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È il borgo perfetto per andare all’esplorazione della Puglia più autentica

È il borgo perfetto per andare all’esplorazione della Puglia più autentica
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Questo borgo nel cuore della Puglia è una chicca dal fascino senza tempo. Scopriamolo insieme…


Situato nel cuore dell’Alta Murgia, a circa 30 chilometri a sud del capoluogo pugliese, si trova un bellissimo borgo celebre per la sua tradizione agricola, per il suo passato molto interessante e per le sue attrazioni dal fascino senza tempo che ogni anno lasciano a bocca aperta centinaia di visitatori. Fondato nel Seicento dal conte Michele Vaaz, da cui prende il nome, questo borgo è la meta ideale per andare alla scoperta della Puglia più autentica, fatta di tradizioni, di cultura e di folklore.

Questo borgo della Puglia è una chicca tutta da scoprire: ecco le sue attrazioni più belle…

Stiamo parlando di Sammichele di Bari, una vera chicca del sud Italia, ufficialmente inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Noto per le sue stradine strette, le case in pietra locale e le tipiche abitazioni chiamate “vignali”, ancora oggi ben visibili, questo borgo vanta un centro storico ben conservato, curato nei minimi dettagli e ricco di edifici antichi tutti da esplorare. Scopriamo insieme quali sono le attrazioni più belle da non perdere

Castello Caracciolo, simbolo del borgo

La prima cosa da vedere nel bellissimo borgo di Sammichele di Bari è il Castello Caracciolo, costruito nella prima metà del ‘400, come avamposto di controllo e di difesa. Nel corso degli anni è passato nelle mani di diverse famiglie, fino ad arrivare ad oggi, attualmente appartenente al Comune di Sammichele di Bari. Grazie ai numerosi lavori di restauro che si sono susseguiti nel corso degli anni, questo castello vanta un fascino decisamente suggestivo: l’interno è composto da ben quindici ambienti suddivisi tra il piano terra, il primo e il secondo piano, coperti con volta a crociera in conci di pietra, fatta eccezione per quello centrale nel piano terra con volta a botte, e per la corrispondente sala al piano superiore, a tutta altezza. Al suo interno si trova il Museo della Civiltà Contadina “Dino Bianco”.

Chiesa della Maddalena, dalle origini antichissime

Da non perdere la Chiesa della Maddalena, costruita tra il 1615 e il 1632 dove si trovava l’antica cappella sempre dedicata a Maria Maddalena. L’architettura dell’edificio si rifà al primo barocco mentre il presbiterio è del pieno barocco, costruito probabilmente tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. Molto suggestivi qui l’acquasantiera (scolpita all’interno con una rosetta a cinque petali), l’antico battistero in pietra, la nicchia contenente la statua di San Michele Arcangelo e le due statue in pietra dipinta che rappresentano la Madonna e San Giuseppe.

Chiesa Matrice Santa Maria del Carmine, dalla facciata in stile neoclassico

Un’altra chiesa che vale la pena visitare è la Chiesa Matrice Santa Maria del Carmine, nata con l’intento di ospitare più fedeli rispetto alla chiesetta della Maddalena, diventata troppo piccola per il numero di abitanti di Sammichele. Se la sua facciata in stile neoclassico ruberà il vostro cuore, l’intero a tre navate vi farà completamente impazzire. Nella navata a destra si trovano un battistero in marmo policromo, circondato da una balaustra sempre in marmo, e un altare in pietra dedicato alla Madonna di Pompei, realizzato dal maestro Angeloronzo Rossi nel 1909. Invece, lungo le navate laterali sono presenti tredici tele ad olio raffiguranti la Via Crucis, dipinte da Umberto Colonna. Soffermatevi ad ammirare l’abside decorata con un grande affresco rappresentante la Vergine del Carmine con ai lati San Michele e San Simone Stok, sempre del pittore Umberto Colonna. Questa chiesa è un sogno ad occhi aperti, uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.

Orologio civico, una delle attrazioni principali

Costruito fra il 1876 e il 1878 su progetto dell’architetto Vincenzo Ventrella, ad opera dei maestri muratori Nicola Morea e Angeloronzo Rossi, questo edificio sorge sulla porta del vecchio borgo, difronte alla Chiesa Madre. La facciata della torre è divisa in tre ordini sovrapposti: la parte inferiore è occupata da un grande arco a tutto sesto che consente l’accesso al borgo; l’ordine centrale presenta una finestra al centro, l’orologio in alto e una lapide incisa in basso, mentre l’ordine superiore è dominato dal campanile a vela.

