Le Location più curiose e leggendarie d’Italia che forse non ancora non conosci (ma dovresti)!

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
18/04/2024

Posizioni uniche, opere d'arte, storie leggendarie! Questi sono solo alcuni dei motivi per cui non dovreste lasciarvi scappare la visita ad uno di questi posti...

Le Location più curiose e leggendarie d’Italia che forse non ancora non conosci (ma dovresti)!

L’Italia è davvero molto ricca di location misteriose e uniche, spesso nascoste tra grotte e sotterranei, che non dovreste lasciarvi scappare se non le avete mai visitate. Al di là dei luoghi più conosciuti e delle città d’arte, il nostro paese è ricchissimo, come sappiamo, di borghi, ma anche di luoghi da leggenda! Cosa intendiamo per luoghi leggendari? Le location leggendarie sono quelle a cui sono legate storie, collocazioni particolari, miracoli di equilibrio, riqualificazioni avvenute attraverso lavori d’arte, patrie di poeti che hanno fatto la storia del paese. Volete conoscerne qualcuna? Ecco le nostre preferite…

Un vero tempio sommerso

grotte di frasassi

Cominciamo da un luogo davvero unico, si tratta del tempio del Valadier e si trova in un luogo fantastico, da scoprire a tutti i costi. Ci troviamo nell’Appennino umbro-marchigiano, precisamente nelle vicinanze di Genga, nella provincia di Ancona. Questo eccezionale edificio religioso, noto anche come Tempio di Santa Maria della Pieta, è un esempio unico di architettura neoclassica e rappresenta un’importante testimonianza dell’arte e della cultura del XIX secolo. Costruito tra il 1826 e il 1832 su progetto dell’architetto romano Giuseppe Valadier, il Tempio del Valadier è incastonato in una grotta naturale. La grotta in cui sorge il tempio è accessibile attraverso una scalinata scavata nella roccia, aggiungendo un senso di avventura e mistero al visitatore che si avvicina a questa straordinaria struttura. L’esterno del tempio presenta una facciata classica con colonne corinzie che sostengono un timpano triangolare, tipico dello stile neoclassico. L’interno, invece, è caratterizzato da una semplicità elegante, con un’unica navata arricchita da decorazioni sobrie ma raffinate. L’altare maggiore è situato al centro della navata, illuminato da una luce filtrante attraverso la piccola cupola che sovrasta l’edificio. La sua costruzione è stata un’impresa ambiziosa e unica nel suo genere. Oggi, il Tempio del Valadier è aperto ai visitatori. La struttura è raggiungibile da Genga tramite una piacevole passeggiata attraverso la suggestiva campagna marchigiana, offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel suo genere. Se non lo avete ancora mai visto è tempo di iniziare a programmare il vostro prossimo viaggio

Il Colle Dell’infinito a Recanati

Il Colle dell’Infinito a Recanati, luogo da cui è nato  l’idillio forse più famoso della poetica leopardiana, è un posto assolutamente da vedere. Ritrovare le vibrazioni, il silenzio naturale, ed i ritmi di questo luogo, diventa qualcosa che vi rimetterà in pace con la vostra anima. Non solo ritroverete i luoghi descritto dal poeta, ma il panorama che vedrete vi darà esattamente la dimensione di quanto scritto in una delle liriche che hanno reso la poesia del nostro paese celebre in ogni luogo del mondo. Se volete approfondire la visita potete prenotare una visita guidata che comprende tutta questa parte del quartiere leopardiano: la ricomposizione simbolica degli elementi provenienti dalla originaria tomba del poeta a Napoli; La visita al Parco delle Rimembranze, intorno al Monte Tabor fino alla sommità del Colle, per poi
concludersi all’interno dell’Orto dell’infinito. Esperienza imperdibile!

