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Dagli etruschi al medioevo, un borgo carico di storia e suggestione a due ore da Roma

Dagli etruschi al medioevo, un borgo carico di storia e suggestione a due ore da Roma
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Un borgo medievale non troppo distante da Roma dove la storia antica si intreccia con tempi più recenti ed è ricco di leggende e suggestioni


Questo borgo in provincia di Viterbo, nella Maremma laziale, sorge su un piccolo villaggio agricolo nato al tempo degli etruschi all’ombra dell’antica città di Vulci. In tempi di nuovo Pontefice, vale la pena ricordare che qui ebbe i natali Alessandro Farnese, che divenne Papa Paolo III. È un luogo suggestivo, che vale la pena visitare per la sua storia e le sue leggende.

Un luogo storico e affascinante con una natura meravigliosa intorno

L’aspetto medievale del borgo che arriva ai giorni nostri non nasconde le tracce di un passato più antico. Luogo di residenza della famiglia Farnese, è qui che ha vissuto ed è morto anche il fratello di Napoleone Bonaparte, Luciano. Si tratta di un affascinante borgo medievale perfetto per una gita fuori porta in questi weekend di primavera. Un borgo tranquillo dove poter gustare le prelibatezze enogastronomiche come l’olio e gli asparagi, e visitare le tante attrazioni del luogo. Edifici storici, castelli, chiese e il famoso ponte del diavolo: a Canino ci sono davvero tante attrazioni, prima di perdersi nel parco archeologico di Vulci, poco distante.

Cosa vedere nella parte centrale del borgo tra le chiese e il castello

Iniziamo la visita a Canino partendo dalla collegiata dei Santi Apostoli Giovanni e Andrea, che conserva dei prestigiosi quadri del Perugino, tra cui la Natività, e oltre che dei dipinti di età barocca. Altri edifici religiosi sono il complesso conventuale di San Francesco, dove pare che il Santo stesso sia passato, e la Chiesa di Santa Maria della Neve. Una leggenda lega questa chiesa a S. Maria Maggiore di Roma: è nel luogo in cui sorge che la Madonna abbia fatto nevicare, il 5 di agosto.

Il Castello di Vulci, che oggi è la sede del museo nazionale archeologico, è eretto a riparo di un suggestivo ponte etrusco-romano, detto dell’arcobaleno o del diavolo (III sec. a.C.), perché pare che il diavolo in persona lo costruì in una notte, e che attraversa il fiume Fiora. In era un’abbazia benedettina (infatti è chiamato castello dell’Abbadia) e la sua posizione strategica tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana lo rese un importante e conteso luogo di passaggio e di controllo. Le famiglie e le città che dal medioevo in poi se lo contesero, ne modificarono l’aspetto trasformandolo in castello fortificato, in forma trapezoidale e con una torre di vedetta.

I piloni in tufo rosso del ponte che appoggiano direttamente sul fiume Fiora, sono la parte più antica e risalgono al periodo etrusco. Nel medioevo il ponte fu modificato e collegato al Castello.

La visita a Canino prosegue visitando la fontana dodecagonale, realizzata nel ‘500 su progetto del Vignola. Canino è famosa anche per il suo Parco Naturalistico Archeologico dei Vulci e per le rovine della Rocca medievale di Castellarso. Tra i siti archeologici degni di nota, c’è anche un acquedotto romano tra i più lunghi, in parte purtroppo crollato nel 1994.

Vulci

Al Parco Naturalistico Archeologico si uniscono l’esperienza di architettura antica a incredibili percorsi naturalistici. Gli scavi dell’antica metropoli etrusco-romana di Vulci si articolano in un contesto naturale a tratti incontaminato. Suggestivi il canyon formato dalla scura roccia vulcanica scolpita dalle acque del Fiora, il pianoro popolato dalle maestose vacche maremmane e da cavalli bradi, la rigogliosa vegetazione lungo le sponde del fiume, lo spettacolo in cielo dei gruccioni in volo. Molti i percorsi segnalati da percorrere, da quello breve a quello naturale fino al percorso completo di 4,5 km, che consentono di visitare gli scavi archeologici della città etrusco-romana senza perdere il Laghetto del Pellicone. Da visitare la Valle delle Farfalle e la necropoli a nord, con la bellissima Tomba dei Soffitti Intagliati e la Tomba della Sfinge. Sulla parte opposta del fiume Fiora si trova la Necropoli orientale, con la Tomba François, la Tomba delle Iscrizioni ed il Tumulo della Cuccumella.

La Cascata del Salabrone

Non molto distante da Canino, a 1 km da Farnese, al confine con la Toscana, all’interno della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, si trova una delle più selvagge e spettacolari cascate d’Italia. Per raggiungerla si segue l’itinerario tracciato che inizia dalla strada che collega Farnese a Pitigliano.