Il Borgo fantasma che ancora non conosci a due passi da Viterbo

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
28/05/2024

Un luogo in cui vivere una favola sospesi nel tempo, tra sapori speciali e suggestioni di epoche passate? Ecco il borgo fantasma a poca distanza da Viterbo che forse ancora non conoscevi...

Il Borgo fantasma che ancora non conosci a due passi da Viterbo

Abbiamo spesso parlato, nel nostro costante tour nel mondo dei borghi, del fascino di quei paesi che vengono chiamati “fantasma“. Un borgo fantasma che, però, forse ancora non conosci, si trova a due passi da Viterbo e a poco più di 10 chilometri dal borgo che muore, la famosissima Civita di Bagnoreggio. Ma non pensate, però, ad un posto abbandonato e trascurato, anzi, questo posto oggi rientra in un progetto di recupero denominato realizzato dalla startup Hubstract – Made For Art e dall’Università della Tuscia, sostenuta dalla Regione Lazio. Grazie ad un plastico interattivo potrete conoscere il presente ed il passato del posto ed immergervi anche nel suo presente. Ma prima di farlo, ecco qualche indicazione su come raggiungerlo e cosa fare una volta qui…

Celleno, il borgo fantasma che vi sorprenderà…

Il nome Celleno ha origini antichissime e la sua fondazione dovrebbe risalire a “Italo discendente di Enotro, in memoria della sua figlia Cilenia; e ciò molti anni prima dell’assedio di Troia”. Celeno, nella mitologia greca, era una delle tre arpie figlie di Taumante e Elettra. Il fascino dell’idea di questo collegamento è decisamente forte, ma sembra anche che l’etimologia del nome del posto possa essere collegata al latino medievale cella, in riferimento alle numerose grotte scavate lungo le pareti tufacee dello sperone che ospita l’abitato. Celleno è un piccolo borgo incastonato tra le dolci colline della provincia di Viterbo. Prima tappa come spesso accade quando consigliamo itinerari nei borghi, è quella alla Chiesa di San Giovanni Battista, con i suoi affreschi medievali, e a seguire il Palazzo Comunale, che sorge imponente al centro del paese. La piazza principale è il cuore pulsante della comunità, un luogo di incontro dove gli abitanti si riuniscono per chiacchierare e condividere momenti di convivialità. La cucina di Cellano è un inno ai sapori autentici del territorio, con piatti semplici ma gustosi, come le pappardelle al sugo di lepre, le bruschette con olio extravergine d’oliva e i formaggi artigianali. Per chi ama la natura, Cellano offre numerose possibilità di escursioni e passeggiate nei dintorni, tra boschi rigogliosi e campi coltivati, dove si possono incontrare cervi, volpi e altri animali selvatici. La vista dalle colline circostanti è spettacolare, con panorami che spaziano fino al Lago di Bolsena e ai monti Cimini. Visitare Cellano significa immergersi in un ambiente genuino e accogliente, dove l’ospitalità è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. È il luogo ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia della vita moderna, un posto dove ritrovare il contatto con la natura e con le radici più autentiche della cultura italiana.

Perchè Celleno viene chiamato il borgo fantasma?

Celleno, dicevamo, è conosciuto come il “borgo fantasma” per via della sua affascinante e misteriosa storia. Questo soprannome deriva dal fatto che il borgo vecchio è stato progressivamente abbandonato nel corso del XX secolo a causa di vari eventi sismici e frane che lo resero pericoloso. Oggi, il vecchio borgo di Celleno offre ai visitatori un’esperienza unica, immersa in un’atmosfera sospesa nel tempo. Una delle testimonianze del passato glorioso di questo paese è il Castello Orsini, un’imponente fortezza medievale che domina il borgo. Anche se in rovina, il castello mantiene un fascino indiscutibile, con le sue mura maestose e le torri che offrono una vista spettacolare sulla valle circostante. Il borgo vecchio ospita anche la Chiesa di San Donato, un edificio che, nonostante sia in stato di abbandono, conserva ancora tracce della sua antica bellezza, come affreschi e decorazioni che raccontano la fede e la devozione della comunità.  Prima del suo crollo a causa del terremoto del 1695, la torre mastio del castello era posta a difesa della porta d’ingresso verso il borgo. Un’ultima curiosità imperdibile su questo posto? Qui si organizza una delle più riuscite sagre del nostro paese: si tratta della Festa delle Ciliegie, che celebra il frutto simbolo del territorio con degustazioni, musica e spettacoli. Per il 2024 è in programma dal 31 Maggio al 2 Giugno e… quale occasione migliore per andare a scoprire questo posto unico al mondo?