La nuova collezione Unconventional Beauty di Busnelli tra innovazione, tradizione ed estetica raffinata

C’è chi si limita a seguire il gusto dominante, e chi invece osa immaginare una nuova grammatica del design. Busnelli, marchio storico del distretto brianzolo, appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Forte di una lunga tradizione progettuale, il brand torna a sorprendere con Unconventional Beauty, la collezione presentata in occasione del Fuorisalone 2025: un esercizio di stile che non si limita a essere affascinante, ma che rivendica una profonda carica culturale ed espressiva. Il risultato è un racconto fatto di oggetti che dialogano con il passato senza nostalgia, recuperando la memoria per reinventarla, nel segno di una bellezza mai ovvia e sempre personale. Tra suggestioni rétro e citazioni pop, Busnelli firma una collezione che mette al centro l’identità, il gesto, la materia.

Scopri la nuova Collezione Busnelli Unconventional Beauty 2025

Nel panorama attuale del design, spesso dominato da logiche produttive seriali, Busnelli sceglie una strada più rara e sofisticata: quella dell’artigianato narrativo, dell’unicità formale e della sperimentazione linguistica. La collezione 2025 si muove come un ponte tra epoche, recuperando il fascino dell’analogico e dei materiali che raccontano il tempo attraverso le loro imperfezioni. Non è un omaggio sterile al vintage, ma un modo per affermare il valore della durabilità, della sensibilità materica, del dettaglio che resiste al passare delle mode. Ogni arredo si fa protagonista di un progetto più ampio: dare nuova forma al vivere contemporaneo, con eleganza radicale e senza compromessi.

Bangle: il divano che fonde energia ribelle degli anni ’70 ed eleganza contemporanea

Firmato dal collettivo CONTROVENTO, composto da Gabriele Chiave, Mauro Martinuzzi e Giulia Zia, Bangle non è solo un sistema di sedute: è un oggetto-manifesto che trasforma il salotto in passerella. Il riferimento al bracciale oversize, iconico e sensuale, si traduce in una struttura tubolare metallica che avvolge con decisione e leggerezza lo schienale, evocando le atmosfere glamour degli anni ’70. L’estetica è forte, ma mai ostentata: la forma curva si accompagna a materiali di pregio come pelli morbide e tessuti tridimensionali, lavorati con estrema precisione sartoriale. Il modulo si presta a infinite configurazioni, ma mantiene sempre una presenza scenica che richiama l’universo della moda. Bangle diventa così un’icona contemporanea, capace di fondere funzionalità e provocazione, geometria e sensualità.

Baguette: un divano destrutturato, moderno, elegante e anticonformista

Il divano Baguette, disegnato da Daniele Lo Scalzo Moscheri, è una dichiarazione d’intenti: l’ironia leggera del nome introduce a una forma audace e volutamente scultorea, che rompe le convenzioni del living tradizionale. Non c’è simmetria obbligata, non ci sono strutture prevedibili: i volumi imbottiti si articolano in segmenti che sembrano scolpiti a mano, dando vita a un movimento continuo e fluido. Il risultato è un arredo che abita lo spazio con energia ma senza eccessi, pensato per chi cerca una bellezza che sia anche concetto e ricerca. Il comfort è calibrato ma mai scontato: ogni elemento è progettato per stimolare la percezione, coinvolgere il tatto e la vista, evocare emozioni. Baguette rappresenta l’essenza dell’artigianato italiano più colto, ma lo fa con una leggerezza che sorprende.

Eclipse: una seduta tra forma e leggerezza

Con Eclipse, progettata da Matteo Nunziati, la seduta diventa un oggetto poetico, sospeso tra luce e introspezione. Il nome evoca l’evento naturale dell’eclissi, ma anche suggestioni musicali e visionarie, come quelle dei Pink Floyd. La forma è continua, fluida, quasi liquida: una scocca curva che sembra accogliere e proteggere, poggiata su una base sottile che ne amplifica la leggerezza visiva. Eclipse è una poltrona che non impone, ma invita: alla quiete, al raccoglimento, alla riflessione. Ogni dettaglio è calibrato per stimolare una dimensione emotiva profonda, dove l’ergonomia incontra la capacità evocativa del design. È un oggetto che si abita con il corpo ma anche con la mente, capace di suggerire un tempo lento e personale, fuori dalla frenesia quotidiana.

Bonham: un’icona di design che richiama il ritmo pulsante del suono

Con Bonham, il collettivo CONTROVENTO esplora il confine tra musica e arredo, firmando un tavolino dal forte impatto visivo. Il nome è un chiaro tributo a John Bonham, storico batterista dei Led Zeppelin, e l’oggetto ne richiama l’energia visiva con un top decorato da solchi concentrici, simili a quelli dei vinili. Questi incavi catturano la luce e la rifrangono, animando la superficie con riflessi dinamici che sembrano vibrare a ritmo di musica. La base in metallo, proposta in finitura titanio, sostiene un top in nickel lavorato con precisione, creando un gioco di contrasti tra matericità e brillantezza. Disponibile in due varianti dimensionali, Bonham si adatta a contesti diversi, ma mantiene una forte carica espressiva e narrativa.

Turtle: una poltroncina scultorea che si ispira a una tartaruga

Anche in Turtle, firmata da Daniele Lo Scalzo Moscheri, la forma racconta un’idea. L’ispirazione arriva dal carapace della tartaruga, ma viene tradotta in una chiave contemporanea, dove la protezione si trasforma in accoglienza. La scocca è suddivisa in porzioni imbottite che creano una superficie articolata, quasi architettonica, ma sempre morbida e calda. Turtle è una microarchitettura del benessere, pensata per offrire un rifugio domestico in cui ritrovare sé stessi. Le dimensioni compatte ne amplificano la versatilità, mentre il pouf coordinato ne esalta la funzione. È una poltrona che invita a rallentare, a respirare, a vivere la casa come spazio intimo e rassicurante, senza rinunciare a una forte presenza estetica.

Vinyl: un tributo al mondo della musica e al design essenziale

Chiude la collezione Vinyl, ancora una volta firmato da Lo Scalzo Moscheri, che omaggia il mondo del vinile con un tavolino dal disegno essenziale e raffinato. Il top, perfettamente circolare, sembra sospeso nel vuoto grazie a una struttura metallica filiforme che esalta la leggerezza del progetto. Al centro, un vassoio rivestito in pelle introduce un dettaglio funzionale e al tempo stesso sofisticato. Qui la forza non è nella dichiarazione, ma nel silenzio: Vinyl è un oggetto che si fa notare per sottrazione, capace di definire lo spazio senza sovraccaricarlo. È un esercizio di stile che dimostra come il minimalismo, se ben condotto, possa diventare linguaggio visivo potente e distintivo.