Sempre più K-beauty, ora anche nelle fragranze

Chiara Pinzuti
  • Laureata in Scienze della Comunicazione
  • Esperta di beauty e benessere
09/03/2024

Ribelli, creativi, moderni: l'onda Coreana ci porta anche all'interno di un mondo di profumi tutti da scoprire, tra modernità e tradizione, in perfetto equilibrio tra sé e la natura

Sempre più K-beauty, ora anche nelle fragranze

Una finestra sulle fragranze coreane si sta aprendo in tutto il mondo: dopo l’ascesa e la continua imposizione all’attenzione dell’occidente di cosmetici e di una filosofia olistica di cura di sé, del proprio corpo, della pelle e dell’aspetto fisico, a partire dal make up, anche le firme olfattive create da coreani nel proprio paese o all’estero iniziano ad affermarsi, in questo caso con una visione complessiva che lega tradizione e modernità, equilibrio tra gli elementi naturali, armonia tra gli opposti.

Profumi, un rituale nella connessione spirituale coreana con la natura

In ogni fase della storia coreana, i profumi hanno avuto un ruolo di primo piano: erano utilizzati per allontanare le energie negative e purificare mente e corpo. Prima con lo sciamanesimo e poi con il buddismo, il profumo era parte dei rituali religiosi e della vita comune di ciascuno, tanto che si usava portare con sé dei bouquet di fiori ed erbe in borse tradizionali o accessori chiamati norigae. Ancora oggi, quel che rappresenta il profumo è una connessione tra il proprio corpo e il mondo esterno, piacevole, confortante e soprattutto fonte di benessere. La tradizione incontra la modernità, le star K-pop diventano endorser di grandi marchi internazionali, e l’identità di origine si fonde con suggestioni globali in grado di attrarre e affascinare persone di tutto il mondo. I fondatori delle case di profumi coreane scelgono di recuperare la filosofia d’origine e creare fragranze di nicchia e artistiche, che iniziano a conquistare l’attenzione prendendo spazio a fianco della travolgente ondata K-beauty, tanto che le più grandi riviste internazionali li hanno notati e promossi. Quel che accomuna i perfum creator coreani contemporanei è l’armonia e l’equilibrio tra elementi naturali e spirituali, dove serenità e cambiamento vanno di pari passo e si connettono. Ecco i K-brand più sofisticati e affascinanti che iniziano a imporsi anche in occidente.

ELOREA, complessità e fusione degli elementi

Elorea Heaven Perfume

Su Min Park e Wonny Lee hanno fondato a New York ELOREA, unione delle parole “Elements” e “Korea”, che vuole mostrare la bellezza e la complessità della cultura coreana. L’equilibrio tra gli elementi, ma anche l’incontro tra gli opposti, come lusso e minimalismo, sono alla base della loro filosofia. Sostenibilità, elevata qualità delle materie prime e attenzione al dettaglio sono una caratteristica di questo brand, che produce profumi e candele, ma anche linee cosmetiche. Sono due le collezioni di profumi, ognuna composta da quattro fragranze: la collezione “Elements” raffigura Acqua, Cielo, Terra e Fuoco, le energie naturali del mondo. Nella loro boutique, mettono in mostra le opere di artigiani e artisti coreani, in una complessiva attenzione alla diffusione dell’arte e della cultura d’origine. Recuperare le tradizioni e il patrimonio olfattivo coreano, integrandolo con una visione moderna: Elorea Heaven Perfume, della collezione Elements, è una fragranza del gruppo Floreale Legnoso Muschiato unisex. Le note di testa sono Bergamotto, Rosa, Arancia e Pepe Rosa; le note di cuore sono Fresia, Tè Verde e Frutto della Passione; le note di base sono Muschio, Vaniglia, Legno di Cedro e Ambra. Un profumo floreale moderno, romantico e sensuale, grazie alla rosa, diventa intrigante grazie all’aggiunta di spezie come il pepe rosa e le note agrumate e fruttate. Fresco e dolce, l’ equilibrio è dato dalle fragranze botaniche come la fresia, approfondite da aromi di legno e vaniglia per un finale vellutato: la suggestione è l’essere trasportati in un giardino fiorito, in una giornata di primavera.

