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Alla scoperta del Borgo abruzzese famoso per lo zafferano più prezioso d’Italia

Alla scoperta del Borgo abruzzese famoso per lo zafferano più prezioso d’Italia
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Questo meraviglioso borgo in provincia dell’Aquila è celebre per il suo pregiato zafferano! Ecco qual è…


Nel cuore dell’Abruzzo, in provincia dell’Aquila a circa 700 metri d’altezza tra il Gran Sasso d’Italia, il Sirente-Velino, la Valle Subequana, la Majella e la Valle Peligna, si trova un incantevole borgo celebre per la sua coltivazione di zafferano, che rende il luogo un vero simbolo dell’eccellenza agricola abruzzese. Qui il tempo sembra essersi fermato, la vita scorre lenta e le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione, nonostante i tempi sempre più moderni.

Questo borgo abruzzese è una chicca tutta da scoprire

Stiamo parlando di Navelli, gemma del centro Italia ufficialmente inserita nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia! Con il suo carattere medievale e le strade acciottolate, questo piccolo paesino circondato da bellezze naturali offre un’incredibile atmosfera di tranquillità, che lo rende la meta ideale per un weekend all’insegna della calma e della quiete. Scopriamone di più…

A rendere tanto famoso questo paesino è il suo ottimo zafferano

Come anticipato, c’è un motivo ben preciso che ha contribuito a rendere Navelli tanto celebre: lo zafferano! La fama dello zafferano di Navelli ha origini molto antiche che addirittura risalgono al Medioevo, quando un monaco domenicano della famiglia Santucci lo introdusse dalla Spagna in Italia e ne avviò la coltivazione nella Piana di Navelli. Questo evento segnò il primo passo verso la notorietà di una delle eccellenze che ancora oggi caratterizzano il territorio. Noto anche come “oro rosso” per il suo colore e la sua purezza, lo zafferano dell’Aquila cresce sano e pregiato proprio in questa zona, tanto da ottenere nel 2005 il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP).

Tutte le attrazioni da non perdere, delle chicche dal fascino senza tempo

Ma zafferano a parte, il borgo medievale di Navelli è una chicca da non perdere, ricco di incantevoli attrazioni che affondano le radici in anni di storia. Tra le cose più belle tutte da scoprire, spicca sicuramente il meraviglioso Palazzo Santucci, un’imponente residenza nobiliare che domina tutto il borgo dall’alto. Costruito nel XVI secolo sulle rovine dell’antica fortezza medievale e noto anche come Palazzo Baronale, questo edificio fu la residenza del feudatario di Navelli. A due passi da Palazzo Santucci, troverete la Chiesa di San Sebastiano (costruita sui resti della primitiva chiesa di San Pelino) celebre per la sua facciata semplice che accompagna l’interno sfarzoso, arricchito da affreschi dal fascino senza tempo. Dopo aver visitato la parte alta di Navelli, non vi resta che andare all’esplorazione di quella più antica, che parte da Porta Castello, l’unica sopravvissuta tra le mura originarie.

Percorrere le viuzze di questo nucleo antico è come fare un viaggio nel tempo, il modo migliore per scoprire la vera essenza del borgo. Durante la vostra passeggiata, vi imbatterete in alcuni luoghi di vita comunitaria che, sebbene semplici, sono l’anima autentica di Navelli, come i vecchi forni comunali, le tre vasche circolari scavate nella pietra dove un tempo gli asini mangiavano al ritorno dai campi, le strade ciottolate e gli edifici nobiliari antichi. Molto importanti nel borgo gli edifici religiosi, tra cui la piccola chiesa del Suffragio e la settecentesca chiesa del Rosario, che al suo interno cela la tela della Crocifissione del pittore veneziano Vincenzo Damini e l’organo di Adriano Fedri custodito in un monumentale complesso ligneo. Fuori dal centro abitato invece, si trova la chiesa più antica di Navelli, Santa Maria in Cerulis risalente al XI secolo e due chiese campestri, sorte all’incrocio dei tratturi, la solitaria Santa Maria delle Grazie, arricchita da elementi gotici nel rosone, e Madonna del Campo.

I meravigliosi dintorni del borgo, tra piccoli comuni e numerose cose da vedere

Sapete un altro elemento che rende Navelli tanto speciale? La sua posizione strategica che consente a chi lo visita di organizzare delle bellissime gite fuoriporta! Una delle frazioni da visitare, a due passi dal borgo dello zafferano, è quella di Civitaretenga, celebre per il monastero di Sant’Antonio situato poco fuori dal centro abitato. Questo luogo, oltre la torre quadra medievale e gli affreschi della chiesa di Sant’Egidio, nasconde il piccolo ghetto che ospitò gli ebrei dal XIII secolo fino al 1510 circa, e che si sviluppa intorno alla sinagoga abbandonata. Da non perdere poi, Castel Camponeschi, un borgo fortificato sulla Prata d’Ansidonia, costruito intorno al XII secolo. Tra le attrazioni da non vedere qui, spicca la chiesa medievale di San Pietro e le case semplici con una stanza sola, collegate tra loro tramite degli archi. E infine, l’ultimo piccolo borgo che merita una visita: Bominaco, un gioiellino in stile medievale, noto per l’interessante complesso abbaziale benedettino con la chiesa di Santa Maria Assunta e l’oratorio di San Pellegrino.