Nel cuore della Lombardia, abbracciato dal fiume Mincio e a due passi dalla bellissima Mantova- una città del nord Italia ricca di tesori- si trova un borgo molto affascinante, caratterizzato da un nucleo storico ben conservato che per secoli ha vissuto in armonia con l’ambiente circostante. Celebre per la sua posizione strategica in mezzo alla natura e per le sue attrazioni antiche che affondano le radici in anni di storia, questo borgo ogni anno ospita molti turisti a causa della sua attrazione più importante, un Santuario di origini antiche molto più simile ad un museo che ad un edificio religioso.
Questo Borgo lombardo è una gemma tutta da scoprire
Stiamo parlando di Grazie, una frazione del comune di Curtatone che conta circa 14mila abitanti. Questo piccolo gioiello lombardo ricco di storia, spiritualità e tradizione- inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia- affascina e conquista chiunque lo visiti, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica, suggestiva e soprattutto rigenerante, lontano dal caos e dai ritmi frenetici delle grandi città. Scopriamone di più…
A rendere tanto speciale questo borgo ci pensa il suo celebre Santuario
L’attrazione principale che rende Grazie tanto speciale è il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, situato in una posizione rialzata sui canneti del Mincio e caratterizzato dal fiume che gli scorre alle spalle. Iniziato nel 1399 e consacrato nel 1406, questo edificio vanta un meraviglioso stile gotico lombardo, una pianta rettangolare con una sola navata ed è arricchito da lunette sotto il porticato con affreschi del Seicento che raccontano la storia del luogo. L’architetto che ha realizzato quest’opera dal fascino senza tempo è Bartolino da Novara, lo stesso che progettò il castello di San Giorgio a Mantova. Se la facciata di questo santuario cattura subito l’attenzione, l’interno è davvero da brividi, complice la moltitudine di statue ex-voto che sembrano protendersi verso lo spettatore dalle nicchie in cui sono collocate. Sembrerebbe che l’impalcato ligneo a doppia loggia sia stato costruito nel 1517 da frate Francesco da Acquanegra con l’interno di sistemare i numerosi doni votivi accumulati negli anni, come grucce e schioppi dei miracolati, ex voto anatomici in cera e infine figure in legno, stoffa e cartapesta di pellegrini o di devoti imploranti una grazia. Tra esse, spiccano le nobildonne, una figura femminile con cappello di paglia chiamata “la miseria delle Grazie”, il cardinale, soldati in abiti cinquecenteschi, il salvato dall’affogamento, il salvato dall’impiccagione e il boia.
Insomma, questo santuario è distante anni luce dai classici edifici religiosi a cui siamo abituati poiché è molto più simile ad un museo, ricco di opere d’arte dal fascino senza tempo. Prendetevi del tempo poi, per ammirare le cappelle della chiesa, che custodiscono al loro interno degli straordinari monumenti sepolcrali, come quello in cui si trova Baldassarre Castiglioni, intellettuale e diplomatico, autore di uno dei libri più letti del tempo, “Il Cortegiano”. Da non perdere infine, l’icona miracolosa della Madonna delle Grazie adorata dai pescatori, situata nell’altare maggioresopra il tabernacolo. Oltre che da un punto di vista religioso, il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie è anche celebre poiché è stato scelto come set di un film molto famoso, ovvero “Novecento” di Bernardo Bertolucci: nel primo atto del film, il santuario appare in una scena in cui alcuni proprietari terrieri locali si riuniscono per discutere di uno sciopero contadino imminente. Inoltre, è apparso anche nel film “La Certosa di Parma”, utilizzato per rappresentare una chiesa della città emiliana.
Le attrazioni da non perdere assolutamente
Dopo essere andati alla scoperta del suo splendido Santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie non vi resta che fare una lunga passeggiata nel centro storico, il modo migliore per ammirare le bellezze nascoste nel borgo. Ciò che colpirà subito la vostra attenzione, sono sicuramente i resti dell’impianto di strutture presenti in precedenza (come le tracce del porticato antico), simbolo del passato importante di Grazie. Altrettanto suggestivi gli edifici posti sul perimetro di Piazza del Santuario, come Palazzo Sarto, realizzato in stile liberty. La parte più antica del borgo invece, è quella delle abitazioni a schiera in Via Madonna della Neve: anche se nel corso del tempo hanno subito delle modifiche, in queste abitazioni si può ancora riconoscere la struttura originaria da cui si sono sviluppati i diversi tipi di costruzioni. A fare da contorno al bellissimo centro storico di Grazie, i paesaggi naturali mozzafiato, come il fiume che allargandosi forma il Lago Superiore oppure la natura verdeggiante del Parco regionale del Mincio, celebre per le sue speci animali e vegetali.
Questa è la destinazione ideale anche per gli amanti della natura e delle attività outdoor
Vantando una posizione molto strategica in prossimità del fiume Mincio, Grazie è la destinazione ideale anche per gli amanti delle attività outdoor e della natura. Tra le escursioni da non perdere, spicca sicuramente la Riserva Naturale Valli del Mincio, uno degli ambienti naturalistici più preziosi dell’Italia settentrionale, dichiarato “zona umida d’importanza internazionale”, “zona di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici” e “sito d’importanza comunitaria per la presenza di habitat naturali, flora e fauna selvatica.” Non solo un consorzio di barcaioli consente ai turisti di andare all’esplorazione dei meandri del fiume e del fitto reticolo di canali ma nel folto del canneto, è possibile ammirare vari esemplari di uccelli: garzette, cigni reali, il martin pescatore e, nel salice cinereo, l’airone rosso, che qui ha stabilito una delle colonie più importanti d’Italia. Molto suggestivi anche gli specchi d’acqua, dove fioriscono la rara ninfea bianca, la ninfea gialla, il trigolo, e la castagna d’acqua. Una passeggiata qui è d’obbligo!