BornToStandOut, la ricerca di se stessi con fragranze audaci e provocatorie

dirty rice born to stand out

Fondato nel 2022 da Jun Lim, ha una visione molto più audace e di avanguardia: si ribella alle norme sociali standardizzate, uscendo dalla visione coreana per cui il bene collettivo è più importante dell’individuo, lasciando che ciascuno riconosca la propria identità. Resta comunque un legame con la tradizione: i flaconi sono ispirati alle bottiglie di porcellana bianca Joseon, con curve raffinate e una struttura elegante. Il bianco puro è la base del design, mentre il rosso rappresenta l’identità provocatoria e non convenzionale del marchio. Sono profumi originali e sorprendenti, che trasportano in un universo sensoriale coinvolgente ed esaltante allo stesso tempo, distruggendo i sistemi di riferimento dei profumi tradizionali e ricostruendoli in un modo inaspettato. Uno dei best seller è Dirty Rice, profumo muschiato unisex. È letteralmente un “profumo di pelle sporca e sudata”: le prime note stuzzicano i sensi con una miscela di bergamotto piccante e mandorla, le note di cuore diventano protagoniste con un mix cremoso di riso basmati, peonia e latte, per chiudersi in una base ricca e seducente, con legno di sandalo, vetiver e legno di cedro, completati dal sottile vigore del muschio e del cetalox.

Romeo Oh, I profumi come indumenti

La storia di Romeo Oh, coreano di Parigi, è una perfetta fusione tra oriente e occidente. Le due anime, quella coreana e quella francese, dove ha fondato il brand di profumeria couture OhTop, parla di profumi come di abiti: “è l’ultimo indumento che ci mettiamo addosso”, spiega il fondatore. Da pochi giorni è uscito Air Oud, legnoso, floreale e muschiato, l’ultima creazione del brand. Una delle fragranze più iconiche è Paranoiaque, una fragranza straordinariamente creativa, senza compromessi e piena di audacia. Raccoglie opposti radicali, combinando agrumi, spezie, verdure, fiori e legni per armonizzare il caos, tra cui spiccano pompelmo, ribes nero, coriandolo, ambra e Patchouli. Parole di Romeo: “Folle e imprevedibile, la resa olfattiva dell’esagerazione. Un vero lavoro di un creatore, ma facile da indossare”.

 

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NONFICTION, la contemplazione di sé e della connessione con la natura

Riconnettersi con se stessi e trovare la serenità attraverso un rituale di benessere: è questa la filosofia di fondo di Nonfiction, le cui creazioni legano estetica, sensorialità e una visione intima e significativa del rapporto con se stessi, della riscoperta di sé e dell’ascolto della propria voce interiore. La loro collezione di fragranze spazia dai profumi a fragranze per la casa, ma anche cura del corpo e delle mani. è ampia, con fragranze per la casa, sia candele che spray per ambienti, fragranze personali, cura del corpo e cura delle mani. Diffuso in tutta l’Asia, sta già facendo tappa in Europa. Uno dei più noti è ‘In the Shower‘, che racconta della suggestione di una foresta bagnata dalla pioggia. In the Shower è una nuova interpretazione della paradossale combinazione di foresta oscura e accordo arioso di Campari. Patchouli, Tabacco, Arancia amara, Campari, Guaiaco: l’aria umida e piovosa si riempie di sentori di agrumi mescolati al profumo di terreno bagnato. Il retrogusto affumicato richiama le foglie cadute, poi raccolte e bruciate.

GRANHAND, arte e non solo profumi, ruvidi, selvaggi e moderni

Non un brand di profumi, ma un’impero creativo che spazia da film a oggetti di lifestyle, cancelleria e libri, con il filo conduttore di uno slogan che anche noi – grazie al campione di tennis Jannik Sinner – abbiamo iniziato a fare nostro: a volte si vince, a volte si impara. Moderni, creativi e destabilizzanti, i loro aromi diventano fragranze per la casa, prodotti per la cura del corpo, spray multiuso che possono essere utilizzati sul corpo, sui vestiti o in casa. Emblematico è Lumberjack (letteralmente “boscaiolo”), che anche qui ci riporta dentro una foresta selvaggia e un rapporto istintivo con la natura. Il profumo di legna bruciata penetra nei vestiti, mentre l’uomo maneggia oggetti pericolosi e ruvidi che legano a un piacere istintivo e fondamentale.