Emilia Romagna: La Classifica dei 6 Borghi più belli. Da non perdere!

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
20/09/2022

I Malatesta, la caldarroste, i maccheroni, l'aceto balsamico. Questi sono pochi indizi ma inequivocabili, avete capito dove vi portano? Sì, proprio in Emilia Romagna, tra i borghi più belli ed imperdibili di una delle terre con più simboli e tradizioni in Italia...

Emilia Romagna: La Classifica dei 6 Borghi più belli. Da non perdere!

Fortezze, castelli, tradizioni, buon cibo e tanta allegria. Che cosa fanno tutte queste insieme? Raccontano una parte di Emilia Romagna. Alcuni dei borghi più belli d’Italia si trovano proprio qui, nella terra della movida, della piadina e delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Quali sono i borghi più belli d’Emilia Romagna?

Castrocaro Terme: Musica e Benessere

Castrocaro

Castrocaro è famosissimo anche oltre i confini nazionali per le sue acque termali e per la storia che lega questo borgo alla scoperta di volti e voci nuove per lo spettacolo. Negli anni passati la sua fama era pari a quella di Sanremo ed il famosissimo Festival delle voci e dei volti nuovi di Castrocaro ha scoperto alcuni tra i più famosi cantanti della nostra canzone. Oltre a centro benessere ed al parco termale, una delle maggiori attrazioni di Castrocaro è la sua fortezza. Come la maggior parte dei borghi dell’Emilia Romagna anche Castrocaro ha una forte caratteristica medioevale e la sua fortezza la esprime al 100%. Dalla Torre delle Segrete si può godere di un panorama unico!

Castelvetro Di Modena: il Borgo dell’Oro Nero

modena castelvetro

Castelvetro di Modena è un borgo famosissimo dell’entroterra emiliano, famoso per i resti del suo castello, la celebre pavimentazione realizzata come una gigantesca scacchiera e, soprattutto, per essere la terra dell’aceto balsamico. In questo borgo l’aceto balsamico è talmente pregiato che può arrivare a costare tanto quanto un bicchiere di buon vino. C’è un lavoro molto attento nella produzione dell’aceto balsamico di Castelvetro, che qui  infatti chiamano l’oro nero; quelli che sono conosciuti come i “mastri assaggiatori” conservano e fanno invecchiare l’aceto balsamico fino a quando non raggiunge il livello di pregio e di gusto adatti ad essere messo in commercio. A parte le acetaie, però, qui potete visitare anche tante bellezze che non troverete facilmente altrove: il borgo antico, il castello di Levizzano, il Santuario di Puianello, il campo di San Rocco e ancora tante bellezze nascoste tra vicoli e fortezze.

Brisighella: il Borgo dei 3 Pinnacoli

brisighella borgo

Questo è uno dei borghi più visitati dell’intera Emilia Romagna. Brisighella è come un diamante, incastonato tra Ravenna e Firenze, nel Parco regionale della Vena del Gesso; si lega all’Emilia Romagna conservando qualche suggestione che ricorda le colline toscane.  Ci sono 3 pinnacoli rocciosi che ancora oggi sono quelli sopra cui sorgono i luoghi di maggior interesse della cittadina. I 3 pinnacoli sembrano elevare, come fossero un piedistallo, i 3 punti più riconoscibili del borgo: la rocca Manfrediana del XVI secolo, il santuario del Monticino e la torre detta “dell’orologio“. Anche qui l’enogastronomia fa la parte del gigante; menzione d’onore al formaggio conciato con stagionatura nelle grotte di gesso: tra le cose da mangiare, sul posto, almeno una volta.

Bobbio: All’incrocio tra Liguria, Lombardia e Emilia Romagna

fiume trebbia

Se con Brisighella abbiamo incontrato un borgo che si trova a 2 passi dalla Toscana, seppur si trova in Emilia Romagna, Bobbio è invece un borgo emiliano che strizza l’occhio alle culture liguri e lombarde. Si trova nella val Trebbia, in provincia di Piacenza, ed è famoso per il Ponte del Diavolo, lunghissimo, che passa sopra il fiume Trebbia. Nel 2019 è stato eletto Borgo dei Borghi, non solo per il suo incrocio di culture del nord Italia, ma soprattutto per le sue attrazioni come Castello Malaspina, il Duomo di Bobbio e il Monastero di San Colombano. Anche qui, come da tradizione in Emilia Romagna, non possiamo non suggerivi un piatto tipico: i maccheroni alla bobbiese con sugo di stracotto, se potete ordinateli al Ristorante Filetto, che li propone nella loro ricetta tradizionale.

Montefiore Conca: Il Simbolo del dominio dei Malatesta

Montefiore Malatesta

La famiglia Malatesa è stata tra le più potenti, storicamente, ad aver popolato le terre d’Emilia Romagna, che hanno dominato dal 1295 al 1500. Il famoso amante di Francesca da Rimini, Paolo, era proprio un malatestiano, così come suo fratello Gianciotto, che lo uccise in preda ad un’impeto di gelosia, per averlo sorpreso durante un bacio appassionato con quella che era sua moglie, appunto, Francesca! Per gli appassionati del genere, ma anche per i semplici amanti dei monumenti simbolici, assolutamente da non perdere la Rocca Malatestiana. Dal punto di vista della cucina, invece, qui la regina incontrastata è la castagna. Il periodo migliore per visitare Montefiore Conca e assaggiare le sue famose caldarroste, è il mese di Ottobre: ad Ottobre tutte le domeniche, infatti, si celebra la sagra della castagna.

San Leo: Il borgo di San Leone tra storia e magia

borgo San Leo

La leggenda narra che questo borgo prenda il nome dal vescovo che lo evangelizzò, arrivando dalla Dalmazia, e diventando, appunto il suo primo Vescovo. Questo è un borgo davvero suggestivo perché si erge su una Rocca a quasi 600 metri di altezza e da qui si vede uno stupendo panorama di boschi che si perdono fino alla vista del mare. Una delle cose più importanti da vedere a San Leo, oltre a visitare la sua fortezza, è la festa Alchimi Alchimie che si tiene a fine Agosto ed è dedicata al mondo della magia e dell’esoterismo.