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Bonus Elettrodomestici 2025: la nuova agevolazione per rinnovare la casa con efficienza

Bonus Elettrodomestici 2025: la nuova agevolazione per rinnovare la casa con efficienza
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Una nuova agevolazione è disponibile per chi desidera aggiornare gli elettrodomestici di casa. Scopri i dettagli del Bonus e i criteri necessari per beneficiarne.


Da fine settembre 2025 entra ufficialmente in vigore il Bonus Elettrodomestici 2025, un’agevolazione che segna un passo importante nella politica di rinnovamento tecnologico delle abitazioni italiane. La misura, introdotta con la Legge di Bilancio, ha un duplice obiettivo: favorire la sostituzione dei vecchi apparecchi poco performanti e sostenere il comparto produttivo europeo, puntando sulla qualità e sull’efficienza energetica. Il tratto distintivo di questo incentivo è la sua immediatezza, perché lo sconto in fattura viene applicato direttamente al momento dell’acquisto, evitando al consumatore procedure complesse e lunghe attese per i rimborsi fiscali. L’entità del beneficio varia tra i 100 e i 200 euro, a seconda dell’ISEE familiare, e l’accesso è possibile solo rispettando due condizioni fondamentali: la rottamazione del vecchio apparecchio e l’acquisto di un modello ad alta efficienza prodotto all’interno dell’Unione Europea.

Come funziona il Bonus Elettrodomestici 2025 e i motivi per sceglierlo

Bonus Elettrodomestici 2025: la nuova agevolazione per rinnovare la casa con efficienza

Il funzionamento del Bonus Elettrodomestici è stato pensato per garantire semplicità e rapidità. Il meccanismo prevede uno sconto immediato pari al 30% del valore dell’acquisto, che si traduce in un abbattimento del prezzo già al momento del pagamento. Per le famiglie con un ISEE ordinario il tetto massimo riconosciuto è di 100 euro, mentre per i nuclei con un reddito certificato fino a 25.000 euro la cifra può arrivare a 200 euro.

La convenienza non si limita al risparmio diretto, ma riguarda anche la prospettiva di lungo periodo. Scegliere un apparecchio ad alta efficienza significa ridurre i consumi energetici e rendere la casa più sostenibile. Il fondo stanziato dal Governo ammonta a circa 48 milioni di euro, cifra che consentirà di soddisfare solo un numero limitato di richieste. Le domande verranno accolte in ordine cronologico, fino a esaurimento delle risorse. Per questo, agire con tempestività sarà determinante per assicurarsi l’agevolazione e non perdere l’occasione di ammodernare la propria abitazione con apparecchiature più moderne e rispettose dell’ambiente.

Requisiti di accesso: chi può beneficiare dell’incentivo

Bonus Elettrodomestici 2025: la nuova agevolazione per rinnovare la casa con efficienza

Per accedere al Bonus Elettrodomestici 2025 occorre rispettare alcune condizioni precise. Il requisito di base è la residenza in Italia, poiché l’agevolazione è destinata esclusivamente ai cittadini italiani. Ogni famiglia avrà diritto a un solo contributo, valido per l’acquisto di un unico elettrodomestico per tutta la durata del programma.

L’ISEE rappresenta un elemento determinante per stabilire l’entità dello sconto. Chi possiede un valore pari o inferiore a 25.000 euro avrà diritto al massimo contributo di 200 euro, mentre per tutti gli altri il beneficio resta fissato a 100 euro. È consigliabile dotarsi in anticipo dell’attestazione aggiornata, così da poter procedere senza intoppi nella fase di richiesta.

Fondamentale è anche la rottamazione del vecchio apparecchio, requisito che garantisce la finalità della misura: non favorire l’acquisto di ulteriori elettrodomestici, ma sostituire quelli più obsoleti e energivori. Il rivenditore sarà obbligato a ritirare gratuitamente il modello sostituito al momento della consegna del nuovo, nel rispetto della normativa sullo smaltimento dei RAEE. La documentazione che attesti il corretto ritiro costituirà parte integrante del processo di validazione per l’ottenimento del bonus.

I prodotti che rientrano nell’agevolazione

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Il contributo non è destinato a tutta la gamma di prodotti presenti sul mercato, ma soltanto ai grandi elettrodomestici e unicamente se realizzati all’interno dell’Unione Europea. Sono quindi escluse le piccole apparecchiature come asciugacapelli, frullatori e simili, mentre sono previsti sconti solo per quei prodotti in grado di incidere realmente sul consumo energetico domestico.

Tra i dispositivi ammessi rientrano le lavatrici e le lavasciuga, purché abbiano una classe energetica non inferiore alla A, così come i forni, che devono rispettare lo stesso requisito. Sono inclusi anche le cappe da cucina di classe non inferiore alla B, le lavastoviglie almeno di classe C e le asciugabiancheria con identico livello minimo di efficienza. Per i frigoriferi e congelatori il limite è fissato alla classe D, mentre i piani cottura possono accedere al beneficio solo se conformi alle regole comunitarie in materia di sostenibilità e consumo. Questa selezione risponde a una logica chiara: guidare i cittadini verso scelte più consapevoli, riducendo l’impatto ambientale e allo stesso tempo promuovendo l’industria europea del settore.

L’importanza dello smaltimento dei vecchi apparecchi

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Uno degli aspetti centrali del Bonus Elettrodomestici è la gestione del ritiro e smaltimento dei vecchi prodotti. L’acquisto di un nuovo modello non basta da solo a ottenere il beneficio: è necessario dimostrare la sostituzione di un apparecchio appartenente alla stessa tipologia e meno efficiente dal punto di vista energetico. Questo passaggio è essenziale per garantire che la misura produca effetti concreti sul rinnovamento tecnologico delle abitazioni.

Il sistema di gestione dei voucher sarà attivato tramite il portale PagoPA, che entrerà in funzione entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Sarà qui che le famiglie potranno generare il codice digitale da presentare al rivenditore per usufruire immediatamente dello sconto. È importante considerare che i voucher avranno una validità limitata e dovranno essere utilizzati entro i termini previsti, senza possibilità di proroga.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già confermato la volontà di mantenere attiva questa politica anche nei prossimi anni, con l’obiettivo di prorogarla fino al 2026 e con la prospettiva di estenderla addirittura al 2027. L’incentivo si inserisce così in una strategia di lungo periodo che punta a rendere le abitazioni italiane più moderne, efficienti e sostenibili, in linea con le direttive europee e con le esigenze delle famiglie che vogliono conciliare risparmio economico e attenzione all’ambiente.