Intervista a Luigi Polisi, Direttore Creativo del MoaCasa 2023

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
03/11/2023

Un incontro speciale, quello con Luigi Polisi, il Direttore Creativo di MoaCasa, che ci parla di come, dopo la pandemia, si sia creato un patto ideale tra aziende di arredamento di interni e consumatori: la casa è viva e, soprattutto, è nostra!

Intervista a Luigi Polisi, Direttore Creativo del MoaCasa 2023

La casa che oggi conosciamo, vediamo ed esploriamo, è una casa che prima di qualsiasi altra cosa, vuole vivere ed essere vissuta. Chi ci da questa certezza? Per esempio, una visione di casa “empatica” ed “umanizzata” arriva dal MoaCasa 2023; in fiera a Roma da Sabato 28 Ottobre, questo ambiente dedicato al mondo dell’interior design sembra voler ridisegnare le linee guida di un arredamento moderno a stretto contatto con la persona, l’ambiente e la tecnologia. A raccontarcelo è il Direttore Creativo di MoaCasa, l’Archiettto Luigi Polisi, che ha parlato in esclusiva con noi della soddisfazione per la sfida vinta con questo nuovo concetto di “abitare”…

Veneta Cucine, Binacci Arredamenti, MoaCasa 2023

Luigi Polisi, Direttore Creativo di MoaCasa 2023 ci ha raccontato la sua “visione” della fiera in generale e di come gli spazi espositivi, soprattutto in questa edizione 2023, abbiano rispecchiato un messaggio in cui l’arredamento si sposa con l’ambiente che lo circonda, e non solo con le tendenze per gli interni.

Che MoaCasa è stato, dunque, quello di quest’anno?

Il MoaCasa di quest’anno si concentra molto sul green, che vede una fase di passaggio per le aziende: dal grande boom, complici gli incentivi e la grande richiesta, ad una saturazione di questo ambito. Questo per me personalmente è il quarto appuntamento tra MoaCasa e CasaIdea e arrivo con un’idea chiara all’appuntamento della fine 2023: la fiera nel post-pandemia è stata una sfida! Abbiamo, perciò, gestito un layout diverso degli spazi e dei percorsi, ed il pubblico ha risposto in modo notevole.

In effetti un’aria nuova è proprio quello che abbiamo respirato alla fiera, dove  abbiamo notato una volontà di “umanizzare” il concetto di arredamento. Sembra proprio che l’aspetto empatico fosse al centro. Uno dei primi allestitori che abbiamo incontrato, per esempio, ci ha detto che ha scelto di rappresentare gli spazi degli stand con più sfumature femminili in virtù di una valutazione generale sul valore che viene dato alla donna, ed alla mamma, come parte determinante nella scelta di una cameretta, per esempio.

Sembra che la persona, non intesa semplicemente come consumatore, sia centrale in questa edizione del MoaCasa, vero?

Ti ringrazio per averlo notato, perché è proprio questo l’obiettivo da raggiungere. Prima della pandemia la casa era più patinata e meno vissuta, c’era poco il nostro vissuto. Con la pandemia abbiamo visto che vivere casa era invece molto di più. Io ho voluto portare questa idea di un prodotto umano in fiera, senza il distacco della vetrina. Ho cercato di trasferire questo a chi doveva esporre il prodotto, anche con la disposizione degli spazi…

Al MoaCasa 2023 il minimalismo viene contaminato da bellissime “macchie di colore”, quasi strizzando l’occhio allo stile eclettico…

MoaCasa 2023

Oggi il minimalismo come tendenza è un minimalismo sporcato in maniera empatica con i contrasti di colori e delle superfici. Per farti un esempio pratico: nel divano la linea minimal c’è nel prodotto, però si cercano molto i contrasti del tessuto, o dei contorni (come i pavimenti o le tende per esempio). L’idea finale è di non avere perciò delle forme di prodotto estreme, avere le linee con un aspetto minimale ma nel contesto della stanza la caratterizzazione e la personalizzazione umana….

La Casa dunque diventa meno “dormitorio” e più espressione di un vissuto e personalità?

Ti faccio un altro esempio pratico: la cucina. Noi eravamo abituati alla cucina come ambiente pratico, in cui la colazione era funzionale, un passaggio, prima di uscire per sporcare poco e tornare la sera non trovando la cucina poco “performante” per la cena. Con la pandemia ci siamo accorti  che il superfluo non ci serviva, abbiamo imparato ad apprezzare l’essenzialità. Ecco da dove arriva il minimalismo per quanto riguarda le funzioni. Il tempo in più trascorso in casa, però,  ci ha fatto desiderare di personalizzare l’ambiente in cui viviamo, cucina compresa, dove non siamo di passaggio. Anche qui, perciò, possiamo scegliere una carta da parati, per esempio…

Quali saranno le prossime prossime sfide da qui al 2024, anche con l’appuntamento intermedio di CasaIdea in primavera?

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da MOACASA 2023 (@moacasa.fiera)

L’appuntamento a CasaIdea in primavera è proprio con nuove sfide. La protagonista sarà la tecnologia applicata al mondo dell’arredo. Ci sarà una rivoluzione che oggi ci troviamo solo ad annusare con il racconto dei media, ma con CasaIdea, che arriverà anche dopo il Salone del Mobile, l’aspetto tecnologico sarà ancora più concreto. Non parlo di intelligenza artificiale, che sarà utilizzata ancora solo come analisi del target; parlo di una tecnologia come supporto alle funzioni, come per esempio quelle dell’elettrodomestico. Ti dico solo che oggi già al MoaCasa ci sono dei forni in cui all’interno non ci sono gli alimenti da cucinare, ma un vero e proprio orto da coltivare. Questa è la mia sfida vinta, perché oggi se questo viene raccontato in modo non banale possiamo capire come questo sia già un aspetto che racconta il futuro…

Un altro aspetto che abbiamo potuto vedere in modo concreto in questi giorni è l’interesse, quasi divulgativo di molti brand protagonisti del MoaCasa. A esempio chi era presente con lo spazio dimostrativo dei depuratori di acqua: ci è stato spiegato che nei prossimi 20 anni è previsto che questo mercato arrivi a saturazione, ovvero che tutti avremo il depuratore per l’acqua in casa. La voglia dei partecipanti alla fiera sembrava quella di condivisione, non di persuasione, verso l’utente ospite in fiera!

Rendere il “consumatore”, il “cliente”, attivo nell’informazione è un obiettivo della fiera e un messaggio con cui darsi appuntamento al prossimo anno?

Questo è un altro aspetto importante: il mercato oggi dice che il consumatore non è interessato al costo finale del prodotto, ma al suo racconto. Mi spiego meglio: il vero business oggi non è il rapporto del prodotto con il suo costo, ma il racconto del prodotto stesso, è qui che il consumatore pone attenzione. Questo è il nocciolo della questione: io non devo vendere il depuratore perchè conviene ma perchè ti spiego che ti sarà utile nella tua vita, ed è questo l’imput del MoaCasa 2023, che quindi mi confermi essere andato a buon fine.

Empatia, umanizzazione, personalità, colore e racconto. Dal MoaCasa 2023, ecco le parole che ci portiamo con noi, in attesa dei prossimi appuntamenti con le novità, in una casa tutta da vivere…