Negli ultimi anni, il brand Beliani ha conquistato un posto d’onore tra gli amanti dell’arredo contemporaneo, grazie a collezioni che combinano qualità, estetica e funzionalità a prezzi accessibili. Il marchio svizzero, ormai distribuito in tutta Europa, si distingue per un design raffinato, attento alle tendenze ma mai effimero, in grado di intercettare lo spirito del tempo e tradurlo in forme che sanno dialogare con diversi stili d’interni. Con l’arrivo del nuovo letto Zen, Beliani firma ora un pezzo che sintetizza in modo esemplare lo stile più desiderato del momento: il Japandi.
Nato dall’incontro tra l’essenzialità giapponese e la funzionalità scandinava, il Japandi è più di una moda: è un’estetica, ma anche una filosofia dell’abitare. Ridotto all’essenza, naturale, sereno, invita a vivere gli spazi in modo autentico, promuovendo armonia e minimalismo come valori fondamentali. Il successo di questo stile ha avuto un’accelerazione negli ultimi anni, complice un crescente bisogno di calma e ordine nelle nostre case. Materiali naturali, linee pulite, palette neutre e volumi bassi sono diventati le coordinate di un arredamento che restituisce quiete visiva e benessere mentale. In questo contesto, l’ultimo arrivo firmato Beliani si impone come icona del design Japandi e oggetto del desiderio per chi cerca bellezza e comfort in camera da letto.
Il letto Zen di Beliani, un inno allo stile Japandi
Basta uno sguardo per capire che il letto Zen è un arredo pensato non solo per il riposo, ma anche per comunicare una precisa idea di spazio e di equilibrio. Con le sue proporzioni basse, la struttura ampia e solida in frassino naturale, questo letto trasmette subito una sensazione di stabilità, radicamento e pace. La versione in legno chiaro è quella che più incarna lo spirito Japandi, ma per chi cerca variazioni cromatiche, Beliani lo propone anche in bianco o nella sofisticata finitura frassino marrone, sempre con la stessa qualità costruttiva.
Realizzato in MDF di altissima qualità con finitura effetto legno, il letto Zen è completato da piedi in legno massiccio, che ne rafforzano la presenza scenica e ne assicurano la durata nel tempo. Ma il dettaglio che più conquista è l’integrazione dei due comodini bassi, parte della struttura: un’idea che arriva direttamente dal mondo giapponese, dove ogni mobile è progettato per essere discreto e armonico, mai invasivo. Questi piani d’appoggio sembrano fluttuare ai lati del letto, eppure sono solidamente ancorati alla base, in perfetta coerenza con la visione Japandi che unisce bellezza e funzionalità.
Un’altra nota distintiva è la testiera in ecopelle color avorio, morbida e sobria, che spezza con eleganza la matericità del legno e regala al letto una componente di comfort visivo e tattile. Questo dettaglio rende lo Zen particolarmente adatto anche agli ambienti più moderni e sofisticati, dove l’accostamento tra materiali diversi è un segno distintivo del buon gusto. L’effetto complessivo è quello di un arredo scenografico ma silenzioso, che lascia spazio alla luce e ai vuoti, valorizzando l’intera stanza senza sovrastarla.
Con un prezzo di 1.309,99 €, il letto Zen si colloca in una fascia accessibile per un prodotto di design, e offre una qualità estetica e costruttiva che non teme il confronto con marchi di fascia alta. È l’ideale per chi desidera investire in un arredo duraturo, che non stanchi nel tempo e che sappia adattarsi a evoluzioni future dello stile personale.
Letto Zen, ecco gli abbinamenti giusti per un arredo di stile!
Acquistare un letto di grande impatto come lo Zen di Beliani significa anche scegliere con cura ciò che lo circonda. Il punto di forza di questo pezzo è la sua capacità di dialogare con arredi e materiali diversi, mantenendo sempre centrale la sua identità estetica. Per esaltarne l’anima Japandi, la scelta migliore è quella di creare una palette neutra, dominata da tonalità come sabbia, lino, avorio, grigio chiaro e legni naturali. In questo modo, il letto diventa parte di un insieme armonico in cui ogni elemento parla la stessa lingua.
Un primo abbinamento vincente è con tappeti in fibra naturale, come juta o sisal, capaci di introdurre texture interessanti senza rompere la sobrietà dello stile. Ai lati, al posto delle solite lampade da comodino, si possono preferire lanterne in carta di riso o piccoli punti luce in vetro opalino, che richiamano l’estetica zen e creano un’atmosfera ovattata, perfetta per il riposo. Le tende, rigorosamente leggere e filtranti, dovrebbero cadere dritte fino al pavimento, contribuendo a quel senso di verticalità rallentata che è tipico degli ambienti Japandi.
Chi desidera osare un po’ di più può introdurre tocchi neri o grafite – magari con una cornice o una sedia minimalista – per accentuare i contrasti senza perdere l’equilibrio. Anche le piante, come il ficus ginseng o la zamioculcas, si integrano perfettamente in questo scenario, aggiungendo un tocco di vita e naturalezza che ben si sposa con la filosofia giapponese del wabi-sabi.
I tessili, infine, giocano un ruolo chiave. Un copriletto in lino grezzo o in cotone biologico, preferibilmente in tinte neutre e lavorazioni materiche, contribuisce a completare l’immagine di una camera da letto pensata per rallentare i ritmi e riconnettersi a una dimensione più autentica. Nessun elemento deve essere eccessivo o decorativo fine a se stesso: lo stile Japandi, e con lui il letto Zen, esige coerenza e cura in ogni dettaglio.
Con questo nuovo lancio, Beliani dimostra ancora una volta la sua capacità di intercettare i desideri di chi cerca arredo contemporaneo con un’anima, e lo fa proponendo un letto che va ben oltre la sua funzione: Zen è un manifesto di design consapevole, elegante e senza tempo.