Siete in cerca di un meraviglioso borgo d’Italia dove trascorrere un weekend invernale unico e indimenticabile, tra scorci suggestivi e attrazioni da non perdere? Allora questo articolo farà sicuramente al caso vostro! Nel cuore dell’Emilia Romagna, ai piedi delle ultime alture collinari appenniniche, a circa 25 km dalla costa adriatica, si nasconde un delizioso borgo di piccole dimensioni ma dalla bellezza senza tempo, uno di quei luoghi pronti a conquistare il cuore dei veri viaggiatori con le sue attrazioni dal fascino indiscusso. Borgo natale di Pellegrino Artusi, importante gastronomo e scrittore considerato il padre della moderna cucina italiana, noto soprattutto per aver scritto “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene“, questo comune in provincia di Forlì-Cesena è una piccola perla tutta da scoprire.
Questo Borgo in Emilia Romagna è la meta perfetta per l’Inverno
Di quale luogo stiamo parlando? Di Forlimpopoli, anche considerato Città Artusiana. A rendere questo borgo una gemma strepitosa, ci pensa sicuramente la sua storia antica e stratificata che affonda le radici nel II secolo a.C., quando i Romani fondarono il primo insediamento lungo la Via Emilia. Nei secoli seguenti, Forlimpopoli si affermò come tappa importante per i pellegrini in cammino verso Roma e ancora oggi custodisce tracce preziose della sua storia. Ma scendiamo nei dettagli…
La Rocca Albornoziana, emblema del borgo
Uno dei simboli indiscussi di Forlimpopoli? La scenografica Rocca Albornoziana, un bellissimo edificio quattrocentesco che domina la piazza principale con la sua pianta quadrata e le torri massicce. Costruita intorno alla metà del XIV secolo sulle rovine dell’antica cattedrale, è attuale sede del municipio. Non solo rappresenta un’importante testimonianza storica, ma è anche un fulcro della vita cittadina poiché la piazza che la circonda è spesso luogo di eventi, mercati e celebrazioni, rendendo così la rocca un punto d’incontro uno degli emblemi del borgo. All’interno della Rocca, scendendo nei sotterranei, tra volte e corridoi in pietra, si trovano le sale del Museo Archeologico “T. Aldini”, un luogo che racconta millenni di storia con reperti paleolitici, mosaici romani, anfore, oggetti medievali e testimonianze dell’ultimo periodo tardo medievale ritrovate in zona.
Tutte le attrazioni da non perdere nel centro storico
Dopo essere andati alla scoperta della Rocca Albornoziana, prendetevi del tempo per visitare anche le altre attrazioni del borgo, come la Chiesa dei Servi, situata proprio accanto alla rocca. Edificata a metà del XV secolo, a partire dai primi decenni del Settecento assunse il suo aspetto attuale: una facciata suddivisa in più sezioni, dominata da un elegante torrione settecentesco che supera persino il campanile. A catturare l’attenzione, non ci pensa solo la facciata esterna ma anche gli interni, arricchiti da decorazioni e arredi pregiati. Qui si trovano sei ampie nicchie che accolgono altari con opere di grande valore, come la pala dell’Annunciazione realizzata da Marco Palmezzano, figura di spicco della pittura rinascimentale romagnola. All’interno del complesso monumentale della Chiesa dei Servi si trova Casa Artusi, il primo polo culturale dedicato alla cucina casalinga italiana. Qui è possibile assaporare le specialità della tradizione romagnola e, soprattutto, approfondire il metodo Artusiano partecipando ai corsi proposti dalla celebre Scuola di Cucina, un’occasione unica per apprendere e vivere da vicino l’arte culinaria domestica italiana. Molto suggestiva anche la Collegiata di San Ruffillo, un bellissimo esempio di architettura del VI secolo, custode delle reliquie del santo, primo vescovo di Forlimpopoli. Pur essendo ricostruita nel Quattrocento e poi restaurata nel 1821, questo meraviglioso edificio religioso mantiene il fascino semplice e austero dell’origine paleocristiana.
I piatti tipici della cucina locale da provare assolutamente
L’Emilia Romagna è celebre per la sua tradizione enogastronomica, un’esplosione di gusto e sapore senza precedenti. E sapete cosa? Forlimpopoli non fa eccezione! Questo piccolo borgo vanta una tradizione culinaria legata ai sapori della cucina casalinga italiana. Tra i piatti più celebri spiccano le piadine romagnole, spesso farcite con salumi locali, formaggi o verdure di stagione. Non mancano all’appello i cappelletti in brodo, preparati con un ripieno di carne o formaggio e serviti in un delicato brodo di carne. Da provare poi i passatelli, gnocchetti a base di pangrattato, uova e parmigiano, cotti nel brodo e perfetti nelle stagioni fredde. Tra i secondi, la carne di maiale è protagonista, spesso cucinata con erbe aromatiche o accompagnata da contorni semplici. A completare l’esperienza a tavola, i dolci locali, come le ciambelle al vino o i bustrenghi, un’esplosione di gusto e sapore.

