Nel cuore della Basilicata, circondato da bellezze naturali e celebre per i suoi paesaggi mozzafiato, si trova un bellissimo borgo di origini italo-albanese, uno di quei luoghi situati in Italia ma che raccontano di altre culture, storie e provenienze. Situato alle pendici del Vulture, parco regionale naturale, questo borgo è noto non solo per le sue bellissime attrazioni che affondano le radici in anni di storia ma anche per i suoi eventi folkloristici mirati a celebrare l’identità del popolo locale, un favoloso omaggio alle usanze e abitudini tramandate di generazione in generazione.
Questo borgo di origini italo-albanese vi lascerà a bocca aperta
Si tratta del borgo di Barile, un meraviglioso paese costruito su due colli che nel 1300 fu casale di Rapolla. Colonizzato da profughi illirici nel 1518 e nel 1597, diventò una delle maggiori isole di cultura arbëreshë in Basilicata, e ancora oggi conserva lingua, tradizioni e culti religiosi lasciati in eredità dalle colonie albanesi trasferitisi qui nel 1477. Infatti, furono proprio gli albanesi a introdurre qui il vitigno Aglianico e l’uso di scavare le cantine nel tufo. A testimoniare questa vecchia tradizione, ci pensa il Parco urbano delle Cantine, un insieme di cantine decisamente caratteristiche ricavate nelle grotte tufacee della collina Sheshë. Ma scopriamo insieme quali sono tutte le cose da fare e da vedere nel suggestivo borgo di Barile…
Tutte le attrazioni da non perdere, simbolo della cultura locale
Prendetevi del tempo per passeggiare tra le stradine lastricate e i vicoli stretti di Barile, il modo migliore per scoprire ogni meraviglioso angolo di questo celebre borgo. Una delle attrazioni più importanti, è proprio il già citato Parco Urbano delle Cantine, dove viene conservata la produzione vinicola dell’Aglianico del Vulture. In questo luogo Pierpaolo Pasolini nel 1964 girò alcune scene del film “Il Vangelo secondo Matteo”. Fate poi un giro nel centro storico di Barile, che conserva ancora oggi diverse testimonianze delle tradizioni arbëreshë, come i palazzi storici e gli edifici religiosi, tra cui la Chiesa Madre che costudisce un crocifisso seicentesco sull’altare maggiore e una tavola del XV secolo di stile bizantineggiante raffigurante la “Madonna col Bambino“. Da non perdere poi la chiesa di S. Nicola, rifondata nel 1780, all’interno della quale si trova un’Annunciazione del 1464. A un chilometro dal paese, in direzione di Rapolla, è possibile ammirare la cappella della Madonna di Costantinopoli, patrona di Barile. Continuate il tour del borgo visitando piazza Garibaldi, la piazza principale del paese, dove si trova la Fontana dello Steccato, un monumento realizzato nel 1713 su commissione di un nobile albanese. Formata da quattro pilastri e arricchita da uno stemma della patrona di Barile, la Madonna di Costantinopoli, vanta delle decorazioni con particolari figure apotropaiche in stile barocco che, secondo la leggenda, proteggono il paese da vibrazioni magiche negative.
I piatti e i prodotti tipici tradizionali, un’esplosione di gusto e sapore
A Barile non mancano ovviamente piatti tipici locali dai sapori unici, provenienti direttamente dalla cultura arberëshë. Il più importante è sicuramente il Tumact me Tulez, un piatto semplice ma decisamente gustoso, a base di tagliatelle caserecce condite con mollica di pane croccante e sugo alle noci. Questa prelibatezza, diventata ormai un simbolo locale, ha un un evento dedicato completamente dedicato a lui, ovvero la Sagra Tumact Me Tulez, generalmente organizzata il primo weekend di ottobre. Un altro elemento rappresentativo di Barile è il celebre vino rosso locale, l’Aglianico del Vulture, che ogni anno a metà agosto viene celebrato attraverso l’evento Cantinando Wine & Art, che vede proprio questa bevanda alcolica come protagonista. Se siete appassionati di vino, specie dell’Aglianico del Vulture, allora dovete assolutamente prenotare una degustazione in una cantina locale, come la cantina Paternoster, una delle più apprezzate. Qui vengono organizzati diversi wine tour, che comprendono la visita ai vigneti, alla cantina storica del Barone e all’attuale cantina. Ogni visita si conclude con la degustazione di 3 vini, tra cui il Paternoster Don Anselmo Aglianico del Vulture DOC.
Questa è la meta ideale anche per gli appassionati di natura e attività outdoor
Come anticipato nel primo paragrafo, Barile è circondato da bellezze naturali davvero mozzafiato poiché è immerso nel cuore del Vulture Melfese, un’area naturale decisamente suggestiva ricca di boschi, laghi, sorgenti, torrenti e campi coltivati. Partendo proprio dal borgo, è possibile andare all’esplorazione della natura circostante, percorrendo a piedi o in bici i sentieri lì vicino. Tra le mete più gettonate, c’è il Monte Vulture, un antico vulcano spento che domina il paesaggio. Poco distante si trovano anche i suggestivi Laghi di Monticchio, due specchi d’acqua di origine vulcanica incastonati tra le colline, dove è possibile rilassarsi o organizzare dei bellissimi picnic in mezzo alla natura. Infine, non mancano percorsi enogastronomici immersi nel verde, l’attività perfetta per abbinare scoperta del territorio e gusto.