Monumento ai caduti, di grande importanza storica

Continuate il tour del borgo, visitando il Monumento ai caduti, situato nella piazzetta antistante palazzo Gentile, che un tempo era adibito a mercato. Questo monumento, inaugurato il 24 maggio del 1937 e realizzato dal costruttore Lerario, fu fatto per ricordare i caduti nella grande guerra. Da una semplice stele emerge una testa di donna in altorilievo con un braccio nudo e muscoloso che, regge una fiaccola e illumina i nomi dei caduti. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla stele fu aggiunta un’altra lastra di marmo con i nomi dei nuovi caduti.

Maschere apotropaiche, un tuffo nel passato

A Sammichele, un tempo era molto diffusa l’arte dello scalpellino, tramandata di generazione in generazione tra le famiglie. Ogni casa, anche la più semplice, mostrava decorazioni realizzate con pietre scolpite. Tra le decorazioni più comuni spiccavano le maschere apotropaiche, spesso scolpite sulla chiave di volta dell’arco sopra la porta d’ingresso. Il termine apotropaico, di origine greca, si riferisce a oggetti ritenuti capaci di allontanare gli spiriti maligni o la sfortuna. Proprio per questo, l’ingresso della casa era considerato il luogo perfetto per collocarli. Le maschere apotropaiche presenti a Sammichele si possono classificare in quattro periodi principali: la prima fase raffigura esseri mitologici o animali (come chimere, serpenti, grifoni); la seconda mostra volti umani deformi, spaventosi o caricaturali (frequenti le facce con la lingua di fuori); la terza è caratterizzata da motivi floreali e decorativi e l’ultima vede un ritorno a volti umani, ma rappresentati con espressioni serene e piacevoli.

Centro storico, alla scoperta dei vignali

Prima di lasciarvi alle spalle Sammichele di Bari, ritagliatevi del tempo per fare un giro nel centro storico. Qui è possibile vedere ancora le storiche costruzioni chiamate “vignali”. Un tempo i residenti del borgo avevano l’usanza di far crescere una vite rampicante sull’uscio della propria casa, in segno di buon auspicio ma anche per proteggersi dal sole. La pianta, accuratamente potata, negli anni formò un intreccio dei rami pensato per decorare ma anche per offrire delle zone d’ombra. Ancora oggi, aggirandosi tra le stradine del Centro Storico, nella zona detta Casamicciola o nelle vie storiche come Vico Spezzato, è possibile ammirare esemplari di antichi vignali. Tra i più suggestivi, c’è quello in Vico Spezzato, un vignale sotto il cui mezz’arco di ingresso è stato costruito un piccolo blocco che fungeva da seduta e da ripiano per alimenti.

Menhir, antiche testimonianze

Un altro simbolo del borgo? I menhir, testimonianze di antiche civiltà. Questo termine indica un blocco di pietra, di forma allungata, infisso nel terreno e che può raggiungere un’altezza di più metri. In Europa i menhir sono diffusi soprattutto, in Gran Bretagna, in Bretagna, in Sardegna ed in Puglia. Ci sono diverse leggende legate a questi elementi: c’è chi dice che al di sotto di questi monoliti siano nascosti immensi tesori e chi invece pensa indicassero confini di proprietà. A Sammichele sono presenti due menhir, il primo all’incrocio tra la provinciale Sammichele – Putignano e l’antica via Tarenti (Rutigliano – Monte Sannace – Taranto) ed ha un’altezza di circa due metri, il secondo è posto a qualche centinaio di metri, sempre lungo la vecchia strada per Taranto, in direzione Monte Sannace ed ha un’altezza di poco superiore ad un metro.

Lama San Giorgio, un’oasi naturale

L’ultima attrazione da non perdere è Lama San Giorgio, una meraviglio zona Protetta in attesa di riconoscimento di Parco Regionale/Nazionale. Perfetta per gli appassionati di attività outdoor, grazie ai suoi sentieri e percorsi, qui le Associazioni presenti sul territorio organizzano giornate dedicate alla visita dei luoghi naturali, tra passeggiate e trekking.