10 Brand protagonisti della Copenhagen fashion week assolutamente da conoscere!

Marilina Curci
  • Fashion Editor
  • Esperta in Content Management
12/08/2023

Talenti emergenti, nomi cult e marchi ad altissimo tasso di coolness: ecco i brand da tenere d’occhio avvistati alla Copenhagen fashion week.

10 Brand protagonisti della Copenhagen fashion week assolutamente da conoscere!

Presentazioni, eventi, premi speciali e oltre 30 sfilate: la Copenhagen Fashion Week – andata in scena dal 7 all’11 agosto – non ha disatteso le aspettative, riconfermandosi uno degli appuntamenti chiave nel calendario delle settimane della moda. Un mix di talenti emergenti, brand consolidati e nuove etichette dall’indiscusso scandi style ha animato la cinque giorni danese e catalizzato l’attenzione su trend, visioni e valori della moda che verrà. In passerella, le collezioni targate Primavera Estate 2024, tutte legate dal fil rouge – o sarebbe meglio dire fil vert – della sostenibilità. «Il ruolo della Copenhagen Fashion Week non è solo quello di presentare il meglio della moda nordica all’interno del nostro pensiero responsabile, ma anche di supportare l’industria globale in generale a investire ulteriormente nell’incredibile talento creativo che abbiamo da offrire», ha dichiarato Cecilie Thorsmark, CEO della kermesse. Ogni brand ha ricevuto l’approvazione del CPHFW Show Committee e del CPHFW Sustainability Committee dopo un processo di selezione basato non solo sulla proposta creativa, ma anche sul rispetto di 18 standard minimi all’insegna di pratiche di produzione più green.

Tra nuovi nomi e brand cult, i protagonisti della Copenhagen fashion week da conoscere

Quella appena conclusasi è stata indubbiamente una settimana memorabile, sia in termini di partecipazione di stampa e buyer internazionali, sia sul fronte dei designer e delle case di moda che vi hanno preso parte. Nomi di spicco della moda made in Denmark come Ganni – brand super virale amatissimo dalle fashionaholic di tutto il globo – Rotate, Baum und Pferdgarten e Saks Potts – che vanta fan del calibro di Rihanna, Lady Gaga, Beyoncé, Bella Hadid e Kendall Jenner – si sono alternati a new entry e talenti emergenti che non faranno fatica a ritagliarsi un posto speciale nel cuore degli addetti ai lavori e non, quali il marchio gender neutral Rolf Ekroth e The Garment, etichetta dal gusto timeless fondata nel 2020 da Sophia Roe and Charlotte Eskildsen. Ecco tutti i nomi più interessanti di questa edizione della Copenhagen Fashion Week.

Rotate: il partywear made in Copenhagen

Rotate è un marchio di Birger Christensen creato in collaborazione con le influencer e designer Jeanette Madsen e Thora Valdimarsdottir. Basato a Copenhagen, è diventato in poco tempo amatissimo per il suo partywear ad alto tasso di coolness e seduzione.

Stine Goya: un’esplosione di colore e stile

Fondato nel 2006, Stine Goya è la coloratissima risposta dell’omonima designer alla rigorosa palette cromatica che spesso contraddistingue le proposte della moda scandinava. Il marchio mira a esaltare la bellezza dell’individualità con l’utilizzo di sfumature vibranti e gioiose.

Lovechild 1979: lusso raffinato

Approccio sartoriale e femminilità in primo piano per Lovechild 1979, brand che vede alla direzione creativa Mia Kappelgaard e che propone capi senza tempo dall’inequivocabile gusto scandi, pensati per durare nel tempo e «abbracciare con orgoglio la bellezza del corpo femminile».

Rolf Ekroth: moda inclusiva e fluida

Tra i talenti più interessanti dell’edizione Primavera Estate 2024 della fashion week danese c’è indubbiamente Rolf Ekroth, designer finlandese-svedese che ha rilanciato la sua etichetta omonima in modo indipendente nel 2020, durante la pandemia. Peculiarità del marchio, una proposta gender neutral e inclusiva progettata per adattarsi a diverse corporature, realizzata con materiali riciclati e tessuti deadstock.

Ganni: radici scandi, stile globale

Nato nei primi anni 2000 come brand di cashmere di nicchia, dopo l’acquisizione da parte di Ditte Reffstrup e di suo marito Nicolaj, nel 2009, Ganni si è trasformato collezione dopo collezione in un brand amatissimo da addetti ai lavori, trendsetter e influencer di tutto il globo. Il segreto di tanto successo? Il mix audace ma perfettamente riuscito tra colori vivaci, stampe eclettiche e un tailoring ricercato ma allo stesso tempo easy to wear, che rende ogni pezzo facile da abbinare e super cool.

Saks Potts: Copenhagen come ispirazione

Lanciato nel 2014, Saks Potts rende omaggio alla fervente vita culturale di Copenhagen, luogo di nascita di Cathrine Saks e Barbara Potts e costante fonte di ispirazione per tutte le loro creazioni. Nate entrambe nel 1993, le due designer si rifanno soprattutto al minimalismo e al modernismo chic di quegli anni. Il risultato sono collezioni sofisticate che uniscono estetica e senso pratico.

Gestuz: stile effortless dal piglio ribelle

La rivisitazione dei classici del guardaroba in chiave moderna e irriverente è il punto di partenza per Gestuz, griffe creata nel 2008 da Sanne Sehested per vestire le donne enfatizzandone la forza e la personalità. Recentemente il brand ha anche lanciato una piattaforma di rivendita per allungare il più possibile la vita delle sue creazioni.

Baum und Pferdgarten: iconico scandi style

«Vogliamo creare modelli per le donne che vogliono divertirsi con la loro espressione personale. Le nostre collezioni possono essere indossate in molti modi diversi da molte donne diverse». Questo l’intento di Rikke Baumgarten e Helle Hestehave, fondatrici di Baum und Pferdgarten. Il nome del marchio – risultato di un’interazione tra i cognomi delle due creative – è diventato sin dai suoi esordi, nel 1999, sinonimo di un’estetica senza compromessi, sostenibile e seasonless.

Skall Studio: l’artigianalità al centro

Le sorelle Julie e Marie Skall, menti creative del brand Skall Studio, sono cresciute nella zona costiera dello Jutland settentrionale, circondate dalla natura. Un background che gioca un ruolo importante nel loro approccio focalizzato sull’artigianalità e sull’uso di materiali naturali come lana danese, lino, cotone organico e cashmere riciclato. Le loro creazioni di maglieria sostenibile sono dei veri must.

The Garment: tra passato e futuro

The Garment porta la firma di Sophia Roe e Charlotte Eskildsen. Da sempre affascinate dall’universo del vintage, fanno confluire nelle proprie collezioni decenni di storia del costume. Il risultato è un cortocircuito di stili e ispirazioni ridotto all’essenziale e attento all’ambiente. Tra le pratiche sostenibili attuate dal brand, anche la compensazione in CO2, realizzata in collaborazione con l’azienda climatica norvegese Choose.