Copenhagen Fashion Week, le sfilate che ricorderemo…

Marilina Curci
  • Fashion Editor
  • Esperta in Content Management
03/02/2024

Diventata ormai un appuntamento di riferimento per i fashion insiders e non solo, la Copenhagen Fashion Week ha riconfermato il suo ruolo chiave nel calendario delle settimane della moda anche per l’edizione targata Autunno Inverno 2024. Ecco il best of dei fashion show andati in scena nella capitale danese pochi giorni fa.

Copenhagen Fashion Week, le sfilate che ricorderemo…

Andata in scena dal 29 gennaio al 2 febbraio, l’ultima edizione della Copenhagen Fashion Week non ha deluso le aspettative grazie al suo variegato mix di talenti emergenti, brand consolidati e nuove label dall’inconfondibile scandi style. La kermesse ha dato il via alla stagione Autunno Inverno 2024 – precedendo le sfilate di New York e quelle altre principali settimane della moda che avranno luogo a partire dai prossimi giorni – e svelato tante interessanti anticipazioni su quelle che saranno le novità per il prossimo anno.

Copenhagen Fashion Week: il best of delle sfilate Autunno Inverno 2024

Comune denominatore delle collezioni che si sono susseguite durante la cinque giorni danese, un’attenzione sempre maggiore al tema della sostenibilità, che non a caso rappresenta il valore portante attorno a cui ruota l’intera manifestazione. La CPHFW segue infatti una vera e propria strategia che impone ai marchi partecipanti di rispettare 18 requisiti minimi, dall’impatto ambientale generato dalla produzione di ogni capo alle condizioni dei lavoratori che si occupano di allestire i defilé.

Il calendario, in costante espansione, ha incluso in questa edizione nomi come Rotate, Saks Potts, Aeron e tanti altri. Ecco gli show che hanno catturato la nostra attenzione.

La seconda prova in passerella del talento danese Nicklas Skovgaard

Dopo il debutto avvenuto durante la scorsa edizione della settimana della moda danese, Nicklas Skovgaard ha collaborato ancora una volta con l’artista Britt Liberg portando sulla catwalk uno show-performance dove i protagonisti sono stati volumi inediti, tagli audaci e trame realizzate artigianalmente al telaio. Fin dalla fondazione del suo marchio, il designer si è sempre mostrato particolarmente sensibile e attento alle tematiche green e ha scelto l’antica arte della tessitura come strumento per minimizzare gli sprechi. Nel suo studio a Copenaghen progetta e realizza i tessuti a mano, producendo solo la quantità di materiale necessaria a soddisfare le effettive richieste da parte dei clienti.

Le creazioni sartoriali e atemporali di Aeron

Sofisticato, elegante, disinvolto. Queste le parole chiave che definiscono il guardaroba femminile firmato Aeron. Fondato da Eszter Áron, il marchio basato a Budapest vuole coniugare l’atemporalità della sartoria tradizionale con le tecnologie più all’avanguardia in materia di riduzione dei rifiuti e pratiche di approvvigionamento sostenibili, facendo focus su quelle che sono le esigenze della vita quotidiana della donna moderna. Un intento che si traduce in abiti dalle linee minimal e ultra contemporanee, completi rigorosi in pelle e capi basic in maglia, tutti accomunati da un’altissima qualità dei materiali e da una spasmodica cura dei dettagli.

I mix&match di Saks Potts tra minimalismo e vintage style

Fondato nel 2014, Saks Potts rende omaggio alla città di Copenhagen, luogo di nascita di Cathrine Saks e Barbara Potts e inesauribile fonte di ispirazione per ogni creazione. Non stupisce dunque che per l’Autunno Inverno 2024 le due designer abbiano deciso di far sfilare la collezione in un luogo della capitale danese a loro particolarmente caro: il flagship store del brand. In passerella, capi eclettici dalle linee essenziali intrisi di vintage vibes, interpretati da un cast stellare, dalla supermodella Stella Maxwell alla beauty editor Tish Weinstock.

La dark romance di Rotate

Su uno sfondo opulento fatto di moquette rossa e lampadari di cristallo, il brand di partywear del gruppo danese Birger Christensen, nato dalla collaborazione tra Jeanette Madsen e Thora Valdimarsdottir, ha fatto sfilare una serie di capi dal mood romantico e allo stesso tempo oscuro, glam ma anche rilassato. Le paillettes, i tessuti satinati, le trasparenze diventano elementi attraverso cui sperimentare e giocare con la propria personalità. «A giocare un ruolo fondamentale è stato più che mai lo styling – hanno spiegato le due direttrici creative – che rimanda alla versatilità insita nei nostri design e rappresenta un invito per le persone a far propri questi capi e a renderli unici».

La sfilata silenziosa di Wood Wood

Presentata negli spazi del Museo Thorvaldsen di Copenaghen, la sfilata di Wood Wood si è svolta nel silenzio più assoluto. A scandire le uscite sulla passerella, solo il rumore dei passi delle modelle sul pavimento di marmo. L’assenza di un accompagnamento musicale non ha fatto che catalizzare l’attenzione in maniera ancora più incisiva sugli abiti dalle silhouette inusuali, sulle camicie sartoriali fuori misura dalle tinte delicate, sui bermuda in denim cerato. La ricerca sui materiali ha rappresentato il core della collezione: oltre al già citato denim cerato effetto pelle, hanno trovato spazio anche tessuti come il neoprene, la rete di viscosa e il cotone stropicciato, sia in forma reale che in versione trompe l’oeil.

I maxi piumini di Stamm

Non sono passati indubbiamente inosservati i voluminosi piumini di Stamm, marchio scandinavo che si è aggiudicato il Zalando Sustainability Award con la collezione di debutto Autunno Inverno 2023. Il brand è contraddistinto da una filiera trasparente e utilizza solo imbottiture in piuma d’oca certificata RDS o fibra naturale di kapok. La nuova stagione è delineata da un approccio ossimorico che fonde elementi opposti, come forza e sensibilità, rigore e dinamismo, couture e casualwear.