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Come accedere a La Pelosa e tutte le regole da rispettare sulla spiaggia più bella ed esclusiva della Sardegna

Come accedere a La Pelosa e tutte le regole da rispettare sulla spiaggia più bella ed esclusiva della Sardegna
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Acque turchesi, sabbia chiarissima e uno scenario da cartolina: La Pelosa è un angolo di paradiso con regole da rispettare. Scopri cosa sapere prima di organizzare una visita…


Pochi luoghi al mondo riescono a far innamorare al primo sguardo come La Pelosa, la celebre spiaggia situata all’estremo nord-ovest della Sardegna, a due passi da Stintino. Una distesa di sabbia finissima e bianchissima, bagnata da acque che variano dall’azzurro chiaro al turchese più intenso, tanto trasparenti da sembrare irreali. Ma La Pelosa non è solo bellezza naturale: è anche un esempio di come sia possibile coniugare turismo e tutela ambientale, grazie a un sistema di accesso regolamentato che preserva il suo ecosistema fragile e unico.

Per molti viaggiatori è diventata una tappa imprescindibile durante l’estate sarda, ma non tutti sanno che l’ingresso a questa spiaggia da cartolina è vincolato da regole rigide, prenotazioni e una serie di accorgimenti pensati per conservarla intatta. Ecco perché, se hai intenzione di visitarla, è bene conoscere in anticipo come muoversi per evitare sorprese. Dal sistema di prenotazione alla capienza massima giornaliera, passando per le sanzioni a chi non rispetta le norme: ecco la guida pratica per accedere — nel modo giusto — a una delle spiagge più belle del pianeta.

Spiaggia La Pelosa, un luogo esclusivo a cui accedere solo su prenotazione

Riconosciuta a livello internazionale per la sua bellezza paradisiaca, La Pelosa è diventata da anni un luogo protetto, dove l’accesso avviene esclusivamente su prenotazione obbligatoria. La gestione è affidata al Comune di Stintino, che ha istituito un portale dedicato, chiamato semplicemente Spiaggia la Pelosa, attraverso cui è possibile prenotare la propria giornata in spiaggia con un certo anticipo.

Ogni giorno, infatti, viene fissato un numero massimo di visitatori, stabilito attorno alle 1.500 persone, distribuite tra turisti e residenti. Il biglietto d’ingresso ha un costo simbolico, di 3,50 euro a persona, ed è gratuito per i bambini sotto i 12 anni. Si può prenotare anche per più giorni consecutivi, ma sempre rispettando i criteri di disponibilità imposti dal sistema.

L’accesso è contingentato non solo per evitare l’affollamento, ma anche per garantire a ogni visitatore un’esperienza più tranquilla e sostenibile. Una volta effettuata la prenotazione, si riceve un QR code personale, da mostrare all’ingresso della spiaggia nelle fasce orarie indicate. Il controllo è effettuato da personale autorizzato che verifica la validità del ticket e il rispetto di tutte le norme.

Il consiglio per chi vuole vivere La Pelosa nel cuore dell’estate è quello di prenotare con largo anticipo, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando la richiesta è altissima. Non è possibile accedere senza prenotazione e non esistono alternative: l’ingresso è consentito solo con il biglietto confermato, anche per chi arriva a piedi o in bicicletta.

Perché La Pelosa è a numero chiuso e quali sono le regole

Il sistema a numero chiuso non è una trovata turistica, ma una scelta ambientale necessaria. Negli anni, l’enorme successo di La Pelosa ha comportato un impatto negativo sull’ecosistema costiero: il continuo calpestio ha accelerato l’erosione della sabbia, il parcheggio selvaggio ha minacciato le dune retrostanti, e le maree estive di turisti rischiavano di compromettere per sempre la sua bellezza.

Per questo motivo, il Comune di Stintino ha adottato un vero e proprio regolamento di fruizione, che impone una serie di comportamenti da tenere in spiaggia. Chiunque acceda a La Pelosa è tenuto, ad esempio, a portare con sé una stuoia personale da posizionare sotto l’asciugamano, per evitare il contatto diretto con la sabbia e ridurre l’asportazione involontaria dei granelli. È vietato fumare sulla battigia, così come portare con sé animali domestici durante le ore di balneazione.

Inoltre, non è consentito l’utilizzo di saponi o detergenti sotto le docce pubbliche, per evitare il rilascio di sostanze chimiche dannose, e non si possono lasciare ombrelloni o sedie da campeggio incustoditi sulla spiaggia. Ogni oggetto deve essere rimosso a fine giornata, pena una sanzione amministrativa.

Queste norme, rigorose ma necessarie, si affiancano a un controllo costante da parte degli addetti comunali, che monitorano la spiaggia durante tutto l’arco della giornata. Il risultato? La Pelosa è tornata a splendere in tutta la sua naturale perfezione, con un mare che sembra dipinto e una sabbia sempre più protetta dall’invadenza umana.

Chi ama il mare non può che apprezzare. Anzi, sono proprio queste regole a garantire che questo angolo di paradiso non venga rovinato, e possa essere vissuto anche negli anni a venire. Per chi cerca un’estate all’insegna della natura incontaminata, del rispetto ambientale e della bellezza vera, La Pelosa non è solo una spiaggia: è una lezione di civiltà.