio. Per decenni dimenticato, Castro è tornato a rinascere anche grazie al crescente interesse turistico della zona. Incastonata tra Santa Cesarea Terme e Diso, Castro è una perla del salento di modeste dimensioni che è in grado di raccogliere in poco spazio meraviglie naturali incantevoli: insenature, calette, ma anche rilievi che regalano scorci incredibili sulla costa adriatica.
Le grotte magiche
Le grotte costiere di Castro, tra cui la grotta Zinzulusa e la grotta Romanelli, hanno una storia millenaria che risale alla preistoria, abitata da popolazioni provenienti dai balcani prima, dai Messapi e dai Greci poi, divenne poi con i romani la colonia di Castrum Minervae. La Zinzulusa è la più famosa, ma non l’unica: nei dintorni è possibile esplorare altre grotte come la Grotta azzurra, la Palombelli e la Romanelli, anch’esse di grande interesse naturalistico.
Grotta Zinzulusa
La Grotta Zinzulusa è menzionata per la prima volta in una lettera del 1793 inviata da monsignor Del Duca, vescovo di Castro, a re Ferdinando IV. Il nome deriva dagli zinzuli, o i panni appesi, ricordati dalle particolari conformazioni delle stalattiti del luogo.
Potrebbe essere qui, secondo l’ipotesi del Vescovo, il luogo mitologico in cui sorgeva il tempio di Minerva, costruito da Idomeneo. Esplorarla vi regalerà un’esperienza unica: la grotta si sviluppa per 150 metri, e le visite organizzate vi consentiranno di esplorare questo magico luogo sopra e sotto il limite del mare e della terra, imparando i dettagli della formazione e dell’origine della grotta. L’ingresso è sovrastato da stalattiti e stalagmiti che prendono forma da oggetti di uso quotidiano, lungo lo stretto sentiero chiamato delle meraviglie, si arriva ad un piccolo laghetto con acqua particolarmente limpida, il trabocchetto. Più avanti, si apre una grande cavità il duomo, risalente al cretacico.
Cosa vedere nel borgo, edifici, chiese e resti antichi
A Castro troviamo numerosi edifici che consentono di ripercorrere e respirare la storia. La Chiesa dell’Annunziata è un’importante testimonianza storica, costruita nel 1171 su possibili rovine di un tempio greco. Il Castello Aragonese, simbolo della parte antica del borgo, costruito sulle rovine di una rocca bizantina nel XII-XIII secolo, ha subito potenziamenti difensivi nel tempo, inclusa l’aggiunta di un torrione circolare dopo l’attacco turco del 1480. Con una pianta rettangolare e quattro torri angolari, il castello comprende un cortile interno, stanze che si affacciano sul mare e accesso agli orti sottostanti.
Spiccano poi altri monumenti ed edifici antichissimi, come i resti della basilica bizantina, che sorge sui resti di un’antica struttura paleocristiana, che conserva affreschi raffiguranti vari santi e il Redentore. Troviamo poi il palazzo Vescovile, risalente al 1400, quando i vescovi di Castro avevano il controllo della zona, e le Torri Costiere. Eretta nel XVI secolo, la Torre Diso si erge oggi come un rudere lungo la costa di Castro Marina. Questa torre costiera svolgeva un ruolo cruciale nel sistema difensivo della regione, fungendo da punto di collegamento tra la Torre Capo Lupo a sud e le fortificazioni di Castro a nord.