Il Castello di Gradara

Da una poesia all’altra, da una storia d’amore con la natura, alla storia d’amore più bella mai descritta. Il Castello di Gradara si trova nella provincia di Pesaro e Urbino. La sua posizione strategica, sulla sommità di una collina che domina la campagna circostante, lo rende non solo un’attrazione turistica popolare, ma anche un simbolo storico della regione. Costruito principalmente tra il XII e il XIII secolo, il castello ha subito varie fasi di ampliamento e restauro nel corso dei secoli, fino ad assumere l’aspetto imponente e suggestivo che possiamo ammirare oggi. Questo luogo è famoso anche per essere stato il luogo di uno dei più celebri episodi romantici della storia italiana: la tragica storia d’amore tra Paolo e Francesca, immortalata da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Oggi, il Castello di Gradara è aperto al pubblico e offre ai visitatori la possibilità di esplorare le sue mura, le torri, le sale decorate e gli splendidi cortili interni. Io vi consiglio la visita guidata al castello, per entrare davvero in un mondo senza tempi!

Orvieto Sotterranea…

 

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Orvieto, in una delle zone più belle dell’Umbria, è una cittadina che custodisce un segreto affascinante sotto la sua antica superficie: la parte sotterranea. Questa rete intricata di grotte, pozzi e cunicoli rappresenta un patrimonio nascosto che racconta secoli di storia e cultura. Le origini della parte sotterranea di Orvieto risalgono a tempi antichissimi, quando gli abitanti della città scavavano le rocce di tufo per estrarre materiale da costruzione. Il tufo, una pietra calcarea porosa tipica della regione, è stato ampiamente utilizzato per la costruzione di edifici e strade, ma anche per scavare spazi sotterranei che servivano a molteplici scopi. Uno dei luoghi più noti della parte sotterranea di Orvieto è il Pozzo di San Patrizio, una struttura imponente realizzata nel XVI secolo per garantire un approvvigionamento d’acqua sicuro durante i periodi di assedio. Questo pozzo a doppia spirale, composto da due rampe elicoidali che si incrociano senza mai incontrarsi, è stato progettato in modo tale che gli asini potessero scendere e salire portando l’acqua senza incontrarsi lungo il percorso. Oltre al Pozzo di San Patrizio, esistono numerosi altri punti di interesse nella parte sotterranea di Orvieto. Le grotte e i cunicoli sotterranei erano utilizzati come cantine naturali per conservare il vino e altri prodotti deperibili a una temperatura costante durante tutto l’anno. Queste cantine sotterranee, alcune delle quali ancora in uso oggi, rappresentano una tradizione secolare legata alla produzione vinicola della regione. Alcuni ambienti sotterranei sono stati anche utilizzati come rifugi durante periodi di guerra o di instabilità politica. Le cripte e le grotte offrivano un nascondiglio sicuro agli abitanti della città, proteggendoli dagli attacchi esterni. Esplorare la parte sotterranea di Orvieto oggi è un’esperienza unica e suggestiva. I visitatori possono accedere a una serie di tour guidati che permettono di scoprire i segreti celati sotto la superficie della città. Camminare lungo i cunicoli e le grotte illuminati dalle luci soffuse crea un’atmosfera suggestiva che ti trasporta indietro nel tempo. La parte sotterranea di Orvieto rappresenta un patrimonio prezioso da preservare e valorizzare. Oltre a essere un’attrazione turistica affascinante, questa rete sotterranea offre uno spaccato autentico della vita e delle tradizioni dei cittadini di Orvieto nel corso dei secoli.

Sant’Angelo di Roccalvecce, il paese delle fiabe

 

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Sant’Angelo di Roccalvecce è un incantevole borgo situato nella provincia di Viterbo, che ha guadagnato la sua reputazione come “il Borgo delle Fiabe”. Questo luogo unico nel suo genere rappresenta un’oasi di tranquillità e magia, immersa nella natura incontaminata delle colline viterbesi, e offre un’esperienza indimenticabile a chi desidera scoprire la bellezza autentica dell’Italia rurale. Come mai si chiama il paese delle fiabe? Dopo un periodo di spopolamento dovuto alla ricerca di fortuna in città, una serie di artisti hanno deciso di decorare le case del posto con una serie di murales, tutti ispirati al mondo delle fiabe, da Pinocchio a Cappuccetto Rosso, passando per la maggior parte dei racconti che hanno popolato le nostre infanzie e quelle dei nostri figli. Questo lavoro straordinario ha riportato questo borgo ad essere meta turistica e al ritorno di molti cittadini che qui trascorrono la vita da nomadi digitali o hanno avviato attività di accoglienza e ristorazione. Un bellissimo esempio di arte al servizio del territorio da conoscere sicuramente!